E’ ufficiale: all’Ars Miccichè e Musumeci vogliono superare Matranga e Minafò!

30 dicembre 2017

Credeteci: ormai nel vedere in azione il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, e il presidente della Regione, Nello Musumeci, non sappiamo più se piangere o ridere. Già alle prime battute della nuova legislatura ne stanno combinando di tutti i colori. Ieri sera, ad esempio, hanno fatto concorrenza a Matranga e Minafò… 

“San Silvestro senza botti: in Sicilia partono i divieti”, titola il Giornale di Sicilia on line. Il riferimento è ai botti che accolgono il Capodanno. Ma, evidentemente, la regola non vale per Palazzo Reale, la sede del Parlamento siciliano, dove ad anticipare i ‘botti’ stanno pensando, dobbiamo dire con molta fantasia, il presidente dell’Assemblea, Gianfranco Miccichè, e il presidente della Regione, Nello Musumeci.

Già nei primissimi passi di questa legislatura, che si annuncia sulla falsariga del lombardismo e del crocettismo, Miccichè & Musumeci ne stanno combinando di tutti i colori.

Quello che è avvenuto ieri sera è esilarante: cabaret puro. Apprendiamo dal presidente dell’Ars che la maggioranza, in Aula, quando si deve approvare una legge, si calcolerebbe in base al numero di tesserini inseriti negli scranni e non dal voto effettivo espresso dei parlamentari.

Supponiamo che Miccichè, nell’adottare questa decisione che ‘novella’ i lavori parlamentari di Sala d’Ercole, abbia ricevuto il ‘conforto’ dell’alta burocrazia del ‘Palazzo’. Abbiamo infatti il diritto di sapere se questa nuova ‘tesi’ applicata ieri sera sia il frutto autonomo di chi, prima di entrare in politica, vendeva biscotti e merendine in TV, o se i tesserini al posto dei voti sono stati avallati dalla Segreteria generale dell’Ars.

Che dire di altro? Che Miccichè e Musumeci hanno eguagliato Matranga e Minafò. Scusateci, ma oggi il Giornale di Sicilia ci ispira. Nell’immaginare Miccichè e Musumeci che ‘scappano’ dall’Aula con il disegno di legge approvato da una maggioranza che non c’era, senza numero legale,  abbiamo associato la scena all’articolo su due bravissimi comici, Tony Matranga ed Emanuele Minafò.

Si parla dello spettacolo che presenteranno tra qualche giorno:

“Tutti i comici di Sicilia Cabaret saliranno sul palco del Teatro Golden di Palermo il 4, 5 e 6 gennaio 2018 – leggiamo nell’articolo del Giornale di Sicilia -. A presentare la serata, i padroni di casa Tony Matranga ed Emanuele Minafò, il duo comico di Made in Sud”.

“Il nostro spettacolo – spiega Tony Matranga – è basato sul ritmo, sempre più veloce e penetrante, in grado di arrivare a tutte le fasce di età. Preparatevi per tre serate all’insegna delle risate con i loro tormentoni, le loro battute pungenti e le gag esilaranti. Non mancheranno ospiti e sorprese”.

Vabbé che siamo cronisti politici e che dobbiamo mantenere un ‘contegno’. Ma come si fa, immaginando Miccichè e Musumeci che ‘scappano’ da Sala d’Ercole al ‘ritmo’ di una legge approvata senza numero legale, a non inserirli, d’ufficio, nello spettacolo di Matranga e Minafò?

Lanciamo un appello di due bravissimi comici: non siate invidiosi con chi, da Sala d’Ercole, sta provando a rubarvi il mestiere: invitateli, fateci sognare…

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