9-12 Novembre 1979: Sandro Pertini in Sicilia con Piersanti Mattarella VIDEO

10 novembre 2018

Un Presidente della Repubblica che non temeva di pronunciare la parola “popolo”. E un Presidente della Regione siciliana che lottava per difendere l’Autonomia e contro le lobby del Nord. Possibile che nessuno abbia raccolta questa eredità?

Sono lontani i tempi in cui l’Italia aveva un Presidente che non temeva di pronunciare la parola “popolo”. Sono lontani i tempi in cui l’Italia aveva un Presidente che si considerava “un uomo del popolo” e in mezzo al popolo stava, rifiutando persino la scorta. Non a caso, Sandro Pertini è nel cuore di tutti. Il suo esempio stride con la classe politica di oggi, che scambia la sovranità popolare con il populismo e gli interessi del popolo con la demagogia. Ma tant’è. La differenza è che nessuno rimpiangerà i rappresentanti delle istituzioni che difendono le oligarchie, mentre  Pertini è e resterà indimenticabile.

Occupa un posto speciale anche nel cuore di noi siciliani per il rispetto che mostrava nei confronti delle nostre istituzioni e dei nostri politici migliori. Uno di questi è Piersanti Mattarella, il Presidente della Regione siciliana ucciso in circostanze ancora oscure il 6 Gennaio 1980.  Un uomo che non aveva paura a difendere la Sicilia e la sua Autonomia speciale, strumento per esprimere le potenzialità della nostra terra, contro il centralismo romano e contro quello europeo.

Correva l’anno 1979. A Palermo l’aria è irrespirabile.  La politica considera indigesta l’azione riformatrice di Piersanti Mattarella e la sua lotta contro le lobby economiche che strozzavano la Sicilia e il Sud: “Occorre creare una forza di pressione capace di controbilanciare le spinte e le sollecitazioni che sull’apparato politico-burocratico esercita la struttura socio finanziaria del Nord” diceva il Presidente Mattarella (qui potete leggere l’articolo sul discorso tenuto da Mattarella davanti ad un burocrate europeo)

La mafia (con annessi e connessi, come il terrorismo politico) era impietosa. Omicidi eccellenti : il giudice Cesare Terranova, il capo della squadra mobile, Boris Giuliano, il giornalista Mario Francese, il segretario provinciale della DC, Michele Reina.

Sandro Pertini comprende che si tratta di un momento tenebroso. E avverte i pericoli che sta correndo Piersanti Mattarella. Viene in Sicilia per tre giorni,dal 9 al 12 Novembre, per stargli accanto. Poco meno di due mesi prima della sua tragica fine.

Fa tappa a Catania, Messina e Palermo. Rende omaggio alle vittime. E all’Ars, il 9 Novembre, ascolterà un potente discorso di Piersanti Mattarella. Che non arretra di un solo millimetro su quelle che per lui sono le priorità: giustizia, democrazia, Autonomia speciale “di cui siamo e saremo gelosi custodi”. Ascoltiamolo in questo video. Nella speranza che l’eredità di questi due grandi uomini non sia del tutto dispersa.

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