Il presidente della Regione siciliana sulla viabilità dell’Isola ha le idee molto chiare, così chiare che le cambia spesso… Due mesi fa era letteralmente ‘innamorato’ dell’ANAS, tanto che voleva affidargli le autostrade della Sicilia gestite dal CAS. Da ieri l’ANAS non gli piace più e ipotizza “un’altra soluzione”
Non sapevamo che il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, avesse un “muso duro”. Ma se lo scrive l’ufficio stampa di Palazzo d’Orleans, sede del Governo dell’isola, beh, come possiamo dubitarne? Qualche dubbio, invece, lo nutriamo quando leggiamo che Musumeci, il suo muso duro, l’avrebbe mostrato, addirittura!, ai vertici dell’ANAS. Eppure il comunicato non lascia spazio ai dubbi:
“Muso duro del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, nei confronti dell’ANAS per i tempi lenti nel monitoraggio di autostrade, ponti e viadotti dell’Isola. Facendo seguito alla riunione tenutasi lo scorso 24 agosto a Palazzo d’Orleans – e relativa all’urgente ricognizione dello stato di conservazione e manutenzione delle infrastrutture viarie siciliane – il governatore ha sollecitato, ai vertici dell’Ente nazionale per le strade, una relazione sulle attività di verifica effettuate e sulle iniziative già intraprese in merito. Musumeci ha chiesto anche la copia della certificazione attestante il collaudo statico delle autostrade”.
“Se l’ANAS non è nelle condizioni di assicurare il monitoraggio in tempi brevi – afferma il governatore Musumeci – ce lo dica con chiarezza. Troveremo un’altra soluzione”.
Nel comunicato si parla di una riunione andate in scena lo scorso 24 agosto a Palermo. Nei giorni precedenti il presidente Musumeci, a proposito del futuro del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) dichiarava al Gionale di Sicilia on line:
“Il Consorzio Autostrade Siciliane chiuderà entro l’anno. Questa esperienza sembra essere conclusa e c’è l’intesa con l’assessore alle Infrastrutture e l’intero Governo affinché si definisca la questione in questo senso. C’è l’ANAS interessata alla successione” (QUI POTETE LEGGERE L’ARTICOLO PER ESTESO CON TUTTE LE ELUCUBRAZIONI-PREVISIONI).
Ma come, presidente Musumeci: appena due mesi fa voleva sbaraccare il CAS e affidare le autostrade Palermo-Messina, la Messina-Catania e la parte completata (si fa per dire) della Siracusa-Gela all’ANAS e, adesso, si vuole sbarazzare direttamente dell’ANAS ipotizzando “un’altra soluzione”?
Presidente, noi siamo un po’ preoccupati, oltre che perplessi: non è che lei, anche in materia di autostrade e strade, ha le idee un po’ confuse? Che le è successo?
Il suo dottissimo assessore alle Infrastrutture siciliane (che cadono a pezzi), Marco Falcone, nelle scorse settimane, in un’altrettanto dottissima intervista ha spiegato che la Regione cederà il 51% del CAS o giù di lì all’ANAS, restando con il 49%, e ora ci comunica la novità che l’ANAS non le piace più?
Cosa ha scoperto? Che l’ANAS tratta la Sicilia come l’ultima – ma proprio l’ultima delle ‘colonie’? Che gli ultimi ‘investimenti’ in Sicilia l’ANAS li ha fatti con i fondi europei della Sicilia, Programmazione 207-2013? O magari si è accorto che nell’autostrada Palermo-Catania ci sono cantieri aperti da un ventennio e i viadotti crollano lo stesso?
Non è che, per caso, ha avuto il piacere di percorrere le strade a scorrimento veloce della nostra Isola dove ci si abbandona ai brividi?
Comunque, presidente Musumeci, aspettiamo di conoscere l’altra “soluzione”. E, ma questo non abbiamo bisogno di dirglielo, con l’ANAS vada sempre “a muso duro”…
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