Glifosato: volendo due anni fa non avevamo torto se il oggi la Borsa penalizza chi lo produce!

24 ottobre 2018

Ed è la Borsa di Francoforte che ha fatto crollare il titolo della Bayer, la multinazionale tedesca che si è fusa con la Monsanto: quest’ultima è la multinazionale che ha lanciato nel mondo i diserbanti a base di glifosato. Notizia ‘pesante’ che è uno scacco all’Unione Europea governata dai Popolari e dai Socialisti, che ha prorogato per cinque anni l’uso di questo veleno. Per noi meridionali la notizia è una: mangiare pasta prodotta con i grani duri del Sud che non contengono glifosato! 

Quando poco più di due anni fa, in solitudine, abbiamo pubblicato un articolo sul glifosato, raccontando di uno studio del Massachusetts Institute of Technology (Mit) che descriveva i pericoli, per la salute umana, legati a questo diserbante (QUI IL NOSTRO ARTICOLO), ci hanno definito “bufalari” (da “bufale”, notizie false), esagerati, propalatori di notizie senza prove e via continuando. I fatti, piano piano, dimostrano che non eravamo proprio dei “bufalari”. Anzi.

Un lancio dell’ANSA racconta il crollo del titolo della Bayer:

“Bayer crolla in Borsa a Francoforte dopo la condanna negli Usa per gli effetti di un diserbante a base di glifosato che avrebbe causato la grave malattia di un giardiniere in California. A fronte di un danno quantificato in 78,6 milioni di dollari (68,38 milioni di euro) dal Tribunale di San Francisco, il titolo lascia sul campo oltre l’8% a 70,53 euro. Il Tribunale Usa ha rigettato ieri le osservazioni del Gruppo tedesco, che sosteneva che non ci fossero prove per affermare che il diserbante sarebbe la causa del tumore”.

E’ nota la storia di Dewayne Johnson, il giardiniere della California che si è ammalato di tumore al sistema linfatico dopo aver lavorato per circa 30 anni con i diserbanti che contengono glifosato.

Dewayne Johnson si è rivolto alla Giustizia, citando la multinazionale Monsanto. Il Tribunale ha dato ragione al giardiniere, riconoscendo la cancerogenicità del glifosato presente nel Roundup e nel Ranger Pro, altro diserbante a base di glifosato.

In primo grado la Monsanto è stata condannata a pagare 289 milioni di dollari al giardiniere californiano. In secondo grado il risarcimento è stto ridotto a 78 milioni di dollari.

I produttori di erbicidi al glifosato si difendono spiegando che se i prodotti vengono utilizzati correttamente non creano danni.

“I prodotti a base di glifosato – dicono alla Bayer – sono stati utilizzati in tutta sicurezza e con successo nel mondo per 40 anni e sono uno strumento valido per aiutare gli agricoltori ad operare in modo sostenibile per l’ambiente riducendo le lavorazioni del terreno, l’erosione del suolo e l’emissione di Co2”.

Se il corpo umano non viene in contatto con il glifosato magari è così. Ma là dove il glifosato viene a contatto con l’uomo crea seri problemi, come ha raccontato un video de Le Iene girato in Argentina (che trovate in calce a questo articolo).

Per quanto riguarda il grano duro, se utilizzato in pre-semina (e se non viene a contatto con chi lo utilizza), il glifosato si decompone e non crea danni.

Ma in alcune aree del mondo – per esempio nelle aree fredde e umide del Canada – il glifosato viene utilizzato per far maturare il grano duro. Nei climi freddi il clima non consente la maturazione del grano duro e la maturazione vien effettuata artificialmente, con il ricorso al glifosato (COME VI ABBIAMO RACCONTATO QUI).

Questo spiega il perché il grano duro prodotto nelle aree fredde e umide del nostro Pianeta contiene glifosato ed è dannoso per la salute umana, specie se si combina con le micotossine DON (COME VI ABBIAMO RACCONTATO QUI).

E questo spiega, soprattutto, perché la pasta va prodotta con i grani duri del Sud Italia: perché il clima delle Regioni del Mezzogiorno consente una maturazione naturale del grano duro e non contiene glifosato.

Questo spiega perché gli italiani e anche gli europei debbono mangiare la pasta prodotta con il grano duro del Sud Italia e non la pasta prodotta dalle industrie che utilizzano grano duro che arriva da chissà dove (per esempio dalle aree fredde e umide del Canada).

Una considerazione finale che riguarda l’Unione Europea governata da Popolari e Socialisti del Pse (Socialisti per modo di dire…). E’ stata questa Unione Europea a prorogare, per cinque anni, l’uso del glifosato. Scelta poco lungimirante. O no?

Foto tratta da rsi.ch

 

QUI L’ARTICOLO DELL’ANSA

IL VIDEO DE ‘LE IENE’ SUI DANNI PROVOCATI DAL GLIFOSATO

 

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