Il professore Carlo Cottarelli, quello che dice che la sanità pubblica italiana ormai ai minimi termini è ancora “aggredibile”

28 maggio 2018

Vi presentiamo un lato ‘inedito’ di Carlo Cottarelli, il professore del Fondo Monetario Internazionale al quale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato l’incarico di formare il nuovo Governo. Un uomo di ‘sinistra’, Cottarelli, soprattutto per la visione che ha della già sbrindellata sanità pubblica italiana…    

Questa non è la biografia del professore Carlo Cottarelli. Altri – molto più bravi di noi – soprattutto nelle file della ‘sinistra’ o presunta tale, stanno già celebrando le sue ‘gesta’. Noi vogliamo solo regalare ai nostri lettori una piccola ‘chicca’ che abbiamo trovato leggendo il quindicesimo ‘Rapporto annuale’ su Ospedali e Salute.

A un certo punto abbiamo incontrato il nome del professore Cottarelli. Interpellato su dove effettuale altri tagli sulla spesa pubblica italiana, Cottarelli sostiene che la spesa sanitaria del nostro Paese è “aggredibile”.

La cosa ci ha lasciato di stucco perché, seguendo l’evoluzione della spesa sanitaria italiana degli ultimi anni, non abbiamo notato soltanto una riduzione dei fondi impiegati dallo Stato nella sanità pubblica, ma abbiamo anche verificato lo stato, quasi ‘comatoso’, di molti ospedali pubblici del nostro Paese.

Su quello che succede negli ospedali pubblici italiani in generale, valgono i tanti servizi televisivi e gli articoli di giornali degli ultimi anni. E se prima le disfunzioni erano quasi tutte al Sud, adesso anche gli ospedali pubblici del Centro Nord Italia cominciano a perdere colpi.

Sulla Sicilia – ovvero sugli ospedali pubblici siciliani – sappiamo quello che succede, soprattutto nei Pronto Soccorso, per via di giornali e tv che, sempre più spesso, segnalano disastri.

In questo ‘Rapporto 2017’ è spiegato il perché c’è la ressa nei Pronto Soccorso. Tantissimi cittadini italiani prenotano una visita nelle strutture pubbliche, ma quando si accorgono che dovranno attendere mesi prima di essere visitati, si catapultano nei Pronto Soccorso: tanto lì, prima o poi, li visiteranno: e la visita per la quale avrebbero dovuto aspettare mesi, la fanno in pochi giorni.

Questo ragionamento ormai è tipico di tantissime persone. Quando abbiamo letto che il professore Cottarelli vorrebbe “aggredire” la spesa sanitaria ci siamo chiesti: ma cosa deve aggredire se ormai la mancanza di posti letto negli ospedali pubblici è cronica e se i Pronto Soccorso sono in grandissimo affanno?

(In Sicilia, per la cronaca, la situazione nei Pronto Soccorso è ancora più grave perché manca la cosiddetta Medicina del territorio: strutture sanitarie intermedie che dovrebbero ridurre la presenza di pazienti nei Pronto Soccorso: da qui una situazione ancora più caotica rispetto al resto d’Italia).

Così assistiamo a un paradosso: al Governo nazionale grillini-leghisti, che avrebbe voluto erogare fondi pubblici agli ospedali pubblici, su iniziativa del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è sostituito un personaggio – il professore Cottarelli, lo ‘studioso’ del Fondo Monetario Internazionale che considera l’ormai sbrindellata sanità pubblica italiana “aggredibile”…

Cose che capitano, soprattutto quando la politica diventa ostaggio della Finanza.

Il tutto con la ‘sinistra’, o presunta tale, che si è detta pronta a sostenere il Governo Cottarelli!

E vi abbiamo detto tutto…

P.s.

Preveniamo gli ‘scienziati’ che diranno: che c’entra, il professore Carlo Cottarelli non toccherebbe gli ospedali pubblici, ma altri settori: magari le forniture e la spesa farmaceutica. Certo, è quello che leggiamo e sentiamo dire dal 2009… 

   

 

 

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