Cari grillini siciliani, sul bando del biologico bloccato serve la verità, non la demagogia!

14 luglio 2018

Da una forza politica di opposizione ci si attende la verità sui disastri amministrativi di una Regione (con tanto di individuazione dei responsabili), non la demagogia spicciola, come la richiesta che la Regione anticipi i fondi bloccati da AGEA. Ben sapendo che la Regione non ha a disposizione queste somme 

La Regione siciliana dovrebbe anticipare le somme che gli agricoltori siciliani che operano nel settore biologico non hanno ancora percepito. In pratica, l’amministrazione regionale si dovrebbe sostituire momentaneamente ad AGEA, l’Agenzia dello Stato che effettua i pagamenti in agricoltura.

Questa la proposta lanciata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao (Parlamento Europeo), Antonio Lombardo (Camera dei Deputati) e Valentina Palmeri (Ars) in una lettera al Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.

“La Regione – scrivono i parlamentari – riconosca le sue responsabilità e non lasci indietro gli agricoltori che si sono indebitati per convertire le loro aziende in biologiche, sicuri di aver vinto un bando. Oggi per via di un pasticcio tutto siciliano, le aziende rischiano di chiudere. Lei presidente Musumeci ha il dovere di tutelare questi produttori anticipando le somme in attesa che AGEA provveda all’erogazione”.

I parlamentari sottolineano la “necessità di sbloccare i pagamenti delle sei  mila aziende in graduatoria regionale per il contributo compensativo UE necessario per coprire i maggiori costi e i minori introiti derivanti dall’impiego di tecniche colturali biologiche”.

“Il presidente Musumeci – spiega Corrao – agisca da buon padre di famiglia e dia almeno il contributo della prima annualità. Per un pasticcio tutto regionale di chi ha scritto quel bando, selezionando le aziende con dei criteri che oggi AGEA contesta, deve assolutamente tutelare le imprese che producono, che si sono indebitate e che sono l’anello debole di una catena che non può subire tutto il peso dell’inefficienza dell’apparato burocratico. L’agricoltore ha creduto nelle istituzioni e le istituzioni adesso devono essere loro vicini”.

Intanto dopo un incontro ufficiale con l’ente pagatore AGEA, il deputato della Camera Antonio Lombardo chiede a Musumeci che venga “cristallizzata la graduatoria attuale. Quanto ha fatto la Regione infatti – spiega ancora Lombardo – non ha precedenti a livello nazionale. Infatti sono stati inseriti dei criteri che porterebbero AGEA ad aprire dei contenziosi con la Regione siciliana. Nelle more di risolvere questa impasse – conclude Lombardo – è necessario che Musumeci anticipi le somme agli agricoltori dal bilancio regionale”.

L’Assemblea regionale siciliana ha nel frattempo approvato la mozione della deputata Valentina Palmeri che impegna il governo regionale “ad attivare tutte le iniziative amministrative necessarie tra tutti gli Enti preposti – spiega la deputata Ars – affinché si determini che il pagamento del biologico, così come tutte le altre misure connesse alle superfici ed agli animali, a decorrere dalla campagna 2018 in corso, anche in forma di un primo congruo acconto anche del 70% ed entro l’annata agraria di riferimento. Oltre la mozione stiamo continuando a monitorare la situazione. Ho presentato una richiesta d’accesso agli atti per capire se gli ispettorati, riguardo le carenze relative ad anomalie riscontrate, abbiano avvisato nei tempi e nei modi previsti sia i produttori agricoli che gli Enti sindacali CAA che hanno curato la presentazione, e se i produttori e gli Enti CAA abbiano integrato quanto rilevato, risolvendo le anomalie”.

“È importante – conclude Valentina Palmeri – accelerare e facilitare una fase di confronto fra le parti”.

P.s.

Anche se apprezzabile, nella posizione assunta dai parlamentari del Movimento 5 Stelle manca qualche ‘pezzo’. Cosa? La spiegazione del perché, a un certo punto, il bando del biologico a valere sui fondi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) è stato bloccato. In questa storia ci sono precise responsabilità della burocrazia dell’assessorato regionale all’Agricoltura. 

I parlamentari grillini hanno approfondito il tema? Hanno accertato chi sono i responsabili? Hanno verificato se, per caso, chi ha combinato questo “pasticcio tutto siciliano” sia stato per caso ‘premiato’ dalla stessa amministrazione regionale per aver “raggiunto gli obiettivi”?

Da un’opposizione seria ci si attendono cose serie, soprattutto in agricoltura, settore economico della Sicilia martoriato dalla globalizzazione e da Governi regionali inefficienti.

Già è molto singolare che il Movimento 5 Stelle – sia a livello nazionale, sia a livello siciliano (della Sardegna non sappiamo) – non abbia proferito parola sull’incredibile vicenda della ‘privatizzazione’ grano duro Senatore Cappelli: e questo non fa certo onore ai grillini. 

Ora arriva questa lettera sul biologico, una sorta di ‘minestra arriquariata’, preparata senza minimamente intaccare i veri responsabili di tale vicenda. Una missiva ‘gesuitica’, fatta non per accertare la verità, ma per accaparrarsi la benevolenza di qualcuno, sapendo benissimo che la Regione siciliana non ha certo i soldi per anticipare questi fondi. 

Cari grillini siciliani, continuando di questo passo non farete molta strada!  

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