Sportelli multifunzionali: aspetta e spera… Ci vediamo dopo le elezioni politiche del 4 marzo!

8 gennaio 2018

Ricordate la vertenza dei dipendenti ex Sportelli multifunzionali? Nella passata legislatura il centrodestra criticava il Governo di centrosinistra che non faceva nulla. Ora al Governo della Regione c’è il centrodestra. Che sta facendo? Utilizzerà la disperazione sociale per le elezioni del 4 marzo. I voti prima di tutto! La drammatica testimonianza di una lavoratrice che ha tentato di togliersi la vita

Che cosa succederà ai dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali non siamo in grado di saperlo. Le cronache raccontano che, già da tempo, sarebbero disponibili fondi nazionali e regionali per rimettere al lavoro queste mille e 800 persone finite nella ‘macelleria sociale’ dei Governi regionali di Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta.

Questi fondi esistono davvero? La domanda è legittima, perché ormai, nei Bilanci pubblici, si inseriscono anche i “pagherò”. Tecnicamente si chiamano “accantonamenti negativi”: soldi teorici che vanno a coprire un particolare capitolo del Bilancio con l’impegno che tali somme potranno essere spese solo quando si materializzeranno.

Si possono inserire in un Bilancio pubblico soldi che non ci sono? Ormai sì: tutto è consentito.

In attesa di capire se e quando i fondi per far tornare a lavorare i dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali si materializzeranno, una donna – un’ex dipendente degli Sportelli dello IAL CISL SICILIA, oggi IAL SICILIA fallita il 21/12/2015 – ha tentato, per disperazione, di togliersi la vita.

Noi abbiamo raccontato l’accaduto in un articolo pubblicato lo scorso 3 gennaio (ARTICOLO CHE POTETE LEGGERE QUI). Oggi torniamo sull’argomento pubblicando una lettera che questa signora ha pubblicato nel gruppo WhatsApp Formazione Regionale in Sicilia, poi finita sulla pagina facebook de Gli irriducibili della Formazione professionale.

E’ una lettera toccante, scritta da una donna che ha visto l’erba dalla parte delle radici. Leggiamola insieme:

“Ciao a tutti. Desidero ringraziare tutti dal primo all’ultimo anche se non ho avuto il piacere di conoscervi. Tuttavia la disgrazia che ci è stata donata in questi ultimi anni da parte di questo maledetto Governo, da parte di un sindacato corrotto di cui io non ne faccio più parte, da parte di un datore di lavoro che ci ha traditi. Tutto ciò ci ha portato ad essere fratelli. Sarebbe stato meglio esserlo nei momenti migliori della nostra vita lavorativa, non è stato possibile grazie anche ai lecchini di un’ente che ci metteva uno contro l’altro”.

“Oggi so chi sono davvero fratelli e ne sono fiera. Mi è stato riferito, che anche la dottoressa Corsello (Anna Rosa Corsello, già dirigente generale della Regione siciliana dei dipartimento Lavoro e Formazione professionale ndr) oltre all’avvocato Menallo (Francesco Menallo, avvocato, grande conoscitore del mondo della Formazione professionale della Sicilia ndr) compreso tutti voi, avete avuto un pensiero per me. Io vi ringrazio, ma non vi nascondo che già mi sentivo in Paradiso, in pace e senza più malesseri che non riesco più a gestire. Nei pochi attimi di coscienza che mi provocavano, ho rifiutato le cure del caso per salvarmi, perché iniziavo a stare bene con l’incoscienza”.

“Mi è stato raccontato, che stavano accettando la mia richiesta e stavano procedendo con la sala di rianimazione, il rianimatore non lo ha accettato e anche le forze dell’ordine e dopo aver chiamato centro antiveleni, mi ha stordita con le sue parole convincendomi a farli procedere e riportata in questo inferno. Col senno di oggi dovrei dire che sono stata una vigliacca, dicono che la vita non ci appartiene, ci è stata donata e non ne siamo padroni finché non ci verrà tolta dal volere di Dio. Io direi, invece, questa vita non l’abbiamo scelta noi, noi abbiamo cercato di costruirci, con enormi sacrifici, una vita dignitosa che ci hanno rubato. Mi chiedo: perché questo Governo e i nostri datori di lavoro hanno potuto farne ciò che volevano della nostra vita? Non sono mai riuscita a darmi una risposta”.

“Adesso vi racconterò un po’ della mia vita. Avevo 21 anni quando iniziai a lavorare, con molti sacrifici avendo un bambino piccolo e dopo 4 anni un’altro. Ma ero felice, mi sentivo una donna forte e realizzata anche se ancora molto giovane. Riuscivo ad affrontare tutto perché avevo un lavoro e mi sentivo fortunata, anche se gli stipendi, mai regolari, prima o dopo arrivavano. Pensavo sempre: oggi sto facendo parecchi sacrifici con due bambini piccoli, ma quando saranno grandi, io dimenticherò questo stress, e sarò grata a me stessa per avercela fatta e potrò lavorare, con meno stress”.

“Ebbene non è stato così. Quattro anni fa arriva la bomba. Mai potevo aspettarmi, come anche voi, tutto ciò. Niente più stipendio, niente più reddito, con affitto e tutte le varie spese che in una casa e in una famiglia ci sono. Inizi allora a chiedere prestiti con busta paga del coniuge, finanziarie, cessione quinto, delega, etc…fino a quando non riesci più a pagare nulla!”.

“Molti altri particolari ritengo non sia il caso di elencarli, abbiamo ancora un po’ di dignità rimasta. Ma so che molti di voi… siete nelle stesse condizioni e comprenderete bene cosa voglio dire. Io ero una donna forte, ho affrontato parecchie difficoltà durante i miei anni, mi sono sempre rialzata e guardavo avanti. Ho cercato lavoro ovunque e qualsiasi tipo di lavoro, badante, e altro, ma niente, nessuna porta aperta, pur avendo io problemi di salute non di poco conto, non m’interessava, ho sempre cercato”.

“I parenti, gli amici, ti aiutano, ma fino a quando lo hanno potuto fare? Alla fine si sganciano per giusta causa, si tratta di quattro lunghi anni! Quando ti accorgi che c’è solo il vuoto dinanzi a te, il cervello ti abbandona, va dove cavolo gli pare. Non sei tu a deciderlo, ma il tuo cervello, lui si disconnette dal cuore e dimentica pure di avere due figli, che non meritano questo dolore e soprattutto una madre vigliacca ai loro occhi, avendola conosciuta sempre come una donna forte”.

“Ma questa madre era forte, adesso non lo è più; questa madre ha nascosto dentro di sé la sua debolezza per proteggerli. Il mio cervello aveva deciso senza connettersi con il cuore. Si è connesso in quel momento solo con una persona, un vero amico e ha deciso di chiamarlo: Costantino, confidandosi con lui mentre attendevo di addormentarmi. Io lo ringrazio anche a nome dei miei figli. Tuttavia, era meglio continuare a dormire”.

“Chiedo scusa a tutti per avervi compromesso, ma non so nemmeno io oggi il perché ho chiamato Costantino. Non ricordo più nulla. Se mi vorreste chiedere cosa provo oggi, vi rispondo: vergogna agli occhi di tutti voi e del mondo che mi circonda, rabbia per tutti coloro che ci hanno distrutto, dolore per me e tutti quelli che stanno vivendo – se vivere lo si può definire – come me”.

“Una vita che non meritavamo, soprattutto per aver lavorato anche in condizioni disastrose come gli Enti ci facevano lavorare e tutti noi, abbiamo costruito soltanto il loro di futuro, senza rendercene conto. Eravamo dei birilli che servivano a loro soltanto per il proprio tornaconto. Hanno rubato, hanno tradito, Enti e Sindacato e noi siamo stati puniti, mentre loro festeggiano ogni giorno, la loro bella vita. Mi chiedo: chi mai punirà loro? Nessuno, perché non esiste più giustizia”.

“Con tutto il rispetto verso voi tutti e dell’avvocato Menallo, voi ce la state mettendo tutta, siete eroi. Ma la magistratura non è da lodare. Vi auguro tanto bene, vi voglio bene, ho riflettuto molto oggi e mi sono fatta coraggio per scrivervi, confessandovi che mi tremano le mani sia per la vergogna che per il mio stato di salute. Ma ce l’ho fatta, meritavate un mio: GRAZIE AMICI. Per il vostro aiuto e per come vi prodigate tutti i giorni senza mai arrendervi. Grazie Eroi. Grazie avvocato Menallo anche per la sua umanità, grazie dottoressa Corsello. Nessun grazie a questo nuovo governo peggio del primo, eppure disse: la Sicilia, diventerà bellissima. E adesso scusate la parolaccia: sti ca…!”.

Questo è il commento de Gli Irriducibili della Formazione professionale:

“Queste parole, pesano come macigni, da parte di una collega che ha tentato di farla finita perché stanca, sola e abbandonata e ha intravisto nel suo gesto estremo una liberazione a questa macelleria sociale architettata ai danni degli operatori del sistema formativo siciliano mi fanno comprendere che il proposito di arrendersi e defilarsi non può e non deve esistere.

Carissima Giovanna non devi essere tu a vergognarti!
Devono vergognarsi quelle porzioni di materia fecale (non valgono nemmeno l’intero) che per smania di potere o successo ci hanno venduto.

Devono vergognarsi quei burocrati corrotti e collusi che non hanno MAI preso posizione.

Devono vergognarsi le istituzioni che, succubi al potere, hanno archiviato le centinaia di esposti e denunce presentate.

Devono vergognarsi tutti quelli che, invece di difendere i lavoratori che versavano le quote sindacali, hanno fatto soltanto gli interessi degli Enti.

Devono vergognarsi tutti quelli che hanno barattato quel briciolo di dignità rimasto per uno scampolo di ore di impegno corsuale.

Per Giovanna e altri colleghi che purtroppo non ci sono più, non dobbiamo mai e poi mai deporre le armi.

La nostra caparbietà, le persone leali (poche) che abbiamo al nostro fianco e i colleghi come Giovanna devono darci la forza di proseguire la lunga battaglia che è già iniziata.

Carissima Giovanna non devi essere tu a ringraziarci ma siamo tutti noi a far tesoro delle tue parole e non dobbiamo demordere, sicuri di essere nel giusto”.

Come potete notare, anche il nuovo Governo regionale non sembra molto in discontinuità con il precedente. Anzi, se proprio la dobbiamo dire tutta, sembra in perfette continuità.

Abbiamo già dato notizia di una protesta avviata da un gruppo di dipendenti degli ormai ex Sportelli multifunzionali. Protesta per ora rientrata.

Sappiamo che c’è un incontro giovedì presso la sede dell’assessorato al lavoro. Incontro chiesto e ottenuto da quei sindacati che tanti dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali contestano.

Insomma, la confusione è tanta.

Volete sapere cosa ne pensiamo noi? Che questa vertenza finirà nel calderone della campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo. Ciò significa che il centrodestra – che oggi amministra la Regione – prometterà di risolvere tutto dopo il voto.

E i lavoratori disoccupati senza stipendio? Aspetteranno anche loro le elezioni? Aspetta e spera che il centrodestra si avvicina…

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