La Formazione professionale siciliana ai tempi di Giufà…

26 novembre 2018

I rappresentanti dell’USB, de Gli Irriducibili e dei Cobas Formazione non risparmiano critiche al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci (definito “teatrante”) e all’assessore Roberto Lagalla (“perfettamente coerente e coincidente con l’atteggiamento del Signor Presidente Musumeci”). La polemica sulla gestione dell’Albo

da Sandro Cardinale, Costantino Gurro e Marco Cocuzza (USB Formazione professionale Sicilia), da GianFranco Bono e Maria Teresa Ciminnisi (Gli Irriducibili della formazione professionale) e da Laura Bonifacio e Davide Alcamo (Cobas Formazione Sicilia)
riceviamo e pubblichiamo

Una delegazione di lavoratori rappresentati da USB, Cobas e Irriducibili della Formazione Professionale è stata ricevuta dal capo di gabinetto dell’assessore regionale Roberto Lagalla. 

Il primo punto trattato è stato quello della mancata applicazione del Fondo di Garanzia per gli ex lavoratori (interventi e servizi), privi da anni di qualsivoglia sostegno al reddito e di alcun ammortizzatore sociale per le scelleratezze e le inadeguatezze del governo del Signor Rosario Crocetta che trovano continuità nel pusillanime e teatrante Presidente Nello Musumeci che in campagna elettorale ha illuso gli ex lavoratori del sistema formativo siciliano.

Rammentiamo la promessa dell’ ”Ecce homo”, il Pinocchio-Assessore Lagalla che dava aria ai polmoni, enfatizzando l’attivazione del fondo di garanzia tramite lo storno di 10 milioni di euro dai 30 milioni dei fondi PAC,
oltre a pontificare il suono di mirabolanti campane presso l’Associazione Nuovo Cammino, un ente di formazione balzato come tanti altri agli onori delle cronaca giudiziaria, riconducibile alle ‘Politiche Professionali’ di notabili, esponenti dell’allora corrente politica PD “innovazione”.

Il tutto si è rivelato, come ormai consuetudine di questo Assessore, una coltre di fumo che a tutt’oggi restituisce il quadro desolante della statura etica, morale e politica dell’Assessore Lagalla, perfettamente coerente e coincidente con l’atteggiamento del Signor Presidente Musumeci, intento a farfugliare il “modello Lombardia”.

Magari lo vedremo alle imminenti elezioni Europee sul fiume Oreto a sbandierare la risoluzione della Formazione: mi votate, arriva l’agenzia da’ “sardella” e il fiume “agghiorna”.

Altro punto affrontato, la questione del famigerato Albo, dove figurano ancora, malgrado diverse revisioni, una molteplicità di soggetti che a vario
titolo, non dovrebbero figurare e di cui ci siamo ampiamente occupati in occasione dello strampalato accordo tra l’Assessore Lagalla ed i “cavalieri dell’apocalisse” (TROVATE NOTIZIE IN QUESTO ARTICOLO).

A questo, l’amministrazione risponde farfugliando che l’aggiornamento dell’albo non rientra tra i compiti dell’Assessore, ma nientedimeno del dirigente responsabile che si occupa dell’aggiornamento dei dati!

Insomma, una vera e propria “Opera do’ Pupu Vistutu” magistralmente diretta, con errori pacchiani commessi con dolo.

Dulcis in fundo, la mancata applicazione delle legge regionale n. 24/76 e legge regionale 25/93 a tutela del personale, che vedono costantemente gli interlocutori dell’amministrazione lanciarsi in quadri edulcorati, adulterati e stridenti di qualsivoglia fonte giuridica creativa, molto in voga presso taluni Dirigenti Regionali, altalenandosi al netto delle proprie competenze (non richieste all’uopo) in elucubrazioni amministrative.

Bisogna dire su questi tre punti che è palese l’assoluta latitanza e indifferenza da parte dell’Assessorato all’Istruzione ed alla Formazione Professionale che invece è particolarmente attento ed interessato ad impegnarsi soltanto delle problematiche che vengono sollevate dagli enti gestori con i quali sembra avere un rapporto privilegiato.

Dei lavoratori non gliene importa nulla e sugli errori pacchiani commessi con dolo nell’Albo viene scaricata la responsabilità in modo ridicolo sulle spalle del funzionario…siamo ai tempi di Giufà.

 

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