Palermo tra munnizza nelle strade (dissestate), roghi, ZTL e interi quartieri al buio

30 dicembre 2018

Una città allo sbando. Questa è l’immagine che Palermo offre ai propri cittadini a chiusura di anno. La sensazione è che i diritti dei cittadini, per l’attuale amministrazione comunale, non contino nulla. Contano solo gli affari e il clientelismo. E soprattutto tasse e balzelli a mai finire per avere in cambio servizi pessimi!   

Per Palermo la fine dell’anno si sta rivelando un disastro. I rifiuti abbandonati nelle strade e l’esasperazione dei cittadini che appiccano il fuoco perché stanchi di vivere sommersi dalla munnizza non raccolta ormai sono la regola. A nulla vale sottolineare che, così facendo, peggiorano la situazione, perché inquinano l’aria con veleni. Così, al degrado di una città allo sbando si unisce anche l’inquinamento dell’aria.

Qualcuno sta effettuando i controlli – per esempio sulla diossina che si è liberata nell’aria in questi giorni – o tutto finirà come nell’estate del 2012, quando della diossina liberata dall’incendio della discarica di Bellolampo non si è saputo nulla?

Qualcuno pagherà per i disagi che sono stati creati ai cittadini a causa dei disservizi in materia di gestione dei rifiuti?

Bisogna dare atto ai dipendenti della RAP – la società comunale che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti – di aver lavorato con abnegazione, pur non avendo percepito lo stipendio. Detto questo, la città è sempre sporca. E il Comune di Leoluca Orlando non ha ancora spiegato perché non ha rispettato il contratto con la RAP.

Ai problemi della munnizza si sommano le tante, troppe zone della città che rimangono al buio. Impianti di illuminazione vecchi, da sostituire. Intanto non sono stati sostituiti e creano disagi in tanti quartieri: Mondello, la Stazione centrale, Romagnolo, Ciaculli, Croceverde Giardini.

Qualcuno pagherà per i disagi che sono stati creati ai cittadini in materia di illuminazione?

Eppure Palermo è una città con una pressione fiscale elevata: una città nella quale abbondano gli autovelox e dove una Zona a Traffico Limitato discutibile (C’E’ IL DUBBIO CHE SIA ILLEGITTIMA, COME POTETE LEGGERE QUI, MA TUTTO TACE) è oggetto di polemiche.

Della ZTL, o meglio, delle contravvenzioni ‘temerarie’ ci siamo occupati lo scorso ottobre, quando abbiamo raccontato dei tanti cittadini di Palermo (e non soltanto di Palermo) che, soprattutto nelle prime settimane e nei primi mesi successivi all’istituzione della Zona a Traffico Limitato (ZTL) si sono ‘beccati’ quattro, otto, dieci, anche venti contravvenzioni in una sola giornata!

I cittadini si sono rivolti all’avvocato Guido Romano che ha presentato un ricorso presentato al Prefetto di Palermo. Ricorso accolto e vittoria dei cittadini: solo la prima contravvenzione, le altre no (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DELLO SCORSO OTTOBRE).

Sulla ZTL intervengono il consigliere comunale Marcello Susinno e il vice presidente della prima Circoscrizione, Antonio Nicolao con un comunicato congiunto nel quale commentano gli interventi della Prefettura che ha bloccato il ‘Festival delle contravvenzioni’ targate ZTL:

“Ci siamo ridati appuntamento proprio lì, dove esattamente un anno fa si raccolsero le firme per sensibilizzare le autorità preposte a trovare una soluzione rispetto a quella che era stata definita ‘un’ingiustizia sociale’. Questa volta con lo spumante in mano, dato che la Prefettura ha correttamente accolto i tanti ricorsi legati alla circostanza di un’unica omissione consistente nel non aver rinnovato il pass. Quello fu un fine anno da incubo per molti di loro, come per Ferdinando Caruso che con le sue 130 multe ha detenuto lo scettro di re ‘tutte annullate’, mentre la signora Massimiliano ha pensato bene di preparare l’albero di Natale di casa sua sostituendo le palline con le 67 buste di annullamento ricevute dalla Prefettura. Ci siamo fatti carico, unitamente al presidente Massimo Castiglia, ad avanzare più proposte ritenendo ingiusto fare pagare multe fino a 12 mila euro. Oggi riteniamo corretto che l’amministrazione ha posto in essere una serie di accorgimenti per evitare che si possano ripetere casi del genere stante l’obiettivo della ZTL, che non è quello di fare cassa, ma di tutelare la salute pubblica”.

Sulla vicenda interviene la consigliera comunale, Sabrina Figuccia:

“Un plauso al consigliere Susinno, di Sinistra comune, che con la sua battaglia contro la ZTL testimonia come chi ha davvero a cuore il bene della nostra città e dei palermitani non va in giro con gli occhi foderati di prosciutto pur di assecondare il capo branco, che ai tempi del suo assessorato ne aveva fatto una battaglia ideologica”.

Per la cronaca, il “capo branco” al quale fa riferimento Sabrina Figuccia è Giusto Catania, già assessore comunale al Traffico, tra i protagonisti della contestata ZTL.

“Mi unisco al suo brindisi – aggiunge la consigliera comunale dell’UDC – con la certezza che ci troveremo insieme in altre battaglie. Al collega adesso non resta che agire in maniera coerente, abbandonando i suoi attuali compagni di viaggio e unendosi a quei consiglieri di opposizione che chiedono da tempo di concludere questa nefasta esperienza politica targata Orlando. Dal canto mio continuerò le battaglie di giustizia e dignità a favore dei palermitani, mortificati da questa amministrazione, fino a quando altri consiglieri non si uniranno a me per sfiduciare finalmente questo Sindaco”.

Insomma, da quello che si potrebbe intuire Susinno potrebbe lasciare Sinistra comune per passare all’opposizione. Ma va da sé che il condizionale è d’obbligo, perché finora ci sono solo impressioni e indiscrezioni, non dichiarazioni ufficiali.

Alla ZTL si accompagnano le strisce blu in ogni dove. Ma nonostante ZTL e strisce blu le strade della città sono in uno stato pietoso: buche, buche e buche. Che fine fanno i tanti soldi raccolti con le contravvenzioni che dovrebbero servire proprio alla manutenzione del manto stradale?

E che dire dei parcheggi a pagamento negli ospedali pubblici? Questa è un’altra vergogna di una città allo sbando totale. Non solo i Pronto Soccorso sono sempre intasati (non per responsabilità dei medici e degli infermieri, ma del Governo regionale che continua a tagliare fondi alla sanità pubblica per pagare spese che nulla hanno a che vedere con la sanità!), non solo mancano i posti letto, non solo mancano medici e infermieri, non solo risparmiano anche sui medicinali, ma chi si reca in un ospedale pubblico – o perché sta male, o perché va a trovare un parente malato – deve pure pagare!

Un’altra fonte di disagi per i palermitani sono gli eterni appalti ferroviari della città.  In queste ore c’è chi ‘festeggia’ il raddoppio del collegamento tra la Stazione centrale e la stazione Orleans-Palazzo Reale del Passante ferroviario. In realtà, fino ad oggi, il Passante ferroviario è costato una barca di soldi (oltre un miliardo e 200 milioni di euro!) creando, alla città, disagi enormi.

E che dire dei senza tetto? Un problema enorme, aggravatosi negli ultimi anni. ha ricordato nei giorni scorsi Nino Rocca, che da sempre, a palermo, si occupa degli ultimi:

“Qui c’è il problema, che diventa drammatico, tra la dimensione della legalità e quella dei diritti civili. Le due cose devono andare di pari passo: avere una casa è un diritto che, se viene negato, finisce con il negare la legalità. Il problema si risolve assegnando le case a chi non le ha. Dando la priorità a coloro i quali vivono per strada. Mai Palermo ha avuto tante persone senza casa come in questo periodo. Non vogliamo aspettare il nono morto annunciato, o per freddo o per violenza”.

Insomma, tra munnizza per le strade, strade dissestate, inquinamento, zone della città al buio, ZTL (illegittima?), strisce blu a tignitè, balzelli negli ospedali pubblici, interi quartieri lasciati al buio, senza tetto in aumento, la sensazione è che a Palermo si paghino tasse e balzelli di tutti i tipi per avere in cambio servizi pessimi.

Quanto deve durare ancora questa pessima amministrazione del Comune?

 

 

 

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