Formazione professionale, pubblicato il Bando a Catalogo (Avviso 2 del 2018)

31 maggio 2018

Pubblicato sul sito del Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione professionale della Regione siciliana il Catalogo dell’offerta formativa relativa alla prima fase dell’Avviso 2 del 2018. Saranno gli allievi a scegliere il corso e l’ente di formazione. E le assunzioni? 

È stato appena​ pubblicato​,​ su​l sito​ del Dipartimento dell’Istruzione e della Formazione professionale della Regione siciliana (QUI)​ e domani anche sulla piattaforma ​il Catalogo dell’offerta formativa relativa alla prima fase di sperimentazione dell’Avviso 2/2018, che mette a bando 125 milioni di euro.

La piattaforma ​prevede ​inizialmente ​la sola consultazione dei percorsi formativi proposti dagli enti accreditati, ai quali il candidato potrà pre-iscriversi a partire dalle ore 12.00 di mercoledì 6 giugno.

“La pubblicazione del Catalogo dà il via ad una nuova fase, è un passo importante che rovescia completamente il vecchio sistema, perché questa volta è l’allievo a scegliere il corso e l’ente di formazione presso cui svolgerlo – l’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla -. Tengo a precisare che non si tratta di un click day, la prenotazione delle risorse sarà perfezionata in attuazione di un iter graduale, che si volgerà attraverso un arco temporale estendibile in funzione delle effettive richieste da parte dell’utenza”.

Insomma, niente stress.

“Abbiamo messo in campo tutte le risorse possibili – aggiunge l’assessore – portando avanti un incredibile lavoro di squadra che ci ha permesso di avviare, in tempi brevissimi, un sistema innovativo e con l’ambizione di rilanciare, rinnovandola, la formazione professionale in Sicilia. Tutto questo è stato possibile anche grazie al costante e proficuo dialogo con i datoriali, le parti sociali e con il partenariato economico-sociale”.

Saranno circa 19.000 gli allievi finanziabili, che potranno scegliere fra 4.617 percorsi formativi, relativi a 141 profili professionali proposti da 383 enti di formazione.

“Siamo consapevoli che le attese sono tante, perché stiamo rimettendo in piedi un sistema immobile da troppo tempo, ma riteniamo che la sperimentazione di questo modello possa permetterci di ottenere una buona ricaduta in termini occupazionali, offrendo ai giovani nuove e migliori prospettive professionali, oltre che un primo riassorbimento del personale della formazione”.

Questo prima fase procedurale darà la possibilità di visionare attentamente l’offerta, attraverso un format di facile consultazione che permette di scorrere il catalogo selezionando la città, la provincia, l’ente presso cui svolgerlo, l’area d’interesse o il profilo professionale.

Dal 6 giugno, invece, si potranno registrare le proprie generalità e procedere alla candidatura per un massimo di cinque percorsi formativi. Questo consentirà all’allievo di partecipare al processo di selezione, per poi iscriversi ad uno solo fra i corsi prescelti.

Ciascun percorso prevede una formazione teorica, lo stage in azienda e sono articolati in moduli tecnico-professionali e di apprendimento di base sull’informatica, le lingue straniere e la sicurezza sul lavoro.

Completata la procedura informatica, come spiegato nelle FAQ, i corsisti dovranno a recarsi presso gli enti di formazione per perfezionare la pre-iscrizione. Questi ultimi, dopo aver verificato il possesso dei requisiti del candidato, dovranno caricare nel sistema la domanda sottoscritta dal partecipante e avranno 15 giorni di tempo per farlo. Al raggiungimento della soglia minima di 15 candidati – 8 nei percorsi per persone in esecuzione penale – gli enti di formazione potranno richiedere la prenotazione di una riserva di risorse per l’erogazione della prima edizione del corso.

La Regione siciliana prenoterà quindi, accantonandolo, per ciascun ente di formazione un budget di risorse dedicato. Gli operatori che avranno acquisito una quantità di iscrizioni superiore ai 15 allievi per classe, potranno richiedere la riserva di risorse aggiuntive per realizzare ulteriori edizioni dei corsi, mentre quelli che non avranno raggiunto il numero minimo di iscritti potranno prorogare il periodo di candidatura, per raccogliere ulteriori adesioni.

Resta da capire cosa succederà con le assunzioni: verranno assunti i lavoratori disoccupati o ci saranno nuove assunzioni?

Vi informeremo.

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