Perché non ridurre le scorte per i buffoni e i pagliacci della politica?/ MATTINALE 122

4 agosto 2018

La verità è che, dopo i vitalizi agli ex parlamentari, andrebbero drasticamente ridotte anche le scorte. Con riferimento, soprattutto, alle scorte per i buffoni e pagliacci della politica che nessuno ammazzerebbe, neanche per sbaglio. Sapete quanto costa una scorta di tre uomini? Un milione di euro ogni due anni!

Il ministro della Pubblica amministrazione, si badi bene, della Pubblica amministrazione e non delle forze di sicurezza associate e riunite, avvocatessa Giulia Bongiorno, ha annunciato che a breve si procederà alla assunzione in ruolo di 8.000 tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili del fuoco. ORDINE! ORDINE! ORDINE!

Passi per i Vigili del fuoco, che non ti puntano mai la pistola addosso, nemmeno quando devono salvarti… Ma devo dire che per il resto la mia compaesana fa la voce grossa, sbagliando come si suol dire, di genere, numero e caso.

Ubbidendo ad una linea cripto fascista, della quale questo sciagurato Paese forse non si libererà mai, un fiume carsico sporco e limaccioso, come un riflusso faringeo che, ogni tanto, ti fa risalire alla gola il conato di vomito. Che c’entrano le forze di polizia con la pubblica amministrazione? La somma giurista, che presto vedremo sedere sugli scranni della Corte costituzionale a sparare sentenze omicide sugli articoli dello Statuto delle sua (di lei) Sicilia come tanti suoi (di lei) predecessori di casa nostra ce lo sa spiegare o non è importante?

Eppoi… È ammissibile che sempre questo sciagurato Paese applichi le regole dell’economia keynesiana, secondo cui la spesa pubblica crea lavoro e occupazione e che salvò l’America dalla crisi del 1929, solo alle forze armate e compra armi a tignitè e ai militari, di bassa, media e alta forza non fa mancare niente?

E’ accettabile che si assicurino posti in ruolo a tempo indeterminato (usque ad pensionem aut mortem) solo alle forze dell’ordine e non si preveda niente di serio per i “civili”, che in un Paese militarizzato sono cittadini di serie B, costretti quindi a barcamenarsi tra schiavisti (anche se loro in Confindustria, preferiscono farsi chiamare imprenditori), caporali, lavoro nero, tra voucher, lavoretti, co.co.co, contrattini a mezzora, a tempo, a mezzo tempo? Ma che paese è? “U paisi du cazzu”, ovviamente.

Eppoi… Eppoi… Non è più semplice e “risparmioso” eliminare lo spreco scandaloso costituito dalle scorte, specie delle scorte a buffoni e pagliacci della politica che nessuno ammazzerebbe, neanche per sbaglio? Migliaia di carabinieri, poliziotti e finanzieri lavorano a tempo pieno per proteggere politici, magistrati, alti dirigenti pubblici.

Almeno la metà delle scorte andrebbe abolita e nessuno si farebbe male, ma questo non si fa mai (e se poi lo ammazzano per davvero?). A nulla servono le nobili dichiarazioni dei comandanti dei Corpi che si sono succeduti nel tempo:

“E’ indispensabile una drastica riduzione delle scorte e della vigilanza fissa, per privilegiare il controllo a beneficio di tutti i cittadini”.

Vi siete mai chiesti perché Aldo Moro godesse di tutta quella scorta, pur essendo solo il presidente di un partito politico (quindi di un soggetto privato che, se lo voleva, doveva esso garantire la sicurezza del suo presidente). Ragionate con questo metodo e scoprirete fatti al limite della truffa.

Con la scorta si va ovunque, tanto paga Pantalone: si fa visita alla nonna malata, si torna al paesello natio, partendo da piazza Montecitorio, si va a comprare il vino buono in campagna, oppure si manda a prendere il pesce fresco. Ah! Se qualche poliziotto potesse parlare!

Sapete quanto costa una macchina blindata? Milioni di euro. Serve? Poco, in caso di vera necessità. Una scorta di tre uomini può costare allo Stato, e quindi a noi, un milione di euro in due anni (turni, riposi, auto blindate, benzina, armamenti, assicurazioni).

Quanto costa, in termini di sicurezza pubblica, distogliere tanti uomini dalle competenze istituzionali? Quanti reati, tra scippi, rapine, furti vengono facilitati?

Le scorte sono di due tipi: una “di tutela”, con due agenti previsti; l’altra “di sicurezza” ed è composta di almeno tre uomini armati su ogni macchina. La scorta di sicurezza significa almeno 20 uomini a disposizione.

In certi commissariati periferici, dove la criminalità imperversa, 20 uomini rappresentano la forza esistente.

Foto tratta da giornalettismo.com

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