Rom di Palermo: è l’amministrazione Orlando che ha dato alle destre l’occasione per una speculazione politica

9 agosto 2018

Un’oculata amministrazione comunale avrebbe risolto il problema di una decina di famiglie Rom in tre-quattro mesi, senza clamore mediatico. Invece, in tutti questi anni, il sindaco Leoluca Orlando e le sue Giunte si sono occupati di altro. Poi è arrivata la magistratura e, adesso, è emergenza. Con le destre che speculano nel nome di Salvini (e anche per scippare voti a Forza Italia di Palermo, di fatto alleata di Orlando) 

Com’era prevedibile, il nullismo amministrativo dell’amministrazione comunale di Palermo di Leoluca Orlando ha scatenato un ‘conflitto orizzontale’: ovvero una guerra tra poveri. Tema: le abitazioni assegnate alle famiglie Rom dal Comune.

I senza casa di Palermo vengono ‘usati’ dalle destre per metterli contro i Rom. Senza casa e Rom – che dovrebbero essere alleati contro la cattiva amministrazione del Comune – si fanno la guerra tra loro. Un capolavoro delle destre, certamente, ma anche della cosiddetta ‘sinistra’ che amministra la città!

Scrive il quotidiano La Repubblica:

“Caos contro l’assegnazione delle ville confiscate alla mafia alle famiglie provenienti dal campo Rom di Palermo. Nella notte, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla dismissione del campo della Favorita, in via Felice Emma, una traversa di via Altofonte, nel quartiere Pagliarelli dove si sarebbero dovuti trasferire i primi Rom, sei famiglie hanno occupato le ville confiscate alla mafia che il Comune aveva destinato alla dismissione. Il gesto, al grido ‘prima i palermitani’, è apertamente cavalcato dalla destra: sostenuta da gruppi neofascisti come Forza Nuova e Audaces e fiancheggiata da #DiventeràBellissima, il movimento del presidente della Regione, Nello Musumeci, che con i suoi esponenti palermitani Edoardo De Filippis e Bartolo Corallo soffia sul fuoco della polemica, osservando come ‘da anni ci sono palermitani iscritti nella graduatoria in attesa di un tetto, ci sono concittadini costretti a dormire nelle macchine o in camper, e nel giro di 15 giorni gli abusivi, che da circa 20 anni occupano il parco della Favorita, stanno per ottenere una casa’”.

Gli esponenti della destra farebbero bene a non cavalcare questa protesta: ma l’attuale amministrazione comunale ha gestito male la vicenda dei Rom e ha gestito malissimo la questione dei senza casa della città.

Ricordiamo che sul campo Rom del Parco della Favorita le polemiche vanno avanti da anni. Leoluca Orlando è tornato a fare il sindaco nella primavera del 2012. Da allora ad oggi l’amministrazione comunale non ha fatto nulla per risolvere la questione dei Rom.

Ricordiamo che è stata la magistratura a dire basta al campo Rom di Palermo (COME POTETE LEGGERE QUI). Il Comune si è adeguato e, adesso, visto se si deve fare tutto di fretta, le polemiche sono inevitabili.

Non ci sono dubbi che partiti e movimenti di destra scateneranno un pandemonio: tra dieci mesi si vota per le elezioni europee e non c’è niente di meglio per #DiventeràBellissima e per i movimenti di destra che erodere voti a Forza Italia, che a Palermo è ormai smaccatamente ‘schiacciata’ sull’amministrazione comunale di Orlando.

Speculazione politica? Certo. Ma la cosiddetta sinistra che titoli ha per accusare gli altri di speculazione politica? Qualche settimana fa, nel Parlamento nazionale, in pieno dibattito sul ‘Decreto dignità’, la sinistra che ha tolto agl’italiani l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori ha presentato un emendamento per reinserire l’articolo 18: così, se fosse stato approvato, il PD – che ha tolto l’articolo 18 – si sarebbe preso il ‘merito’ di averlo reinserito!

Giustamente i grillini – che vogliono reintrodurre l’articolo 18 – hanno ‘bocciato’ l’emendamento: ma non perché sono contro la reintroduzione dell’articolo 18, ma perché lo vogliono reintrodurre con una propria legge alla quale daranno grande risalto mediatico, costringendo il PD a votarla!

Anche questa è politica. Il baccano che le destre stanno scatenando e continueranno scatenare a Palermo sui Rom sarà infernale. E lo faranno per cavalcare l’onda creata non dal Ministro leghista Matteo Salvini, ma dai giornali e dalle Tv che, da mesi, vanno dietro al leader della Lega amplificando la formula “Prima gli italiani”.

A Palermo, come già ricordato, hanno un motivo in più per scatenare la cagnara: perché le ‘amebe’ di Forza Italia del capoluogo siciliano, dai consiglieri comunali a Gianfranco Miccichè, reggono il filo al sindaco Orlando e alla sua amministrazione: quale migliore momento per sputtanarli e prendersi i voti di questa forza politica?

Per evitare questa protesta l’amministrazione comunale di Orlando avrebbe dovuto occuparsi dei Rom senza farsi ‘assicutare’ dalla magistratura. Alla fine sono, sì e no, dieci famiglie. Con un po’ di buon volontà, senza clamore, in tre-quattro mesi il Comune avrebbe potuto trasferire le famiglie Rom ad una ad una nelle abitazioni confiscate alla mafia.

La verità è che il sindaco di Palermo non fa il sindaco di Palermo per amministrare Palermo: usa il suo ruolo per fare politica e, di conseguenza, si occupa poco e male della città. 

Abbiamo dimenticato quando, nell’ottobre del 2016, ha messo a disposizione il Teatro Massimo – il Teatro Massimo! – all’allora capo del Governo Matteo Renzi che faceva campagna elettorale per il sì alle folli riforme costituzionali? (QUI L’ARTICOLO).

Poi, alle elezioni regionali, sempre con Renzi, ha organizzato la candidatura di Fabrizio Micari alla presidenza della Regione, naturalmente per il centrosinistra. Con tanto di lista del suo movimento che avrebbe dovuto prendere chissà quanto voti e che, alla fine, si è rivelata un guscio vuoto (tanto che lui e Renzi hanno costretto l’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, prima a ritirare la sua candidatura e poi, addirittura!, hanno sbaraccato la stessa lista di Crocetta).

Prima delle elezioni politiche nazionali dello scorso 4 marzo Leoluca Orlando ha ‘aderito’ al PD renziano (non dobbiamo dimenticare che Orlando è renziano: solo i ‘compagni’ di Rifondazione comunista di Palermo e i ‘residui bellici’ di SEL fanno finta di non saperlo…) e ha candidato Fabio Giambrone nel PD.

Ora, a parte il fatto che Orlando, dall’autunno del 2016 al marzo di quest’anno è riuscito a perdere tre campagne elettorali, ci chiediamo e chiediamo: tra una campagne elettorale l’altra cosa gli sarebbe costato sistemare una decina di famiglie Rom senza clamore?

Invece, ancora una volta, è stata la magistratura a sostituirsi alla politica. Senza l’intervento dei magistrati l’amministrazione comunale non sarebbe intervenuta.

Oggi, però, la vicenda dei Rom è diventata oggetto di una speculazione politica che, con un po’ di buona amministrazione della cosa pubblica – e con un po’ di intelligenza politica – avrebbe potuto essere evitata.

Che dire, alla fine, di questa disamina? Che l’attuale amministrazione comunale di Palermo è un disastro amministrativo: ma dietro un disastro amministrativo c’è sempre un disastro politico.

 

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