Musumeci & Miccichè: abbiamo vinto. Sì, la vittoria dei falliti

12 giugno 2018

“Abbiamo vinto”, dicono il Presidente della Regione, Nello Musumeci, e il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. Ma cosa hanno vinto? Le elezioni nei Comuni che, ormai, vanno avanti appioppando tasse ai cittadini siciliani che cominciano a non pagare più? Ma cosa avete vinto, Presidente Musumeci, se presiede una barca – la Regione – che sta affondando? 

Hanno vinto di qua, hanno vinto di là. Dopo la ‘campagna-acquisti’ delle elezioni regionali – elezioni irregolari, salvati da un cavillo grazie al quale i giudici amministrativi non sono entrati nel merito di un ricorso – i protagonisti del centrodestra siciliano hanno ‘pilotato’ una seconda campagna-acquisti anche alle elezioni comunali di domenica scorsa.

Solita sarabanda di promesse che non verranno mantenute, soliti “impresentabili” in giro a chiedere voti e soliti elettori siciliani che, nella disperazione sempre più nera di una Sicilia con l’economia sempre più a picco, si affidano ai soliti politici che, a parole, maledicono, ma che nel segreto dell’urna votano (magari con qualche ‘spintarella’ vecchia maniera nei quartieri popolari…).

Così i Comuni di Catania, Messina e Siracusa sono di centrodestra.

Catania non è una novità. E’ una città di destra, da sempre. Dalla metà degli anni ’80 in poi fatto tre o quattro eccezioni per Enzo Bianco, poi sempre moderati.

I catanesi hanno il senso della giustizia innato. Sono stati Bianco e Umberto Scapagnini a sfasciare i conti del Comune. Ed è stato lo stesso Bianco a gestire, nei cinque anni passati, lo sfascio economico e finanziario del Comune che lui aveva contribuito a creare. Ora toccherà a un esponente del centrodestra – il nuovo sindaco Salvo Pogliese – gestire il fallimento del Comune.

Secondo voi hanno spiegato ai catanesi che, nei prossimi tre-quattro anni, saranno i cittadini più tassati del mondo? Elenchiamo quello che dovranno pagare.

In primo luogo, il costo del default del Comune. Perché quando un Comune va in default – e il Comune di Catania è in default – sono i cittadini a pagare con un aumento della pressione fiscale comunale.

Poi dovranno pagare, in quota parte, il ‘buco’ di circa 2 miliardi di euro provocato dagli ATO rifiuti.

In terza battuta dovranno pagare, per almeno due anni, il costo del trasporto dei rifiuti di Catania, visto che le discariche sono sature.

Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, che è catanese, spera che il Governo nazionale tiri fuori una parte dei soldi. Per questo, nei giorni scorsi, è andato all’incontro con il Ministro Matteo Salvini. 

Il Governo della Lega ‘caccerà’ un po’ di soldi per Catania? A giudicare da quello che ha scritto ieri il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, nutriamo qualche dubbio. Con la sua consueta ‘intelligenza’ Miccichè ha scritto:

“Gli iettatori erano già pronti a scommettere che la barca sarebbe affondata e invece si ritrovano davanti l’Amerigo Vespucci. Forza Italia in Sicilia resta il baricentro dell’intera coalizione e grazie ai suoi numeri consegna le chiavi di alcuni dei municipi siciliani più importanti al centrodestra”.

E fino a qua, l’autocelebrazione tutto sommato è corretta. Poi, però, esce fuori dal seminato:

“Se il partito del Presidente Musumeci avesse organicamente fatto parte della coalizione avremmo ottenuto anche qualcosa in più. Indicativo, infine, il dato complessivo dei partiti dell’alleanza di Governo nazionale: un misero 10%. La sola Lega il 2%”.

La Lega di Salvini non conta niente, dice Miccichè alla forza di Governo che dovrebbe salvare i conti della Regione e il Comune di Catania, facendo ‘ingoiare’ ai grillini gli ‘assegni’ che Roma dovrebbe staccare per tenere in piedi il Governo regionale di Musumeci e il Comune di Pogliese.

Invece Musumeci, sguardo aquilino-proteiforme, pensa alla ‘cassa’:

“Il voto di domenica in Sicilia premia la coalizione del governo regionale. Il centrodestra unito vince senza troppa difficoltà in grossi e piccoli centri, da Catania a Ventimiglia, andando quasi ovunque al ballottaggio con i propri candidati a sindaco”.

Poi il passaggio sui piccioli romani:

“Serve adesso un sereno confronto al di là dello Stretto per tentare di definire una strategia unitaria del centrodestra nei confronti del governo centrale”.

Miccichè, seduto nel suo ‘fortino’ di presidente dell’Ars, con il bilancio a parte che nessuno può toccare, si prende gioco ella Lega di Salvini. E li prende pure in giro: “Siete al 2 per cento”.

Musumeci guida una Regione fallita che ha preso in giro i lavoratori della Formazione, i forestali, gli ex sportellisti, i dipendenti delle società regionali (sta per chiudere anche Sicilia digitale, un ‘carrozzone’ informatico che nessuno ha mai capito a cosa sia servito), le ex Province e gli stessi Comuni (nessuno dice che, a metà giugno, i Comuni siciliani non hanno ancora ricevuto il primo acconto del Fondo regionale delle Autonomie).

Hanno vinto, sì: ma cosa hanno vinto ‘sti signori del centrodestra siculo? Forse ha vinto Miccichè, quello che non poteva campare con 4 mila euro al mese di vitalizio e che ora si gode la bella indennità di presidente dell’Ars con la quale si campa bene, tra sfizi e vizi.

L’unica cosa che interessa Miccichè e il suo fido vice presidente della Regione, Gaetano Armao è il Centro direzionale della Regione da realizzare a Palermo. Magari dalle parti dell’ex Ente minerario siciliano, tra progettazione e lavori che si annunciano miliardari. Un Centro direzionale che non servirà a nulla, a parte gli affari di chi lo progetterà e lo realizzerà.

Qualche problema in più invece per Musumeci, impegnatissimo a trasformare la Regione siciliana da soggetto che forniva i servizi ai siciliani in soggetto che deve mettere le mani nelle tasche dei siciliani. Del resto, che deve fare una Regione fallita, con il default non dichiarato, con una Finanziaria piena di entrate gonfiate e, in parte, fittizie?

E il Governo nazionale dovrebbe dare i soldi al Governo Musumeci? Salvini si dovrebbe mettere a disposizione di chi lo prende in giro dicendo che la Lega, in Sicilia, è un partito del 2%? Ma pensano davvero Miccichè e Musumeci che Salvini sia così stupido?

Avete vinto, Presidente Musumeci e onorevole Miccichè? Ma cosa avete vinto? Vi sfiora l’idea che gestirete le macerie?

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