Sportelli multifunzionali: dal 3 gennaio lavoratori in piazza e sciopero della fame

28 dicembre 2017

Dopo aver combattuto prima contro il Governo Lombardo e poi contro il Governo Crocetta, i dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali si accingono a scendere in piazza anche contro il Governo Musumeci. Sullo sfondo il tentativo del dirigente generale, Parrinello, che vorrebbe prepensionare i lavoratori proponendo di cambiare la legge regionale

E’ già finito “l’idillio politico” tra i dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali e il nuovo Governo regionale di centrodestra. ‘Massacrati’ dai due precedenti esecutivi regionali (quello di Raffaele Lombardo e quello di Rosario Crocetta), questi lavoratori, capeggiati dalla battagliera Adriana Vitale, hanno rotto gli indugi e annunciano che torneranno in piazza il prossimo 3 gennaio. E che riprenderanno lo sciopero della fame.

Un altro ‘successo’ del nuovo Governo regionale di Nello Musumeci, che, già dalle prime battute, si sta dimostrando uguale, se non peggiore, dei due precedenti Governi siciliani.

Del resto, essendo stato eletto – parliamo del presidente Musumeci – anche con i voti dell’ex presidente Lombardo, ed avendo intruppato nella Giunta, in qualità di assessore all’Economia, l’ex assessore dello stesso Governo Lombardo, avvocato Gaetano Armao, i risultati non potevano che essere questi.

Scrive sulla propria pagina facebook Adriana Vitale:

“Gli operatori ex Sportelli multifunzionali hanno atteso con rinnovata speranza che il nuovo governo prendesse forma e agisse celermente nell’interesse dei siciliani, ai quali per troppo tempo sono stati negati i servizi di politiche attive. Una norma con copertura economica giace e non trova applicazione. Le risorse prenotate alla Ragioneria regionale, se non impegnate entro il 31 dicembre 2017, finiranno nel calderone e ci vorrà un decreto per farli ritornare alla loro originaria destinazione con il rischio di perderli”.

A questo punto nel post si fa riferimento al progetto del dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro, Antonio Giuseppe Parrinello:

“Il progetto del dirigente generale – scrive sempre Adriana Vitale – che dice tutto e il contrario di tutto, sconnesso dalla delibera di Giunta, che vorrebbe ‘spacchettare’ la platea (dei lavoratori degli stessi ex Sportelli multifunzionali ndr) lasciandoci fuori dalle stesse funzioni che abbiamo ricoperto per quindici anni e per le quali siamo stati addestrati, e che – fatto più grave – vorrebbe chiedere al Parlamento (siciliano ndr) una modifica alla norma per utilizzare i 14 milioni per i prepensionamenti, calpestando i sacrifici di mesi e mesi dei lavoratori anche nella cappa dell’afa che ha bruciato le carni”.

“La prima mancanza di attenzione – prosegue Adriana Vitale – l’abbiamo già constatata nella scelta dell’assessore al ramo, verso la quale non nutriamo alcun pregiudizio ma, gioco forza, ha avuto bisogno di tempo per comprendere una realtà complessa, difficile e delicata qual è l’assessorato alla Famiglia e al Lavoro. La seconda mancanza di attenzione ricade nella scelta del presidente della quinta Commissione legislativa dell’Ars, che proviene dalla stessa compagine politica che ci ha annientati (si tratta del parlamentare del PD, Luca Sammartino ndr). La soluzione al nostro problema, ormai di sopravvivenza, è semplice e lineare, basta applicare la norma e affiancare altre misure per assorbire tutto il personale storico. Evidentemente ci sono ancora sacche di resistenza che rendono complesso e complicano un percorso di facile soluzione”.

“Detto ciò – conclude il posto su facebook di Adriana Vitale – gli operatori ex Sportelli multifunzionali annunciano per il prossimo 3 gennaio 2018 un sit in permanente (giorno e notte) a partire dalle ore 9.00 in via Trinacria accompagnato da un nuovo sciopero della fame di alcuni lavoratori”.

Una curiosità: che fine hanno fatto i parlamentari che, negli anni del Governo regionale di Rosario Crocetta, appoggiavano la protesta degli ex sportellisti? Uno di loro, Vincenzo Figuccia, coerentemente, si è chiamato fuori da un nuovo Governo regionale che, lo ribadiamo, finora ha prodotto solo annunci.

E gli altri che fine hanno fatto?

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