Formazione: il ‘mistero del Fondo di garanzia: i soldi ci sono o no?

23 maggio 2018

Il Fondo di garanzia dal Bilancio della Regione. I giochi di prestigio dello IAL CISL, IAL SICILIA e di tanti altri enti della Formazione professionale della Sicilia. L’emendamento a tutela dei lavoratori presentato in commissione Lavoro all’Ars. La “discrezionalità” delle assunzioni. La Sindrome di Nicodemo di CGIL-CISL-UIL

da Costantino Guzzo
responsabile Unione Sindacale di Base (USB) Formazione della Sicilia
riceviamo e pubblichiamo

USB Il Fondo di Garanzia dal Bilancio della Regione, I giochi di prestigio dello IAL CISL, IAL SICILIA e di tanti altri; l’emendamento, la “discrezionalità” delle assunzioni, la Sindrome di Nicodemo, della CGIL-CISL-UIL

Come direbbe Giucas Casella: “Sono Giucas Casella, gran figlio di Paragnosta ”… Dal greco parà, vicino e gnosis, conoscenza, cognizione.

Utilizzando un vecchio adagio siciliano: Conzala comu voi, sempri cucuzza è…

Dopo il sit-in dello scorso 3 maggio, che vedeva una rappresentanza anche dell’associazione “Irriducibili della Formazione professionale”, dopo aver richiesto formalmente (anche per i mezzi formali), di incontrare il Presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo diversi tira e molla, una delegazione dell’USB ha avuto modo di interloquire con l’assessore all’Istruzione e Formazione della Regione siciliana, onorevole professore Roberto Lagalla, e con un collaboratore dell’assessore al Lavoro, Mariella Ippolito. Quest’ultima con un sorriso sornione intratteneva, salutando gli operatori dal balcone, come a voler dire: “State Sereni”, di renziana memoria.

Il Presidente Musumeci era intento a sgattaiolare dall’uscita secondaria, per legittimi impegni istituzionali, improcrastinabili, di assoluta urgenza (così è stato riferito) da non poter interloquire neanche qualche minuto con una delegazione di lavoratori della Formazione professionale siciliana che, in modo civile e composto, chiedeva da ore… sotto una pioggia primaverile, soltanto qualche minuto, per avere contezza della situazione (emergenza sociale senza precedenti con famiglie e bambini coinvolti); atteggiamento in linea con il garbo istituzionale e il savoire faire rivolto (dopo la campagna elettorale regionale), alla categoria degli operatori della Formazione.

L’assessore Lagalla, alle domande incalzanti del Responsabile provinciale della nostra organizzazione USB Palermo, Marco Cucuzza, relative al Fondo di garanzia, asseriva che al capitolo di bilancio: “non è presente un euro”. Dalla Documentazione in possesso della nostra organizzazione sindacale, ottenuta dall’accesso agli atti, degli uffici a cui sovrintende l’assessore (a lui è stata consegnata copia e siamo in attesa di risposta), risulta tutt’altro, senza alcun tema di smentita, a meno che trattasi di “Finanza Creativa”.

Sul caso IAL CISL, IAL Sicilia, la nostra organizzazione sindacale ha visionato degli atti in cui si evince una gravissima anomalia: lo IAL, oltre a ricevere DOPPI finanziamenti (99 milioni di euro in 3 anni) non ha pagato retribuzioni, contributi, TFR; ciò che si evince è che lo IAL, oltre a ricevere i fondi dell’Avviso 20, ha posto contestualmente il personale in “cassa integrazione”.

Abbiamo più volte ribadito che alcuni Enti, nel momento in cui mettevano il personale in cassa integrazione, procedevano a nuove assunzioni.

L’art. 1 della Legge regionale 24/76, lett. F attribuisce all’assessorato al Lavoro e ai sui organi periferici di provvedere “alla vigilanza tecnico – didattica ed amministrativa – contabile sulle attività di formazione professionale”. Occorre quindi distinguere il ruolo dell’assessorato al Lavoro da quello del Dirigente Generale.

La Gestione delle risorse del fondo di Garanzia è esclusiva competenza dell’assessore all’Istruzione e Formazione professionale, contestualmente per dei lavoratori l’assessorato ritiene di dover richiedere un fumoso parere all’Avvocatura dello Stato, per dirimere ciò che l’assessorato regionale al Lavoro ha determinato e l’assessorato Istruzione e Formazione professionale stenta a recepire l’applicazione del quadro normativo vigente e del CCNL recepito con delibera di Giunta regionale.

Di più: dagli elementi in nostro possesso emerge, come affermato in un precedente articolo, che vi erano le risorse per consentire nell’anno 2011/2012 l’attivazione delle procedure di mobilità per gli ex lavoratori del CEFOP (Regolarmente assunti entro il 31/12/2008).

Ricordiamo che nell’anno 2011 la Regione siciliana dispone un piano formativo da 12 milioni di euro di spesa complessiva per il CEFOP ma, anziché deliberare la ripresa occupazionale dei circa 1.000 lavoratori impiegati nel centro di formazione, anche attraverso l’attivazione delle procedure di mobilità, fu disposto il ricorso all’istituto della “cassa integrazione”, per il CEFOP Onlus, ente senza scopo di lucro istituito nell’anno 1978 (giusto per restare in tema di “finanza Creativa”), successivamente concessa dalla Regione e con termine di validità al 30 giugno 2012 (QUI TROVATE I PARTICOLARI DI QUESTA VICENDA).

Ora presso la commissione Lavoro del Parlamento siciliano per l’emendamento che prevede la tutela dei lavoratori della Formazione l’USB ha ribadito la salvaguardia di tutti gli operatori assunti a tempo indeterminato entro il 31 Dicembre 2008: assunzioni, ricordiamo, effettuate dall’ente e ratificate al competente assessorato nei limiti del finanziamento decretato. A questi lavoratori andavano estese le garanzie normative e contrattuali previste dal quadro normativo in vigore.

CGIL-CISL-UIL sembrano orientate alla chiusura al 31/12/2008 (ma risulta che siano stati tra i principali fautori di assunzioni indiscriminate, passaggi diretti e immediati, in spregio a qualsiasi normativa di riferimento ed hanno a più riprese sottoscritto accordi fantasiosi e creativi, Cigd, sospensioni, contratti di solidarietà e chi più ne ha ne metta), una sorta di “Sindrome di Nicodemo”, tra datoriali, burocrazia e “lavoratori” che rappresentano.

I Datoriali, in rappresentanza ricordiamo anche di enti di formazione professionale che non potevano essere ammessi per caratteristiche e statuti sociali neanche all’Avviso 20 (Società di capitali e affini), rimarcano la “discrezionalita’”, ovvero di voler attingere anche dall’esterno: cosa, questa, che noi riteniamo sia fattibile ESCLUSIVAMENTE A PROPRIE SPESE.

Appare pacifico rammentare, in primis, che tutte le assunzioni effettuate DOPO il 31 Dicembre 2008 (a carico degli enti e non della finanza pubblica) possono essere contenute in un elenco ad esaurimento (cosa diversa dall’Albo istituito ai sensi della l.r.24/76), di certo non possono (com’è avvenuto) usufruire di alcun tipo di garanzia normativa e contrattuale, venendo a mancare le caratteristiche all’uopo previste. Tema, questo, che abbiamo già illustrato (COME SI PUO’ LEGGERE QUI).

Delle gravissime anomalie riscontrate sulla gestione del fondo di garanzia, sulla scorta delle procedure adottate dagli enti di formazione, dalle relative sigle sindacali e dagli uffici periferici del dipartimento Lavoro della Regione, ovvero dallo stesso assessorato al Lavoro di concerto con l’assessorato Istruzione e Formazione (che gestisce il fondo di garanzia) l’USB chiederà piena contezza nei modi e forme previste dalla Legge.

Foto tratta da ilfattonisseno

 

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