Navi cariche di grano: passi il silenzio di Musumeci. Ma grillini e leghisti che fanno?

11 luglio 2018

Non siamo stupiti del silenzio del Governo Musumeci sulle navi cariche di grano che arrivano in Sicilia. Siamo, invece, stupiti del silenzio dei grillini dell’Ars e, soprattutto, del silenzio e della totale assenza di provvedimenti da parte del Governo nazionale. Luigi Di Maio e a Matteo Salvini si sono convertiti al grano che arriva con le navi? E da quando?   

La notizia è di due giorni fa: l’ennesima nave carica di grano estero è arrivata in Sicilia – per la precisione nel porto di Pozzallo (COME VI ABBIAMO RACCONTATO QUI) – e non è successo nulla. Sono stati effettuati i controlli? A noi non risulta. Se il Governo regionale avesse disposto i controlli, inviando lì gli esperti del Corpo Forestale e dell’assessorato all’Agricoltura, non sarebbe mancato il solito comunicato stampa di Palazzo d’Orleans.

Ma la notizia che oggi vogliamo commentare non sono i mancati controlli sul grano che arriva con le navi da parte del Governo regionale: a questo, ormai, siamo abituati. Noi, oggi, vogliamo commentare il silenzio delle opposizioni in Assemblea regionale siciliana (parliamo dei venti parlamentari del Movimento 5 Stelle) e il silenzio del Governo nazionale di grillini e leghisti.

Questi signori non hanno nulla da dire? Per carità, i parlamentari del Movimento 5 Stelle a Sala d’Ercole sono intervenuti, nel recente passato, denunciando la presenza di queste navi. Non mancano le interrogazioni (di rito).

Ma una vera e propria battaglia politica dei grillini dell’Ars su un tema così delicato non c’è.

E’ così difficile, per i grillini siciliani, organizzare manifestazioni nei porti di Pozzallo, Catania, Palermo e Mazara del Vallo dove le navi cariche di grano estero di dubbia provenienza continuano ad arrivare?

E’ bene dire ai siciliani come stanno le cose: se il grano delle navi continua d arrivare in Sicilia è perché i molini o altri soggetti lo acquistano: perché il grano, prima di essere stipato in una nave (con tanto di trattamenti chimici, perché senza trattamenti non reggerebbe a una o due settimane di navigazione), viene acquistato.

E se arriva in Sicilia è perché qualcuno – in Sicilia – l’acquista. E lo distribuisce sotto forma di derivati. 

Se ne deduce che i derivati del grano che finiscono sulle nostre tavole – a cominciare dal pane e dalle pizze (sulla pasta vogliamo sperare che il fenomeno sia più contenuto, soprattutto per le produzioni artigianali della nostra Isola), sono prodotti, in parte (forse in buona parte) con il grano non siciliano.

Ci piove, su questo? A nostro modesto avviso, no. Ma questo, a quanto pare, non interessa i grillini dell’Assemblea regionale siciliana, forse al lavoro per preparare l’inciucio sui rifiuti con il Governo di Nello Musumeci.

Ma ancora più grave, a nostro modesto avviso, è l’atteggiamento del Governo nazionale di grillini e leghisti, che su questa e su altre questioni che riguardano la salute delle persone (e i grandi affari dei grandi affaristi, al di là di qualche dichiarazione di rito) è, di fatto, latitante.

Ricordiamo che il CETA – l’accordo criminale tra UE e Canada – è in vigore. Applicazione temporanea voluta dall’Unione Europea in attesa che i 27 Stati ratifichino l’accordo (nei Paesi civili gli accordi prima si ratificano e poi si mettono in atto, nell’Unione Europea ‘democratica’ si applicano senza ratifica!).

Il Ministro delle Risorse agricole, Gian Marco Centinaio, subito dopo il suo insediamento, ha contestato il CETA. Ma, da allora, alle parole non sono seguiti i fatti. Il Ministro ha detto di essere contrario. Ma pur avendo, in Parlamento, la maggioranza, non c’è ancora un atto formare di grillini e legisti per bloccare il CETA. Solo chiacchiere.

Ancora più grave l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle e della Lega sulle navi cariche di grano duro che arrivano al Sud e, in particolare, in Puglia e in Sicilia.

In Sicilia non c’è alcun controllo. Ci dicono che, da gennaio ad oggi, nella nostra Isola le navi che hanno scaricato grano duro sono state quattro o cinque. Noi non ci crediamo. Ci risulta, ad esempio, che negli ultimi venti giorni il Catanese sia stato ‘arricchito’, nel silenzio generale, di grano duro estero: ma nessuno ne ha parlato.

Per non parlare della nave arrivata a Pozzallo due giorni fa dalla Croazia.

Per non parlare della Puglia, dove arrivano, ogni mese, da quattro a sei navi cariche di grano duro da mezzo mondo, nel silenzio generale.

Ora, lasciamo perdere i leghisti che nel Mezzogiorno non hanno un grande seguito popolare. Ma non è il caso dei grillini, che nel Sud hanno stravinto le elezioni politiche dello scorso 4 marzo.

Signori grillini eletti a Montecitorio e a Palazzo Madama: come mai, dal 4 marzo ad oggi, non avete nemmeno sfiorato il discorso delle navi cariche di grano che arrivano in Puglia e in Sicilia?

Come mai, da quando siete al Governo, su questa vicenda spinosa, mantenete il silenzio? 

Che è successo?

Avete perso la parola?

Egregi Ministri Matteo Salvini e Danilo Toninelli: battaglia dura contro chi specula sul trasporto di esseri umani dall’Africa all’Europa (facendo pagare un prezzo molto alto ai disgraziati stipati nelle navi) e silenzio assordante sulle navi cariche di grano che continuano ad arrivare in Italia?

Non c’è qualcosa che non funziona, anche rispetto agli impegni che avete assunto con gli elettori?

 

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