Palermo: entri al bar a prendere un caffè? Stai attento ai vigili con la cinepresa…

22 agosto 2018

Quella che vi raccontiamo è una scena che abbiamo vissuto ieri mattina, intorno alle otto e mezzo, in uno dei più noti bar di Palermo. Avete letto bene nel titolo: un’auto dei vigili urbani gira con la cinepresa. Filma i numeri delle targhe delle auto in sosta in seconda fila? A noi è sembrato così. Nel dubbio – questo il commento unanime – niente più caffè al bar la mattina…

Palermo, otto e mezza di mattina. La scena si svolge in uno dei tanti bar del centro. La gente mangia cornetti, iris, ciambelle. Al banco i caffè vengono serviti a ritmo continuo. Scene di ogni giorno. A un certo punto si ode una voce:

“Attenzione: ci sono i vigili”.

Al bar, di solito, non si trova il parcheggio. Chi non arriva a piedi sistema l’auto in seconda fila.

All’avviso dell’arrivo dei vigili in dieci o forse più ci catapultiamo fuori.

“Non possiamo farci più nulla, hanno la telecamera”, ci dice un signore.

Questa per noi è nuova. Chiediamo spiegazioni. Il signore aggiunge:

“Ormai non passano più per contestare la contravvenzione con carta e penna. Passano dai bar, la mattina, e filmano i numeri delle targhe delle auto in seconda fila”.

“Ma lo possono fare? – chiede un altro signore -. Noi siamo qui. Se ci debbono contestare lo debbono fare di presenza”.

“Non lo so se lo possono fare o no lo possono fare – risponde il signore -. So soltanto due cose. La prima cosa è che questa è la seconda volta, in tre giorni, che mi capita di passare da un bar per prendere il caffè e sono costretto a precipitarmi fuori all’arrivo dei vigili. La seconda cosa è che il caffè, anche oggi, mi sta andando di traverso. Anche tre giorni fa è stato così. E anche tre giorni fa, come oggi, credo sia stato inutile. Guardate un po’ lì”, precisa il signore indicando l’autovettura dei vigili.

Così osserviamo la seguente scena: un vigile – è una donna, seduta accanto all’altro vigile che guida l’auto – che dal finestrino sta filmando le targhe delle automobili che sostano in seconda fila. Finito il ‘lavoro’ l’auto dei vigili urbani va via.

Commenta il signore che, per due volte, ha già incontrato l’auto dei vigili con la cinepresa:

“Non so come finirà questa storia. Se mi hanno preso la contravvenzione, o meglio, le contravvenzioni, perché adesso sono due, lo saprò tra un mese o giù di lì. In ogni caso, nel dubbio posso dirvi che questo è l’ultimo giorno che mi fermo al bar con l’automobile per prendere un caffè. Palermo è diventata una città impossibile. Di prendere l’autobus non ne dobbiamo nemmeno parlare. Nel mio quartiere i mezzi dell’AMAT sono una rarità. Esco con l’automobile e non ci sono parcheggi. Ora debbo prendere le multe anche perché mi fermo al bar a prendere un caffè. Se è così saluto anche i bar”.

Una signora scuote la testa:

“Sono stata la prima a catapultarmi fuori. Sono stata io che ho avvertito la cassiera della presenza dei vigili urbani. In dieci secondi ero già dentro l’automobile. Ma ho visto che il vigile filmava anche la targa della mia auto. Se mi dovessero notificare la contravvenzione presenterò ricorso al Giudice di pace: i vigili, se sono presente, la contravvenzione me la debbono notificare di presenza. Ad ogni modo, se a Palermo l’atmosfera è questa, beh, anche io non ho più motivo di recarmi al bar per prendere un caffè”.

Sulla stessa linea un altro signore:

“Quello che succede è incredibile. I marciapiedi sono sporchi. Le strade sono sporche e in buona parte dissestate. L’immondizia è ovunque. Le discariche a cielo aperto sono ovunque. Il servizio offerto dall’AMAT è carente. E di cosa si occupa il Comune? Appioppare le contravvenzioni a chi va a prendersi un caffè. Si dovrebbero vergognare”.

“Non hanno i soldi per pagare il Tram e la pletora di dipendenti comunali – aggiunge un altro signore -. Il Comune di Palermo è in ‘bolletta’. Non sanno più dove trovare i soldi per tirare avanti. La Corte dei Conti li tampina. La ZTL è stato un fiasco. E con gli autovelox incassano pochi soldi, perché ormai la gente è ‘scannaliata’. Gli amministratori comunali di Palermo si alzano la mattina con il pensiero di scippare soldi ai cittadini. Non sanno più cosa inventarsi. Ovviamente, anche a me il bar non mi vedrà più. Questa città è sempre più penosa e invivibile”.

Un’altra signora invita alla calma:

“Ma non è che ci stiamo bagnando prima della pioggia? Siete così sicuri che vi notificheranno le contravvenzioni? Questo è uno dei bar più noti della città. Ogni mattina sono centinaia e centinaia gli automobilisti che sostano in seconda fila per prendere un caffè. Se quello che voi dite è vero, ebbene, questo bar chiuderebbe i battenti in un paio di mesi”.

“Scusi – replica un’altra signora – e allora che ci faceva l’auto dei vigili con la cinepresa? Sono stati qui oltre cinque minuti e hanno ripeso le targhe di tutte le automobili che sostavano in seconda file. Secondo lei stanno girando un film? E’ la seconda volta che mi capita. Anche io mi chiedo se mi notificheranno le due contravvenzioni. Un caffè non mi può costare da 50 a 800 euro. Sa che le dico? Che fino a quando non saprò come finisce questa storia non andrò più al bar a prendere un caffè”.

“Lei ha detto bene – sottolinea un signore che si lascia andare ad un’analisi sociologica -. Certi bar di Palermo sono frequentati da cittadini di ceto medio alto che possono permettersi di pagare subito 50 euro. E che, con molta probabilità, in maggioranza, pagheranno subito per non avere ‘camurrie’. Se effettuano questo servizio nei bar più noti della città in un paio di mesi il Comune incasserà un sacco di soldi. Volete mettere?”.

Palermo, 21 agosto, otto e mezzo di mattina.

Aggiornamento.

Alla luce del dibattito che si è aperto su facebook precisiamo:

non siamo favorevoli alla ‘filosofia’ della seconda fila. L’articolo – ammesso che si tratti di possibili contravvenzioni: e nell’articolo questa è un’ipotesi tutta da verificare – abbiamo solo avvertito i palermitani che è finito il tempo della seconda fila. Tutto qui. 

Anzi, ci auguriamo che questa regola venga estesa a tutta la città, così il traffico scorrerà in modo più celere. 

Ovviamente, se si aggiungessero i parcheggi liberi sarebbe tutto più semplice. 

Dopo di che, abitando lontano dal bar dove di solito prendo il caffè, non mi recherò più lì con l’auto. Ma questa è una mia scelta (anche perché non ho alternative, pena il rischio-dubbio di beccare una contravvenzione).  

 

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