La Regione vara il Piano rifiuti proprio nei giorni in cui Palermo è sommersa dalla munnizza! Buon Natale…

22 dicembre 2018

Sapete, tirando le somme, in che cosa consiste il nuovo Piano rifiuti varato dalla Giunta regionale di Nello Musumeci? In un semplice avvertimento ai Comuni e alle ex Province: “Futtitivilla vuautri…”. Della serie, dei rifiuti occupatevene voi. Ed è anche logico: i soldi per banchettare con le discariche private sono finiti. Ci sono persino indagini penali. Quindi… 

Proprio nel giorno in cui Palermo torna ad essere sommersa dall’immondizia non raccolta la Giunta regionale di Nello Musumeci approva il Piano rifiuti…

Sono i paradossi di una Sicilia – quella governata dalla vecchia politica: la Regione governata dal centrodestra, il Comune di Palermo governato dal centrosinistra – che non si smentisce mai.

Recita lo scoppiettante comunicato stampa diramato da Palazzo d’Orleans, sede del Governo regionale siciliano:

“Lo avevamo promesso e abbiamo mantenuto l’impegno. Per la prima volta nella sua storia, la Sicilia ha un Piano ordinario dei rifiuti, dopo venti anni di gestioni emergenziali. Per dodici mesi abbiamo lavorato sodo, senza risparmiarci mai. Per questo voglio esprimere un plauso all’assessore Alberto Pierobon, al dirigente generale del dipartimento Salvo Cocina, al consulente il professore Aurelio Angelini e a tutto il personale che si è speso per arrivare a questo storico traguardo. E’, comunque, solo il primo passo. Subito dopo la chiusura della sessione di Bilancio all’Ars, bisogna infatti arrivare rapidamente all’approvazione del disegno di legge sui rifiuti che ha già avuto l’ok delle competenti Commissioni legislative in Parlamento”.

Il Piano dei rifiuti, così annuncia il Governo regionale degli annunci, “recepisce tutti gli aspetti previsti dalla normativa e gli elementi di novità contenuti nelle quattro direttive dell’Unione europea sull’economia circolare – prevenzione, riuso, recupero di materia e di energia, smaltimento – in forte anticipo sulla scadenza prevista per l’adeguamento, fissata al 4 luglio del 2019”.

“L’iter prevede che entro 45 giorni la commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana esprima un parere, non vincolante, sul testo approvato. Il Piano è strutturato in modo da devolvere agli Enti locali, Comuni e Liberi consorzi, la gestione diretta del ciclo rifiuti. Alla Regione spetterà il ruolo di indirizzo, controllo e regolamentazione. Viene in questo modo superata l’attività di pianificazione che rispondeva ai criteri dell’emergenza. Il documento approvato dalla Giunta contiene una ricognizione di tutta la capacità impiantistica di recupero e smaltimento, oltre a un’organizzazione che rispetti i criteri della trasparenza e dell’efficienza. Prossimo obiettivo del governo sarà quello della redazione del Piano dei rifiuti speciali”.

Traduzione: dopo la grande abbuffata di appalti pubblici, soprattutto sulle discariche private i cui titolari si sono fatti i ‘bagni’, visto che i picciuli finieru (sono finiti), i Comuni e le ex Province (ridotti al quasi fallimento) si possono pure riprendere le competenze sui rifiuti!

Della serie: s’ha futtinu iddi!

Il paradosso è che tutto questo avviene mentre Palermo – città dove ha sede il Governo regionale – è sommersa dai rifiuti. Con il sindaco Leoluca Orlando che si arrampica sugli specchi, visto che il Comune di Palermo – che già vessa i cittadini con tasse e imposte di tutti i tipi – non sa più dove trovare i soldi per pagare i mille e 800 e passa dipendenti della RAP, l’Azienda del Comune che, sulla carta (che a Palermo rimane nelle strade insieme con il resto della munnizza), dovrebbe occuparsi della raccolta e dllo smaltimento dei rifiuti.

E mentre il Governo Musumeci celebra il Piano rifiuti dicendo sostanzialmente a Comuni ed ex Province: “Futtitivilla vuautri“, Palermo affonda nei rifiuti non raccolti: Centro storico, Arenella, zona mare, Bonagia, Zisa e via continuando è tutto un fiorire di munnizza…

Insomma, per Palermo si approssima un bel Natale ca ‘a munnizza ‘mmensu ‘i strati…

Foto tratta da ilgazzettinodisicilia

 

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