Formazione: l’emendamento che tutela i lavoratori disoccupati è una presa in giro

17 giugno 2018

Nell’emendamento non c’è alcun impegno stringente a tutela dei lavoratori disoccupati, ma solo formule linguistiche ambigue che consentiranno ai titolari degli enti che, in due ore, si sono accaparrati oltre 100 milioni di euro, di fare quello che vogliono. Basta pensare alla parola “priorità” che annuncia un nuovo imbroglio in danno dei tanti lavoratori già danneggiati dai precedenti due Governi regionali. Ancora buon giorno e buona domenica a tutti!

Leggiamo in rete proclami roboanti dell’assessore alla Formazione professionale della Sicilia, Professore Onorevole Roberto Lagalla in merito alla tutela dei lavoratori storici, a seguito dell’approvazione, presso la quinta Commissione legislativa del Parlamento dell’Isola, di un emendamento fortemente voluto dal Presidente della Regione, Nello Musumeci.

Quindi è tutto a posto? Finalmente i lavoratori e gli (ex) lavoratori storici della Formazione professionale siciliana saranno tutelati grazie agli strenui sforzi dei parlamentari dell’Ars e dello stesso Presidente Musumeci?

Purtroppo non è e non sarà così e affermando la nostra tesi sul modo di operare di questo Governo cercheremo di spiegare per quale motivo siamo davanti all’ennesima presa per i fondelli.

Il testo “fantastico” dell’emendamento che, sicuramente, non tutela i lavoratori era già lacunoso e redatto nel più bieco politichese perché, come al solito, permette agli imprenditori senza portafoglio di continuare ad ignorare la normativa che “dovrebbe” governare il settore.

Infatti, nell’emendamento viene indicata la priorità all’impiego del personale iscritto all’Albo. Siamo, ancora una volta, davanti ad un ossimoro, visto che la priorità avverrà nel rispetto dell’organizzazione dell’Ente gestore e facendo riferimento non all’Albo di cui all’art. 14 della legge regionale n. 24 del 1976, ma all’elenco gruyère di cui al DDG 5586 del 23/09/2016 dove, ancora oggi, può iscriversi chiunque!

E le tutele per i lavoratori inseriti entro il 31/12/2008 a cui espressamente fa ed ha fatto riferimento l’esimio Onorevole Professore Roberto Lagalla?Ancora una volta siamo davanti all’ennesima presa per i fondelli.

Ma la cosa che dovrebbe far riflettere i nostri attenti lettori è l’espunto della revoca dell’accreditamento per gli organismi che non si atterranno a questo emendamento che intenderebbe salvaguardare gli operatori del comparto. Infatti, analizzando le disposizioni per l’accreditamento degli organismi formativi operanti nel sistema della Formazione professionale siciliana (D.P. 1 ottobre 2015, n. 25), all’articolo 15 comma 3 lettera q) viene espressamente prevista la revoca dell’accreditamento nel caso di violazione delle disposizioni contenute nel decreto di aggiornamento dell’Albo regionale del personale docente e non docente dei corsi di Formazione assunto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008 di cui al decreto
del dirigente generale del Dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale.

Non si comprende pertanto l’oscura motivazione che comporterebbe soltanto la sospensione e non la revoca diretta per gli Enti gestori che “eventualmente” non rispetterebbero questo “rigidissimo” emendamento.

In ultimo, tre domande.

Prima domanda: l’amministrazione regionale non conosce le normative che promulga?

Seconda domanda: è vero o no che, nell’ottica del “volemose tanto bene”, gli interessi forti degli imprenditori senza portafoglio devono stare al primo posto?

Terza domanda: dopo quello che abbiamo visto – con gli enti che, all’insegna della ‘trasparenza’ e della ‘correttezza’, in due ore (altro che quindici venti giorni!) si sono accaparrati oltre 100 milioni di euro – dobbiamo veramente pensare che gli stessi enti assumeranno i disoccupati?

Una cosa sola è certa. Assisteremo, sempre se questo Bando a Catalogo dovesse mai vedere la luce, agli ennesimi reclutamenti farlocchi da parte degli organismi che sono riusciti in due ore ad assicurarsi le risorse, magari applicando nuovi requisiti richiesti, riguardanti l’altezza, il colore degli occhi e dei capelli del personale selezionato…

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