Due sindacalisti arrestati (CISL e UIL) e uno indagato (CGIL). Che fine hanno fatto i sindacati dei lavoratori?

17 novembre 2018

In questi casi è giusto attendere il finale di questa storia dove l’ipotesi accusatoria è pesante: estorsione. Però non possiamo fare a meno di sottolineare la crisi di queste tre organizzazioni sindacali che, in Sicilia, con qualche eccezione, sembrano sempre più lontane dai lavoratori e sempre vicine ai ‘Palazzi’ della politica. I ‘casi’ di Formazione professionale e politiche del lavoro sono emblematici   

C’era la CISL, c’era la UIL. E adesso è arrivata anche la CGIL. Di cosa parliamo? Di una vertenza sindacale? Di uno sciopero? Di una manifestazione di piazza? Niente di tutto questo. Ma di un’ipotesi di corruzione. Ipotesi, ribadiamo. Anche se fa un certo effetto sapere che, dalle parti di Siracusa, due sindacalisti – uno della CISL e il secondo della UIL  -sono stati già arrestati. E che l’inchiesta si allunga, adesso, su un sindacalista della CGIL.

E precisamente sul segretario generale della Fiom Cgil di Siracusa, Antonino Recano, indagato dalla Procura della Repubblica aretusea. E’ l’inchiesta che ha portato all’arresto dei due sindacalisti: Roberto Getulio, segretario provinciale della Fim CISL, e Marco Faranda, segretario provinciale della UILM. L’accusa ipotizzata è estorsione.

Brutto risveglio per la CGIL siciliana, se è vero che gli agenti della Squadra mobile hanno messo a soqquadro gli uffici della Fiom CGIL di Siracusa. Alla ricerca, a quanto pare,  della documentazione che riguarda la vertenza Set Impianti poi finita al Consorzio Sinergo di Gela.

“Secondo la polizia – leggiamo sul quotidiano La Sicilia – Getulio e Faranda avrebbero chiesto alla società gelese 3mila euro, da pagare in più riprese, per non ostacolare l’avvio dell’attività della Sinergo ad Augusta. Erano stati colti in flagrante mentre intascavano un acconto di 1.500 euro ciascuno”.

Come l’hanno presa alla CGIL siciliana questa ‘buona nuova’? Si sa che Recano si è autosospeso per da tutti gli incarichi sindacali “per consentire una più serena e rapida definizione della vicenda”.

Ovviamente le conferme sulla “piena fiducia” nel segretario generale della Fiom si sprecano. per non parlare della “fiducia nell’operato della magistratura”.

Insomma, il linguaggio è quello dei politici.

Ribadiamo: non sappiamo come finirà questa storia. Ed è giusto aspettare il finale per esprimere un’opinione.

 

Però, ammettiamolo: fa un certo effetto sapere che due sindacalisti della gloriosa ‘Triplice’ sono stati arrestati e che un terzo è sotto inchiesta.

Parliamo di un segmento, certo. Siracusa e dintorni. Ma non possiamo fare a meno di pensare, ad esempio, al comportamento degli esponenti di CGIL, CISL e UIL nei settori della Formazione professionale e delle politiche del lavoro.

Dove non possiamo non segnalare il ‘divorzio’ tra queste organizzazioni sindacali e tanti, troppi lavoratori.

Foto tratta da larampa.it

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