Catania, il sindaco Pogliese come Renzi: TARI nella bolletta ENEL ‘a tipo’ canone RAI!/ MATTINALE 118

31 luglio 2018

I catanesi che hanno votato Salvo Pogliese sindaco potrebbero ritrovarsi, a breve, una bella sorpresa: la TARI nella bolletta elettrica. Proprio come ha fatto Renzi con il canone RAI. Del resto, che differenza c’è tra il PD di Renzi e Forza Italia di Berlusconi? A Roma praticamente nessuna. E a Catania idem. E i poveri della Città Etnea? Cavoli loro!

Mario Di Mauro, leader di Terraeliberazione, studioso di storia e di economia, dice che Catania conta oggi tanti poveri. Insomma, se tanti catanesi non pagano tasse e imposte comunali, dice Di Mauro, non lo fanno per il vezzo di evadere, ma perché non hanno i soldi. Ma il nuovo sindaco Salvo Pogliese – alfiere di quel centrodestra non privo di responsabilità in ordine al dissesto finanziario del Comune di Catania – a quanto pare non ci crede. E con i suoi assessori sarebbe pronto ad inserire la TARI – la Tassa sull’immondizia – nella bolletta elettrica!

Eh sì, cari catanesi, votando centrodestra avete fatto un’ottima scelta. Il riferimento non è ai benestanti, ma ai ceti popolari che arrancano. E che, in molti casi, non pagano la TARI. Come scrive La Sicilia on line, nella Città Etnea l’evasione della Tassa per l’immondizia sfiorerebbe il 50% (QUI L’ARTICOLO DE LA SICILIA). Che fare davanti a tale evasione?

Il sindaco Salvo Pogliese – forse perché questa, alla fine, è la sua natura politica, o forse perché a Roma il suo partito, Forza Italia, è alleato con il PD di Renzi per bloccare le nomine RAI della LEGA – starebbe vagliando l’ipotesi di ‘infilare’ la TARI nella bolletta elettrica.

Volendoci pensare, perché stupirsi? Il PD di Renzi non ha nulla a che spartire con i ceti popolari e li ha massacrati. Perché Pogliese, a Catania, non dovrebbe fare la stessa cosa? Forse perché al momento del voto, con gli ‘Impresentabili’, fette consistenti degli stessi ceti popolari votano per il centrodestra?

Ma quello – argomenterebbe un candidato ‘Impresentabile’ – è un ‘suk’: insomma sono voti ‘conservati’, perché attivati con il meccanismo della ‘Impresentabilità’… Regola che, ne siamo certi, verrà applicata anche alle prossime elezioni europee.

Ma sì, come direbbero a Roma, se po’ fa: il renzismo insegna.

Vero è che, al PD di Renzi, in termini elettorali, il canone RAI nella bolletta dell’ENEL non ha portato molta fortuna. Ma, si sa, in Sicilia, nei quartieri popolari – e nessuno, dal 1994 in poi lo sa meglio degli esponenti di Forza Italia e, in generale, del centrodestra – i voti non si prendono con l’ideologia o con la filosofia: si prendono con altri modi, più concreti…

E allora avanti, sindaco Pogliese, proceda pure con la TARI ‘infilata’ nella bolletta ENEL. E pazienza se un bel po’ di ‘evasori’ resterà senza energia elettrica.

Lei ha una grande opportunità, sindaco Pogliese: cominciare da Catania a trasformare la Sicilia nella Grecia di oggi…

Magari arriverà prima di Nello Musumeci alla Regione, tanto della stessa ‘pasta’ politica siete: la grande destra, ora tassaiuola, di Catania!

Foto tratta dal corriereetneo.it

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