I ragazzi del Movimento 5 Stelle frantumano la vecchia politica. Con i grillini con oltre il 30% dei consensi sarà quasi impossibile fare un Governo senza di loro. Sconfitto il disegno politico che sta dietro il Rosatellum: ovvero il 45% dei voti all’accoppiata Renzi-Berlusconi che, invece, si fermano al 35%. Il Sud vota in massa i grillini. La secca sconfitta dell’Unione Europea dell’euro
Ci sarà tempo per entrare nel dettaglio. Ma il dato politico di queste elezioni politiche 2018 si condensa in quattro elementi: la grande vittoria del Movimento 5 Stelle, la pesantissima sconfitta del PD di Renzi, la sconfitta di Berlusconi, che perde il confronto con Matteo Salvini e la sua Lega e la vittoria schiacciante della politica contraria al rigore economico dell’Unione Europea, se è vero che grillini e leghisti, da soli, sfiorano il 50% dei voti.
Un altro dato politico riguarda il Mezzogiorno dove i collegi uninominali, con qualche piccola eccezione della Calabria, vanno tutti al Movimento 5 Stelle. Nel Sud, insomma, il PD di Renzi non ha perso: è franato.
Il Meridione ha capito che il centrodestra e il centrosinistra, insieme, hanno massacrato i cittadini di questa parte del Paese. E si sono orientati di conseguenza.
Anche se, dalle parti di Forza Italia, si cerca di minimizzare la ‘botta’, cercando di far passare il messaggio che “la coalizione di centrodestra ha vinto”, non sfugge certo il fatto che, da solo, il Movimento 5 Stelle supera di poco il 32%; mentre il centrodestra, per arrivare al 36-37%, deve mettere assieme i 14% di Forza Italia, il 16% circa della Lega di Salvini e il 4,5% di Fratelli d’Italia (formazione politica, quest’ultima, che ha più che raddoppiato i consensi rispetto alle ultime elezioni).
Questo, in sintesi, il risultato delle elezioni politiche.
In questo momento non sembrano esserci le condizioni per un eventuale Governo stabile. Il centrodestra ha vinto, ma non sembra avere la maggioranza nelle due Camere.
L’obittivo del Rosatellum è miseramente fallito. Nella testa di Renzi e di Berlusconi, il PD avrebbe dovuto superare il 25%, mentre Forza Italia si sarebbe dovuta attestare intorno al 20%. Insieme PD renziano e gli azzurri di Berlusconi – con un ipotizzato 45% dei voti – avrebbero dovuto fare un bel Governo al servizio dell’Unione Europea a trazione tedesca.
Il disegno è fallito miseramente, perché PD e Forza Italia, insieme, non superano il 35%, ovvero il 10% dei voti in meno secondo le previsioni.
Con molta probabilità, se Renzi fosse riuscito a portare a casa la sua pessima riforma della Costituzione, abolendo il Senato, oggi, con il controllo di una sola Camera il centrodestra avrebbe potuto anche tentare una forzatura per governare.
La saggezza degl’italiani lo ha impedito. Gli elettori del nostro Paese non hanno sconfitto, per la seconda volta, Renzi e il suo pessimo PD: hanno anche ‘bastonato’ Berlusconi e, pur facendo vincere il centrodestra, hanno fatto vincere la Lega di Salvini nello scontro con lo stesso Berlusconi.
Ciò significa che se l’Unione Europea dell’euro proverà a forzare la mano sul centrodestra, magari con una ‘campagna acquisti’ di parlamentari, lo dovrà fare il il leader della Lega Salvini a Palazzo Chigi, ovvero con un avversario della stessa UE a capo del Governo italiano.
Questo perché Salvini ha solo ammorbidito i toni con Bruxelles, ma rimane un nemico giurato dell’euro e dei ‘predoni’ della UE.
Si mette male, malissimo, per il PD di Renzi. Anzi, per essere previsi, si mette male per Renzi che, con molta probabilità, verrà ‘sbarellato’ dalla segreteria nazionale del Partito Democratico.
A mandare a casa Renzi saranno i suoi stessi compagni di partito, a meno che l’attuale segretario del PD non riesca a resistere: ma questo toglierebbe ogni possibilità di manovra al PD, partito che, con Renzi, viene ormai identificato come il ‘tappetino’ dell’Unione Europea dell’euro.
Foto tratta da dangelodario.it
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