Provincia di Palermo, milioni a tempesta per il Tram, zero euro per gli studenti disabili/ MATTINALE 219

12 dicembre 2018

Di fatto, a Palermo e provincia – questo è un dato politico inoppugnabile – gli appalti ferroviari vengono prima delle esigenze degli studenti disabili che sono stati privati del servizio di accompagnamento a scuola. Il Tram di Palermo ha la precedenza sull’istruzione. Questi sono i veri ‘valori’ della sinistra che amministra il capoluogo siciliano. Il resto sono solo chiacchiere

Ci sono due notizie che vale la pena di commentare. La prima è una ‘zoomata’ di ieri sera de Le Iene sulla Provincia, o ex Provincia, o Città metropolitana di Palermo. La seconda è un incontro, annunciato in un comunicato stampa, tra il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e il neo-Fanfani (versione fine anni ’50) della Sicilia, Leoluca Orlando.
(Precisazione d’obbligo: definiamo Orlando neo-Fanfani non perché è uno statista, come si è autodefinito lo scorso anno, ma per un raffronto con Fanfani che, alla fine degli anni ’50 del secolo passato, era, contemporaneamente, segretario della Dc, capo del Governo e Ministro degli Esteri italiano, mentre oggi Orlando è, contemporaneamente, sindaco di Palermo, presidente della ex Provincia di Palermo e presidente dell’ANCI Sicilia: aggiungiamo che le tre cariche non portarono molta fortuna a Fanfani…).

Cominciamo con Le Iene. Che ieri sera hanno ribadito quello che il vice presidente dell’ANCI, Paolo Amenta, ripete da mesi: e cioè che, in alcuni casi (non sappiamo ormai se in tutti i casi, cioè in tutt’e nove le ex Province della Sicilia) non ci sono i soldi per pagare il servizio di accompagnamento degli studenti disabili a scuola.

Ribadiamo: Amenta (e questo blog che lo intervista spesso) ripete da oltre un anno che le ex Province siciliane sono state lasciate siciliane senza soldi e che, di conseguenza, non possono svolgere i servizi che le legge gli assegna, con riferimento alla ‘intelligente’ legge che porta il nome dell’ex Ministro Graziano Delrio recepita, grosso modo tale e quale, dall’altrettanto ‘intelligente’ Parlamento siciliano.

Quando parliamo di servizi che le ex Province siciliane non riescono più a svolgere per mancanza di soldi ci riferiamo agli studenti disabili da accompagnare a scuola (che, è stato detto nella trasmissione di ieri sera de Le Iene, rischiano di perdere l’anno scolastico), ci riferiamo alle strade provinciali abbandonate, ci riferiamo ai plessi scolastici di licei e scuole superiori ai quali viene a mancare la manutenzione eccetera eccetera.

Ieri sera il cronista del Le Iene faceva la spola tra i rappresentanti della ex Provincia di Palermo e i rappresentanti della Regione per capire di chi sono le competenze sull’accompagnamento a scuola degli studenti disabili.

I rappresentanti della ex Provincia di Palermo dicevano che le competenze sono della Regione; i rappresentanti della Regione dicevano che le competenze sono della ex Provincia. Alla fine, giustamente, il cronista de Le Iene si chiedeva:

“Ma di chi sono ‘ste benedette competenze?”.

Colleghi de Le Iene, ve lo diciamo noi: le competenze relative all’accompagnamento a scuola degli studenti disabili sono delle ex Province. Se non ci credete potete leggere le nostre interviste a Paolo Amenta (ne trovate tante, noi VE NE ALLEGHIAMO UNA  PIUTTOSTO ESAUSTIVA).

Anzi, se volete scoprire cose incredibili sulle ex Province e sui Comuni siciliani è proprio Amenta che dovete andare a intervistare, non il neo-Fanfani di Sicilia.

Semmai, al neo-Fanfani-Leoluca Orlando – che come detto è sindaco e presidente della ex Provincia di Palermo – gli dovete chiedere come mai la ex Provincia della quale è presidente si ritrova i soldi, tanti soldi: centinaia di milioni di euro!, per realizzare sette nuove linee di Tram a Palermo e non ha i soldi per accompagnare gli studenti disabili che, come voi stessi avete appurato, restano a casa e rischiano di perdere l’anno scolastico.

Poi, visto che ci siete, potete anche intervistare i sindaci dei Comuni della provincia di Palermo nei quali gli studenti disabili sono stati lasciati senza il servizio di accompagnamento a scuola; a questi bravi sindaci dovete chiedere se loro sono d’accordo sul fatto che la ‘loro’ ex Provincia si accinge a spendere una caterva di milioni di euro per sette linee di Tram di Palermo, lasciando a casa gli studenti disabili.

Siccome, su tale argomento, questi sindaci non hanno detto nulla, magari potrebbe risultare interessante sapere cosa pensano…

Se poi la volete fare completa, potete pure fare un’inchiesta sui 15 Km di Tram di Palermo oggi in funzione costati – badate bene! – 320 milioni di euro: più di 20 milioni di euro a Km! Dopo di che non sta certo a noi dirvi di informarvi con qualche docente di Ingegneria dei trasporti per sapere se il costo di questo Tram di Palermo è congruo…

A questo punto, visto che ci siete, date pure una ‘sbirciata’ ai costi di manutenzione di questi 15 Km di Tram: 10 milioni di euro all’anno…

(Se poi la volete fare completissima potete recuperare un intervento dell’Anticorruzione nazionale che segnalava anomalie sugli appalti di questi 15 Km  di Tram a Palermo: relazione finita nel nulla…).

Vi ricordiamo che nessun Tg nazionale e nessuna trasmissione nazionale ha mai approfondito questi argomenti su Palermo. Sarebbe la prima volta.

Seconda notizia che apprendiamo dal seguente comunicato stampa di Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana:

“La grave crisi della finanza locale in Sicilia sarà il tema dell’incontro che il 20 dicembre avranno i sindaci e i commissari delle ex Province dell’Isola con il presidente della Regione Nello Musumeci. Lo hanno deciso oggi il presidente dell’ANCI Sicilia Leoluca Orlando e lo stesso governatore, al termine di un colloquio durato oltre un’ora a Palazzo d’Orleans. Il confronto della prossima settimana servirà a definire un’analisi approfondita delle difficoltà finanziarie in cui si trovano gli Enti locali siciliani e a predisporre una strategia comune col governo della Regione, da portare al tavolo di Palazzo Chigi, a Roma”.

Un vecchio adagio recita:

“Meglio tardi che mai”.

Prediamo atto che il presidente Musumeci ha impiegato un anno per accertare “La grave crisi della finanza locale in Sicilia”.

E’ evidente che, nella passata legislatura, l’onorevole Musumeci doveva essere molto distratto se non si è accorto di tutto quello che è successo ai Comuni e alle ex Province dell’Isola.

E doveva essere distratto anche nel gennaio scorso, quando, da presidente della Regione appena eletto, non ha contestato lo scippo romano di 800 milioni di euro.

Ma sta recuperando…

Chi invece non dovrebbe parlare è il neo-Fanfani di Sicilia, Leoluca Orlando, sindaco renziano di Palermo. Dov’era Orlando quando il Governo Renzi scippava i soldi alla Regione siciliana e alle ex Province siciliane?

Allora non parlava per non creare problemi a Renzi che si stava ‘lavorando’ per bene la Sicilia. Oggi che a Roma c’è un Governo dal colore politico diverso Orlando ritrova la parola.

Va da sé che fino a quando la Sicilia si farà rappresentare da questi politici non avrà speranza.

 

 

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