Incendi ridotti in Sicilia: Musumeci se ne prende il merito, ma il SIFUS lo sbugiarda

13 ottobre 2018

La cosa incredibile è che il segretario del SIFUS della Sicilia smentisce il presidente della Regione citando atti parlamentari dell’Ars che lo stesso presidente della Regione dovrebbe conoscere! Questa incredibile storia dimostra che l’attuale Governo regionale non sa nemmeno quello che si dice e si fa nelle commissioni legislative…   

Nella Sicilia allagata dalle piogge il Governo regionale di Nello Musumeci scopre che gli incendi si sono ridotti del 70% e ne ne ascrive i meriti. Come gli Indiani d’America, il presidente della Regione pensa di aver risolto almeno il problema del fuoco con la danza delle pioggia. Ma ecco che arrivano i ‘cattivi’ del SIFUS – il sindacato che si batte per la stabilizzazione degli operai della Forestale – che, per bocca del suo segretario, Maurizio Grosso, distrugge la ‘favola bella’ dell’uomo di Militello in Val di Catania.

“Sostenere che la riduzione degli incendi boschivi del 73% sia merito della programmazione degli interventi adottati dalla Regione – scrive su Facebook Grosso – e non del PADRETERNO che, quest’anno, ha consegnato al territorio, condizioni meteo favorevoli e frequenti piogge sia nella stagione primaverile che in quelle estiva, rappresenta davvero una caduta di stile per chi ha inteso appiccicarsi la medaglia!”.

“Come è possibile evincere dai verbali della commissione Attività produttive dell’Ars del 30 luglio US – aggiunge puntuto Grosso citando gli atti parlamentari – i vertici dirigenziali del dipartimento sviluppo e territorio e del Corpo forestale, incalzati dal SIFUS, hanno dichiarato che gli interventi legati alla manutenzione dei boschi, e precisamente, alla realizzazione dei viali parafuoco sono iniziati più tardi rispetto al 2017 (18 maggio) ed hanno interessato la stessa superficie boschiva (il 50% circa), mentre per quanto riguarda il settore antincendio, la differenza, rispetto al 2017, è consistita nell’aver pagato in tempi utili le RCA agli automezzi e l’aver rimpinguato l’insufficiente numero di addetti antincendio con n. 41 riservati 78isti, nonostante, la carenza riguardasse 500 unità”.

“Per il resto – aggiunge Grosso – tutto peggio di prima: carenza di automezzi, uso di automezzi vetusti, insufficienza di DPI, parte di DPI vecchi e non a norma, postazioni vacanti, cassette delle medicine scadute, binocoli rotti, postazioni con livelli di sicurezza insufficienti ecc. In sede di quella commissione, sia i dirigenti dell’Azienda che quelli dell’ Ispettorato (compresa la dott. Di Trapani ), ebbero a sostenere che il fuoco va sconfitto coi lavori preventivi da terra e che i mezzi aerei rappresentano un ausilio importante per tale fine. Tutti i presenti non fecero mistero che le favorevoli condizioni meteo dell’anno in corso stavano favorendo l’abbattimento del fenomeno degli incendi”.

“Per queste ragioni – sottolinea Grosso – il SIFUS non solo contesta i meriti che si è accaparrato il Governo Musumeci sulla materia in argomento, ma sopratutto, le dichiarazioni del Comandante del Corpo forestale Regionale, Dott. Principato, che ha avuto il giurassico coraggio di sostenere che il merito della riduzione degli incendi sia dipeso sopratutto, dall’uso di maggiori velivoli aerei”.

“In ogni caso – conclude il segretario del SIFUS – sappia il Governo Musumeci che, nonostante la riduzione delle superfici incendiate del 73%, la Sicilia rappresenta, anche quest’anno, la regione più bruciata d’Italia”.

P.s

Presidente Musumeci, ma che combina? I suoi collaboratori non la mettono nemmeno al corrente di quanto viene detto e trascritto nelle commissioni legislative dell’Assemblea regionale siciliana? Ma le sembra normale farsi smentire degli atti parlamentari? Ma come dobbiamo fare con lei? Ricorda Cimabue? Non il pittore, ovviamente, ma quello della pubblicità di qualche anno fa:

“Cimabue, Cimabue, fai una cosa e ne sbagli due…”.

Foto tratta dal secolod’italia.it

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