terza pagina/ “Seppellitemi vicino alla Senna, non mi sentirei morta sotto un arancio”

11 dicembre 2018

La nostra rubrica dedicata alle pillole culturali: gli incipit tratti dai grandi romanzi, gli aforismi di scrittori e filosofi, i siciliani da non dimenticare, gli anniversari di fatti storici noti e meno noti, la Sicilia dei grandi viaggiatori, i proverbi della nostra tradizione e tanto altro ancora. Buona lettura

terza pagina

(a cura di Dario Cangemi)

Incipit

Un classico buongiorno. O, se preferite, un buon giorno ricordando un grande romanzo. Il modo migliore di iniziare una giornata: l’incipit di un grande libro. Se lo avete già letto sarà un bel ricordo. Se no, potrebbe invogliarvi alla lettura.

‘’Non cercare sempre di aggiustare le cose. Quello da cui scappi non fa che rimanere con te più a lungo. Quando combatti qualcosa, non fai che renderla più forte. Non fare quello che vuoi. Fai quello che non vuoi. Fai quello che sei allenata a non volere. Il contrario della ricerca della felicità. Fai le cose che ti spaventano di più’’.

Chuck Palahniuk, “Invisible Monsters”

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Pensieri sparsi

L’aforisma, la sentenza, sosteneva Nietzsche, sono le forme dell’eternità. L’aforisma é paragonato dal filosofo tedesco alle figure in rilievo, che, essendo incomplete, richiedono all’osservatore di completare ‘’col pensiero ciò che si staglia davanti’’.

‘’Tutti hanno un passato scordato che danza alle spalle’’

Margaret Mazzantini, “Non ti muovere”

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Eventi e fatti storici

Secondo Governo Sonnino, Ugo di Sant’Onofrio del Castillo diventa Ministro delle Poste e Telegrafi

11 dicembre 1909

Si insedia il secondo Governo Sonnino. Ugo di Sant’Onofrio del Castillo diventa Ministro delle Poste e Telegrafi

Ugo del Castillo di Sant’Onofrio (Baden Baden, 30 agosto 1844– Roma, 17 luglio 1928) è stato un politico siciliano. Ugo del Castillo, Marchese di Sant’Onofrio, appartenente ad un’aristocratica famiglia siciliana, fu deputato dal 1880 al 1919, eletto ininterrottamente nel collegio di Castroreale-Barcellona dalla XIV alla XXIV legislatura. Al governo ricoprì le cariche di Sottosegretario ai LL. PP., Sottosegretario agli Interni dal 3 novembre 1903 al 27 marzo 1905, Ministro delle Poste e Telegrafi dall’11 dicembre 1909 fino al 31 marzo 1910 sotto il Governo Sonnino II. Il 3 marzo 1920 venne nominato Senatore del Regno.

1917 – La Lituania dichiara l’indipendenza (Regno di Lituania)

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Siciliani notevoli da ricordare

In terra sarda oggi, per ricordare Antonio Mura (Nuoro, 24 luglio 1926 – Bologna, 11 dicembre 1975) è stato un poeta e scrittore che si è espresso in lingua sarda. I suoi studi spaziarono dalla letteratura all’economia. Molti anni vissuti a Napoli, dove studiò economia navale, lo portarono a conoscere ed approfondire le sue passioni letterarie, che già da ragazzo aveva iniziato ad apprezzare nella piccola biblioteca del padre Pietro.

La cerchia universitaria napoletana di quegli anni lo portò a contatto con scrittori e discepoli della cultura intellettuale anarchica napoletana ed europea francese e spagnola, entrandone a far parte come redattore per qualche tempo, della rivista anarchica Volontà. Gli studi sociali e la successiva partenza come emigrato in Germania, fecero  sì che i suoi canti poetici si riempissero dei tratti e delle vicissitudini dell’uomo e l’affratellarsi tra uomini, col suo fare e battagliare la vita, che diedero alla sua lirica un carattere universale.

La terra sarda diviene uno sfondo che se da un lato è assolutamente unico e specifico, dall’altro è anche universale. Antonio Mura viene riproposto tempo dopo la sua morte negli anni 2000, da Maurizio Virdis e Duilio Caocci con studi sui suoi scritti e ripubblicazioni.

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Viaggio e cultura: il rapporto degli scrittori con la Sicilia

 

La Sicilia è perdutamente bella perché dispiega ai nostri occhi quello splendore del mondo che è in noi. (Anna de Noailles)

Raccontiamo oggi di Anna-Élisabeth de Noailles, nata Principessa Bibesco Bassaraba de Brancovan (1876 – 1933), poetessa e romanziera francese, di origine romena.

La poetessa francese in Sicilia ha conosciuto, come dice lei stessa la piena bellezza, lo splendore nobile e pacifico della luce, pura e immensa, a Palermo, a Villa Tasca.

..Su Palermo ‘’La natura assolata, i prati riarsi il vetturino dagli occhi saraceni, i muli travestiti da sultani, al trotto sotto bianchi parasole, i muri bianchi corrosi dal sole, il paradiso tra le palme, il cielo colorato di splendore e di noia. Se qui morirò, portatemi vicino alla Senna dove il cielo è leggero: avrei paura di non sentirmi morta sepolta sotto gli aranci’’.

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La scuola poetica siciliana

La scuola poetica siciliana è la prima forma di letteratura laica in Italia. Suo promotore fu l’Imperatore Federico II di Svevia. Questa scuola vide il suo apice tra il 1230 e il 1250. Nacque come una poesia di corte, infatti autori dei più noti sonetti sono lo stesso Federico II e membri della sua corte quali Pier delle Vigne, Re Enzo, figlio di Federico, Rinaldo d’Aquino, Jacopo da Lentini (funzionario della curia imperiale), Stefano protonotaro da Messina…La lingua usata era il siciliano o meglio il siculo-appulo.

‘’D’amoroso paese

sospiri e dolzi planti m’à mandato

Amor, che m’à donato – a donna amare;

mai senza sospirare

Amore me no lascia solo un’ura.

Deo, che folle natura – ello m’aprese!

ch’io non saccio altro fare,

se non penzare; – e quanto più mi sforzo,

allora meno pozo – avere abenti;

e uscito m’è di menti

già lungiamenti – ogn’altro penzamento,

e s’io veglio o dormento – sent’amore…’’.

D’amoroso paese Tomaso di Sasso

XIII secolo

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Proverbi Siciliani

Il proverbio è la più antica forma di slogan, mirante non già ad incentivare l’uso di un prodotto commerciale, bensì a diffondere o a frenare un determinato habitus comportamentale, un particolare modo di valutare le cose, di interpretare la realtà.

A sanaru sanareddu si fa lu palazzaddu

( con i piccoli risparmi si costruisce un palazzo. Sanaru: antica moneta da 2 centesimi )

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