San Martino delle Scale: strade dissestate da venti anni e rifiuti/ Mattinale 114

27 luglio 2018

Chi vuole farsi un’idea di che cosa significhi politica d’accatto, inutile e pappona deve guardare le fotografie che accompagnano questo articolo. Dove si commenta da sé il degrado e lo scempio di Villaggio Montano, a San Martino delle Scale, frazione di Monreale. Che da piccola Svizzera è diventata una cloaca a cielo aperto

Chi vuole farsi subito un’idea di che cosa significhi politica d’accatto, inutile e pappona, guardi queste fotografie. Tra quintali di rifiuti non raccolti e strade dissestate prive di manutenzione da almeno 20 (VENTI!!) anni. Così si è consumato il degrado e lo scempio del Villaggio Montano di San Martino delle Scale, una delle località più caratteristiche dell’hinterland palermitano, 700 metri di altitudine, di pace, di frescura raggiungibili in meno mezz’ora dalla città.

La piccola Svizzera, era chiamata. Ora è una cloaca a cielo aperto. Perché? Perché San Martino delle Scale è una frazione del Comune di Monreale, i cui abitanti sono quasi tutti residenti a Palermo. Per loro le abitazioni di lì sono seconde case. Una pacchia per i miserabili politici monrealesi. Incassano da tutti la tassa sulle seconde case e sulla “raccolta dei rifiuti” e non hanno bisogno di fare nemmeno un comizio per cercarsi i voti di questi sfortunati.

A Piano Geli, un po’ giù più rispetto al Villaggio Montano, pochi giorni fa un disgraziato imbecille ha dato fuoco ad un materasso accatastato in un altro punto di raccolta di rifiuti mai raccolti, provocando un incendio che risalendo lungo la costa ha devastato il fianco della collina fin sotto il Castellaccio. Ci sono voluti i Canadair e ancora si vede il fumo. Migliaia di euro spesi.

Non oso pensare che cosa accadrebbe se un altro pazzo facesse la stessa cosa su al Villaggio Montano di san Martino delle Scale. E non ci pensano nemmeno il sindaco e la sua amministrazione. Un pugno di miserabili scrocconi e di incapaci.

Ci penseranno, eccome, quando per le loro colpevoli e criminose omissioni accadrà qualche disgrazia. Loro ci lavorano da anni perché accada. E un giorno accadrà. Inutile a quel punto cercare giustificazioni nella mancanza di fondi. Per le emergenze i soldi ci sono. Ci sono sempre. Nemmeno sono capaci di andarsi a cercare i soldi mansi.

Una grande potenziale ricchezza resta abbandonata a se stessa, perché nessuno di questi inetti è in grado di concepire un programma di valorizzazione e di fruizione collettiva dell’intero comprensorio. Dell’esistenza della possibilità di finanziamenti non ne sanno niente e non gli importa che sono disponibili annualmente finanziamenti diretti e indiretti dell’Unione Europea  (lo so, è un po’ distante da San Martino), quella che eroga milioni e milioni di euro per finanziare programmi di questo stesso tipo per zone molto ma molto meno affascinanti e dotate di questa.

Ma che scherziamo? A loro vanno bene le feste in Piazza Semeria. Per quelle i soldi si trovano sempre.

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