Attentato a Strasburgo, i ‘Gillet Gialli’ parlano di strategia della tensione

12 dicembre 2018

La tesi dei manifestanti è che il presidente Macron abbia organizzato l’attentato per distogliere l’attenzione del Paese in rivolta

Strategia della tensione. Non è questa l’espressione che usano, ma il concetto è quello. All’indomani dell’attentato di Strasburgo, in Francia c’è già aria di durissime polemiche. Alcuni membri dei ‘Gilets Jaune’, infatti, già da ieri stesso hanno espresso “scetticismo” e parlano di strane coincidenze tra l’attacco e il delicatissimo momento politico che vive la Francia per le proteste del movimento dei ‘Gillet Gialli’.

Il sospetto è che il Governo cerchi di distogliere l’attenzione” dalle ragioni della protesta e che cerchi un ‘alibi’ per usare il pugno duro contro le ribellioni al sistema.

“Macron e il governo hanno fatto apposta a fare un attentato per instaurare lo stato di emergenza e per impedire ai ‘Gilets Gialli’ di fare la rivoluzione”, scrive un utente su internet che aggiunge:

“Sappiamo tutti che il governo si organizza in questo modo”.

Molti manifestanti hanno sostenuto che alcuni tweet di Macron, del prefetto o di altre autorità mostrerebbero un orario antecedente ai fatti delle ultime ore. La prova, per i ‘Gilet Gialli’, che il governo fosse al corrente dell’azione e avesse fatto un errore nel pubblicare i primi commenti.

Esplicito uno dei portavoce del Moviment, Maxime Nicolle, conosciuto come “Fly Rider”:

“Se qualcuno vuole fare davvero un attentato non aspetta che ci siano tre persone per strada alle otto di sera. Va in mezzo agli Champs Élysées quando ci sono milioni di persone e si fa esplodere”.

Una tesi che circola, a dire il vero, anche sui social italiani:

“Adesso, va da sé, assisteremo all’uccisione dell’attentatore, così da chiudere immediatamente l’indagine”.

Ancora più particolare il tweet di un altro utente che risale al 10 Dicembre e che, di fatto, ha anticipato gli eventi:

“A questo punto la sceneggiatura prevederebbe un attentato in Francia…”.

Che dire?

Certamente il movimento dei ‘Gillet Gialli’ dà molto fastidio all’attuale sistema politico-finanziario di cui Macron è garante. Qui potete leggere un approfondimento sulla natura delle richieste di questo movimento che sta scuotendo la Francia e non solo. Il timore, infatti, è che la protesta si sparga a macchia d’olio anche in altri Paesi vessati dalle politiche europee.
Per il resto, chissà.

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