Notizia da prima pagina: la CISL siciliana ha scoperto che le ex Province stanno fallendo…

5 dicembre 2018

Certo che i signori della CISL siciliana hanno una ‘coda’ lunga lunga lunga… Quando Renzi e Crocetta – prima nel 2014 e poi nel 2016 – massacravano le finanze regionali non ricordiamo loro interventi, ma i loro silenzi. Ora che Renzi e il PD ‘attumbuliaru’ i cislini siculi ritrovano la favella: dicono di essere “vigili” e, addirittura, annunciano “mobilitazioni” 

Come si usa dire in Sicilia, “quando è suo è suo”. Cari lettori, state per leggere una notizia di prima pagina, lo “scoop” della CISL siciliana che – forse voi non ci crederete – ha scoperto che le nove ex Province siciliane stanno fallendo. In verità, è così dai tempo del Governo regionale di Rosario Crocetta, quando il Governo nazionale di Matteo Renzi scippava i soldi alla Sicilia. Ma allora c’era il PD e… Comunque ora i cislini siculi hanno recuperato e hanno fatto lo “scoop” a scoppio ritardato, ma sempre scoop.

Pensate che hanno approfondito e riflettuto così tanto, gli amici della CISL siciliana, che si sono accorti che perfino i Comuni siciliani, sotto il profilo finanziario, sono, sempre come si usa dire dalle nostre parti,  muru cu ‘u muru cu ‘u spitali. 

Leggiamo lo “scoop” cislino:

“Ex Province ‘nel baratro’ e Comuni in dissesto, l’allarme della CISL
Fp Sicilia”.

“L’allarme” dopo quasi tre anni di pititto? Sapete come vanno ‘ste cose, no: lu saziu non cridi a lu diunu.

Però, forse perché di mezzo ci sono i precari, la CISL sicula è vigile:

“Precari della ex Provincia di Messina in ‘ferie obbligatorie’ – si legge nel comunicato – e la proposta del segretario nazionale Petriccioli
Montera: Soluzioni al più presto o sarà mobilitazione”.

Poi, finalmente, il comunicato diventa discorsivo:

“Allarme ex Province e Comuni in dissesto: è stato lanciato dal Consiglio generale della CISL Fp Sicilia (Fp dovrebbe essere Funzione pubblica ndr) che si è svolto ieri all’Hotel Tonnara di Trabia (Palermo).

“Siracusa è in dissesto, Ragusa e Trapani sono in serie difficoltà; a Messina, è notizia delle ultime ore, i lavoratori a tempo determinato della ex Provincia sono stati messi d’ufficio in ferie in attesa di trovare le risorse economiche
per rinnovare i contratti”: così parlò il segretario generale della CISL
Fp Sicilia, Paolo Montera, nella sua relazione introduttiva.

Poi è la volta del ‘pezzo da novanta’: il segretario della CISL Sicilia, Mimmo Milazzo:

“La Sicilia è la regione con il maggior numero di Comuni in dissesto: sono
106 in tutta Italia, 28 solo in Sicilia. Una popolazione di oltre un milione di siciliani vive in enti con gravi difficoltà economiche. I trasferimenti regionali agli enti locali sono passati dagli 800 milioni di 10 anni fa ai 280 milioni di euro di oggi. Oggi i Comuni non ce la fanno più a fornire i servizi essenziali ai cittadini”.

In realtà, i trasferimenti della Regione agli enti locali – Fondo regionale per le Autonomie locali – non dieci anni fa, ma prima dell’arrivo del Governo Crocetta – ammontava a quasi un miliardo di euro all’anno, non a 800 milioni di euro.

“Al Consiglio generale della CISL Fp Sicilia – prosegue il comunicato – ha partecipato anche il segretario generale nazionale della CISL Fp, Maurizio Petriccioli, che ha lanciato una proposta per intervenire con decisione sulla
questione: Istituiamo una delega per gli enti locali in dissesto nella segreteria nazionale. Si tratta di una tema molto serio e delicato che merita il massimo dell’approfondimento e dell’attenzione”.

E all’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, che ieri a tarda
sera ha annunciato di aver istituito un fondo da venti milioni di euro
e ha lanciato un appello al governo nazionale affinché interrompa il
prelievo forzoso, Montera dice:

“Pur apprezzando lo sforzo, è superfluo dire che restiamo vigili e non staremo con le mani in mano. Federali e confederali insieme, stiamo monitorando la situazione. E se non si troverà al più presto il modo di tirare fuori gli enti locali dal baratro nel quale sono stati relegati da scelte politiche miopi del passato, siamo pronti alla mobilitazione”.

Qualche domanda ai sindacalisti della CISL siciliana, in testa Mimmo Milazzo e Paolo Montera:

dove eravate, nel giugno del 2014, quando Renzi e Crocetta firmavano il primo ‘Patto scellerato’ che ha fatto perdere alla Regione siciliana circa 5 miliardi di euro? In vacanza?

E dove eravate nel giugno del 2016, quando Renzi e Crocetta firmavano il secondo ‘Patto scellerato’ che, oltre a far perdere un’altra barca di soldi alla Regione con incredibili penalizzazioni, ha stravolto l’articolo 36 dello Statuto, riscrivendo in modo assurdo le norme di attuazione degli anni ’60 del secolo passato?

Insomma: Mimmo Milazzo e Paolo Montera a giugno vanno sempre in vacanza?

P.s.

Cari amici della CISL siciliana: fatevi spiegare dall’assessore Armao di quale “prelievo forzoso” parla: quello a carico della Regione o quello a carico delle ex Province? Così, anche per capirlo…  

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