“Non si affitta ai meridionali”. Siamo negli anni ’50? No, lo scrivono oggi nel Nord Italia

17 novembre 2018

Non si tratta di una notizia ‘anonima’ lanciata sulla rete, ma di un articolo pubblicato da ‘Tecnica della scuola’, il quotidiano on line dedicato a docenti, dirigenti e al personale della scuola italiana. Articolo che fa rabbrividire, dove si narrano di due casi: uno a Trento e uno a Padova 

L’Italia delle mille contraddizioni. Mentre la Lega di Salvini cerca di mettere radici al Sud, nel Nord riesplodono le scritte razziste contro i meridionali. Non si tratta di notizie lanciate da anonimi sulla rete, ma di un articolo scritto da Tecnica della scuola, il quotidiano on line aggiornato 24 ore su 24 dedicato a docenti, dirigenti e, in generale, al personale della scuola italiana.

“Ora gli annunci razzisti – si legge in un articolo di Tecnica della scuola – hanno cambiato formato, da cartaceo a digitale, ma la sostanza resta la stessa: alcuni italiani non vogliono inquilini che provengano dalle Regioni del Sud. L’ultimo, triste, caso arriva da Trento. Dove una studentessa abruzzese originaria di Pescara si è vista rifiutare una stanza in affitto perché non proveniva dall’Italia settentrionale. Una scena che sembra arrivare dalla Torino degli anni Cinquanta, dove molti emigrati dal Mezzogiorno si vedevano rifiutare gli alloggi proprio per un pregiudizio razzista”.

Tecnica della scuola cita un articolo de Il Giornale pubblicato nel giugno del 2018.

Poi c’è altro articolo pubblicato circa un anno fa ne Il Mattino di Napoli: racconta di una ragazza di Aversa obbligata ad andare a Padova per un corso di formazione.

“Sembra una storia degli anni Settanta – si legge nell’articolo – quando i meridionali che emigravano al Nord in cerca di lavoro avevano difficoltà a trovare un alloggio. Soprattutto a Torino, dove gli italiani del Sud si spostavano in massa per entrare in Fiat, spesso trovavano affissi sui portoni d’ingresso degli edifici dei cartelli che avvisavano: ‘Non si affitta ai meridionali’”.

“I settentrionali – scrive Tecnica nella scuola – non li volevano come inquilini perché c’era il pregiudizio che creassero problemi: ladri, chiassosi e poco inclini all’igiene. A distanza di quarant’anni quei pregiudizi sembrano tutt’altro che archiviati, anche se i terroni in cerca di una casa nel profondo Nord non vengono più accolti da quei fatidici cartelli, ma ai tempi di internet l’antipatica avvertenza è contenuta in qualche annuncio pubblicato sui social network. Cambiano i mezzi di comunicazione dal cartello di cartone al messaggio social, ma la sostanza dopo oltre 40 anni non cambia”.

Si legge su Il Giornale:

“Ora gli annunci razzisti hanno cambiato formato, da cartaceo a digitale, ma la sostanza resta la stessa: alcuni italiani non vogliono inquilini che provengano dalle Regioni del Sud. L’ultimo, triste, caso arriva da Trento. Dove una studentessa abruzzese originaria di Pescara si è vista rifiutare una stanza in affitto perché non proveniva dall’Italia settentrionale. Una scena che sembra arrivare dalla Torino degli anni Cinquanta, dove molti emigrati dal Mezzogiorno si vedevano rifiutare gli alloggi proprio per un pregiudizio razzista.

 

QUI L’ARTICOLO DI ‘TECNICA DELLA SCUOLA’

QUI L’ARTICOLO DE IL GIORNALE

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