Cari grillini, l’avete capito che Musumeci è un presidente abusivo? Perché tacete?

11 aprile 2018

Passi che il Movimento 5 Stelle, subito dopo le elezioni regionali siciliane, non abbia voluto presentare il ricorso. Comprensibile: con venti deputati all’Ars non è facile andare a casa. Ma il silenzio su un ricorso respinto senza che i giudici siano entrati nel merito, beh, questo è troppo! Signori del Movimento 5 Stelle: ci avete deluso!    

Lo confessiamo: il Movimento 5 Stelle è una delusione. Una grande delusione. Perché su un fatto grave come un ricorso contro l’elezione di un presidente della Regione respinto con un cavillo non si può tacere. Per giunta in una Regione come la Sicilia! Succede un fatto gravissimo e voi, cari grillini, tacete? Che senso ha?

Chi legge il nostro blog sa come sono andati i fatti. Qualche giorno fa il TAR Sicilia ha respinto il ricorso presentato dal titolare di questo blog sulle elezioni regionali siciliane del novembre dello scorso anno. I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale non sono entrati nel merito.

Hanno detto che il ricorso è stato presentato con un giorno di ritardo (ma guarda che combinazione!). E perché chi l’ha presentato non ha dimostrato di essere un cittadino-elettore! (COME POTETE LEGGERE QUI).

Ma il tema, oggi, non è questo. Noi sapevamo sin dall’inizio che, in un modo o nell’altro, il potere avrebbe trovato la scusa per ‘inchiummare’ questo ricorso. Cosa avrebbero potuto dire i giudici del TAR Sicilia se fossero entrati nel merito? Indovina indovinello…

Ricordiamo che la lista del titolare di questo blog, alle elezioni regionali del novembre dello scorso anno, è stata esclusa per la mancanza di un paio di timbri di congiunzione.

Non solo. A un rappresentante della lista, ad Agrigento, è stato impedito di accedere a documenti molto importanti.

Alla lista nella quale era candidato alla presidenza della Regione il titolare di questo blog hanno applicato una legge che era stata superata da vari pronunciamenti del Consiglio di Stato. Cosa che capitano…

Nonostante ciò, abbiamo scoperto cosa incredibili che il 5 gennaio di quest’anno abbiamo raccontato nel corso di una conferenza stampa.

Proprio sulla base di queste irregolarità riscontrate è stato presentato il ricorso. Che è stato respinto senza che i giudici siano entrati nel merito.

Abbiamo ‘sgamato’ che un candidato nel collegio di Agrigento aveva presentato in modo irregolare la propria candidatura. E siccome tale candidato faceva parte del listino dell’allora candidato alla presidenza della Regione – oggi presidente della Regione – Nello Musumeci, anche il listino di Musumeci, a cascata, era irregolare.

Che fare davanti a un fatto così grave? Nella Bibbia Davide abbatte Golia. A Palermo non ci sono ‘sti prezzi…

Ribadiamo: noi continueremo a lottare: un esito del genere era messo nel conto. Quello che ci lascia amareggiati, molto amareggiati, è l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle.

Attenzione: abbiamo cercato di coinvolgere in questo ricorso i grillini. Ci sono stati abboccamenti, dialoghi a distanza e ravvicinati. Alla fine i grillini siciliani hanno deciso di non procedere nel ricorso contro l’elezione di Musumeci.

Hanno conquistato venti poltrone all’Ars e gli sta bene così. Punto.

Del resto, non hanno partecipato alle elezioni regionali siciliane per vincerle. I ‘capi’ del Movimento – che sono tutt’altro che ingenui – sapevano che la Regione siciliana è fallita e che, per loro, Palazzo d’Orleans sarebbe stata una trappola mortale.

Ma questa tesi andava bene a dicembre. Anche a dicembre, quando abbiamo capito che i grillini non ne volevano sapere di presentare il ricorso, siamo rimasti delusi.

Il ricorso, se esaminato, presenta due possibilità: decadenza del presidente della Regione e di tutta l’Assemblea regionale siciliana; decadenza del solo presidente Musumeci, che potrebbe essere sostituito dal secondo arrivato, cioè da Giancarlo Cancelleri.

Ma forse questa seconda possibilità – non abbiamo altre spiegazioni – atterriva Cancelleri: forse il solo pensiero di andarsi ad occupare del disastro-rifiuti, del Bilancio regionale ‘svuotato’ dai ‘Patti scellerati’ Renzi-Crocetta, del grano duro siciliano massacrato dalla speculazione, dell’agricoltura che affonda, dei Centri commerciali serviti dai Tram che vendono prodotti non siciliani eccetera eccetera spaventava i grillini siciliani.

Per carità: se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare: noi capiamo tutto.

Ma tacere di fronte a un ricorso che viene respinto perché è stato presentato con un giorno di ritardo e perché chi l’ha presentato non ha dimostrato di essere un cittadini-elettore, beh, questo no: il silenzio è inaccettabile!

Il Movimento 5 Stelle ha tanti volti. La base di questo Movimento è sana. Man mano che si sale dalla base verso il vertice, però, cominciano i problemi.

A Palermo abbiamo appurato che, in Consiglio comunale, da parte di alcuni soggetti, non c’è tutta questa grande voglia di fare opposizione alla Giunta di Leoluca Orlando. Anzi.

Ci sono consiglieri comunali grillini che fanno opposizione. Ma su un fatto politico e amministrativo centrale – la TARI, la Tassa sull’immondizia che a Palermo, in queste ore, non si raccoglie – sono andati in scena tentennamenti incredibili (COME POTETE LEGGERE QUI).

Alla Regione Cancelleri e compagni stavano per andarsi a sedere al tavolo con Don Rodrigo (COME POTETE LEGGERE QUI).

A livello nazionale ci sono le acrobazie di Luigi Di Maio (COME POTETE LEGGERE QUI): ma anche se queste sono giustificate dalla tattica non possiamo non ricordare l’espulsione dalle liste, in occasione delle elezioni politiche, di candidati: espulsioni che non sono state accompagnate da spiegazioni plausibili.

Ora i silenzi su un ricorso respinto i malo modo. Troppe coincidenze. E una grande, grandissima delusione.

Foto tratta da cataniatoday

 

 

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