Cosimo Gioia e il grano che arriva con le navi: “Cosa ci hanno fatto mangiare in questi anni?”

21 marzo 2018

Domanda legittima alla luce della nave con 5 mila tonnellate di grano duro pieno di muffe sequestrato. Quante navi cariche di grano sono arrivate in questi anni in Sicilia e nel resto d’Italia senza che nessuno ne abbia controllato lo stato sanitario? Una chiacchierata con Cosimo Gioia che, nel 2009, da dirigente generale della Regione siciliana… 

Allora dottore Gioia, ora dovrebbe essere contento? Il Governo regionale sta facendo quello che lei aveva cominciato a fare nel lontano 2009: i controlli sanitari sul grano che arriva in Sicilia.

Al telefono Cosimo Gioia, agronomo, agricoltore, anzi produttore di grano duro con azienda dalle parti di Valledolmo, provincia di Palermo, per meno di un anno dirigente generale del dipartimento Agricoltura della Regione siciliana, sorride:

“Certo che sono contento! Queste cose le predico da sempre. E quando mi hanno nominato dirigente generale del dipartimento Agricoltura della Regione siciliana – erano i primi mesi del 2009, Governo regionale di Raffaele Lombardo – ho iniziato ad effettuare i controlli sul grano che arrivava nei porti siciliani con le navi. Ma…”.

Ma a quanto pare tali controlli sanitari non piacevano…

“Eh sì, non piacevano proprio. Così a fine anno mi hanno detto che dovevano rivedere un po’ tutto…”.

Insomma, l’hanno tolto dal dipartimento Agricoltura. Lombardo era autonomista fino a un certo punto?

“Il passato è passato. Pensiamo al presente e al futuro. Anche se…”.

Anche se?

“Anche se, la scorsa settimana, quando ho letto della nave con 5 mila tonnellate di grano duro pieno di muffe giustamente bloccata dalle autorità per volere del Governo regionale, non ho potuto fare a meno di chiedermi: ma in questi anni cosa ci hanno fatto mangiare?”.

E’ la stessa domanda che ci siamo posti noi. Chissà quanti carichi di grano duro sono arrivati in questi anni in Sicilia senza alcun controllo sanitario!

“Questa è una storia veramente incredibile. Mi chiedo e chiedo: ma ci voleva proprio tanto a capire quello che succedeva? Perché, ad esempio, l’ex assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, e i suoi predecessori non hanno mai disposto questo tipo di controlli?”.

Che risposta si è dato?

“Lasciamo perdere che è meglio”.

Ora i controlli sul grano che arriva in Sicilia con le navi, finalmente, vengono effettuati. Detto questo, noi riteniamo che questo grano duro venga spedito in Sicilia per continuare ad affossare i produttori di grano duro della nostra Isola. Lei è d’accordo?

“Assolutamente sì. Fanno arrivare tutto questo prodotto – che spesso è di pessima qualità – per far precipitare il prezzo del grano duro siciliano, che è già basso”.

Cosa si può fare?

“Con GranoSalus – associazione della quale faccio parte – abbiamo voluto la legge sulla CUN, la Commissione Unica Nazionale che dovrebbe vigilare sugli scambi di grano duro e sui prezzi. La legge è stata approvata nella passata legislatura, ma il Governo nazionale non l’ha applicata”.

Guarda caso, il Governo nazionale che non ha applicato la legge sulla CUN è dello stesso colore politico del Governo regionale siciliano che non effettuava i controlli sul grano che arrivava in Sicilia con le navi.

“Per l’appunto. Tutto si tiene”.

Noi, ieri, abbiamo manifestato qualche dubbio sui controlli: giusto bloccare una nave se il grano è ammuffito. Ma anche se il grano si presenta bene non è detto che sia perfetto: se non ricordiamo male, il grano, una volta stipato nelle stive delle navi, viene trattato: si parla di fumigazioni e altro ancora.

“Sono gli stessi dubbi che manifesto da sempre. Il grano, là dov’è possibile, dovrebbe essere consumato a Km zero! Ed è semplicemente incredibile che una terra come la Sicilia, vocata per il grano duro, importi grano duro dai Paesi esteri! Per giunta grano duro trasportato con le navi. Tutto questo perché c’è chi deve speculare e guadagnare penalizzando gli agricoltori siciliani. E lo stesso discorso vale per la Puglia e, in generale, per tutte le Regioni del Mezzogiorno d’Italia. Detto questo, poi, voglio manifestare un dubbio a proposito dei controlli”.

Ovvero?

“Siamo sicuri che, in Sicilia, esistano i laboratori di analisi in grado di rilevare la presenza di glifosato nel grano? Pongo la domanda perché ricordo che, nel corso di una puntata di Report, una persona autorevole ha detto che in Italia non ci sono laboratori in grado di rilevare la presenza di questo diserbante. Detto questo, spero di sbagliarmi”.

Da leggere o ascoltare:

LA BATTAGLIA DEL GRANO IN SICILIA: VIDEO DI FRANCO BUSALACCHI

La denuncia di Cosimo Gioa: “Le navi cariche di grano tossico continuano ad arrivare e nessuno fa niente”

COSIMO GIOIA – VIDEO SUL GRANO

 

 

 

 

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