Grano ‘avvelenato’, interrogazione al ministro della Salute-Sanità, Grillo: “E’ una questione di salute”

10 ottobre 2018

Inutile aspettarsi qualcosa dal Ministro delle Politiche Agricole, il leghista ‘doc’ Gian Marco Centinaio. Così, la deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, Maria Marzana, si rivolge alla compagna di partito, nonché ministro della Salute Giulia Grillo…

Qualcuno ha notizie del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali?? Qui al Sud non è pervenuto. E sarà certo una coincidenza che parliamo di un esponente della Lega. Partito che, durante la campagna elettorale, pure si era mostrato interessato ai temi della ‘sovranità alimentare’, intesa come difesa dell’agricoltura italiana e dei prodotti made in Italy.

L’argomento è particolarmente importante per il Sud Italia. E questo, forse, spiega, la latitanza del Ministro Gian Marco Centinaio. Che ha già fatto orecchie da mercante sull’incredibile caso del grano ‘Senatore Cappelli’ (una varietà finita in mano ad un gruppo privato in condizioni di monopolio, ve ne parliamo qui) e che continua a tapparsi le orecchie sulla madre di tutte le battaglie: lo stop al grano duro di pessima qualità che continuiamo ad importare a scapito dell’agricoltura del Mezzogiorno e, soprattutto, a scapito della nostra salute.

Un tema che abbiamo affrontato in lungo e in largo (in calce alla pagina trovate alcuni approfondimenti negli articoli correlati) e che ci ha visti protagonisti di una battaglia legale conclusasi a nostro favore davanti al Tribunale di Roma. In pratica, le multinazionali della pasta, che hanno usato (e usano?) grano importato contenente sostanze insalubri, non avevano gradito le nostre denunce. Ma avevamo ragione noi.

Tornando al nostro ministro leghista, non abbiamo sentito ancora una parola sul caso. E, forse, sapendo che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, eccoci davanti ad una interrogazione rivolta non a lui, ma al ministro per la Salute, Giulia Grillo. Che, certamente, potrà fare la sua parte, ma è chiaro che su, un argomento del genere, l’intervento del Ministro che si occupa di agricoltura sarebbe stato doveroso.

A presentare l’interrogazione è un esponente del M5S, lo stesso partito del ministro Grillo. Parliamo della deputata nazionale di Rosolini (Siracusa), Maria Marzana che chiede quanto segue:

” Rafforzare i controlli sul grano anche proveniente da Paesi UE per verificare la presenza di glifosato e micotossine e attivare i controlli sulla farina che potrebbe contenere nanoparticelle di metalli pesanti”

“Il nostro è il Paese – continua Marzana – con il maggiore consumo di pasta al mondo ed è al primo posto come produzione, ma dobbiamo sopperire circa il 30% del nostro fabbisogno con grano estero“.

“A differenza del grano proveniente da Paesi extra-UE, quello che arriva da un Paese europeo non subisce ulteriori controlli rispetto a quelli effettuati nel porto di partenza, oppure dopo un eventuale primo sdoganamento. Di conseguenza c’è il rischio che questo grano contenga glifosato e micotossine, in quanto il glifosato non è stato bandito in pre raccolta in tutti i Paesi europei, come in Italia”.

La parlamentare si riferisce alla pratica di utilizzo del glifosato per accelerare la maturazione della pianta, lì dove le condizioni meteorologiche sono ostili. Ed è proprio questa pratica ad ‘avvelenare’ il grano duro con questo diserbante.

Maria Marzana

“Inoltre uno cattivo stato di conservazione durante il trasporto potrebbe favorire la proliferazione di micotossine”, e questo avviene alquanto spesso, con riferimento alle micotossine DON.

“Per questo ho richiesto al Ministro della Salute di rafforzare i controlli sul grano importato. Inoltre ho richiesto controlli sulla farina prodotta in quanto ricerche testimoniano il rischio che contenga residui di metalli pesanti a causa dell’utilizzo di macine obsolete, oppure il rischio che sviluppi ulteriori livelli di micotossine, a causa delle cattive condizioni igieniche dei silos, dove la conservazione può durare anche per diversi anni”.

“La salute dei cittadini – conclude la deputata del M5S – è al centro di questa azione e come componente della Commissione Agricoltura sento il dovere di intervenire in difesa dei consumatori dal rischio di assunzione di queste sostanze pericolose per la salute, nonché in difesa del reddito e della salubrità del grano duro prodotto dai nostri agricoltori”.

Vedremo cosa (e se) risponderà la ministra Grillo, che, peraltro, è siciliana. Visto che dai leghisti noi del Sud non ci aspettiamo nulla. E visto che già con il ‘caso’ della varietà di grano duro Senatore Cappelli che, lo ricordiamo, è stato uno scippo  del Centro Nord ai danni del Sud, hanno già mostrato in che direzione vanno i loro interessi. Il sospetto è che lo sappia bene anche la parlamentare di Rosolini che, pur essendo componente della Commissione Agricoltura, ha preferito rivolgersi ad altro ministero.

 

 

 

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