La democrazia secondo Musumeci: io parlo e voi giornalisti state zitti!

28 dicembre 2017

Palazzo d’Orleans o Piazza Venezia? Ce lo chiediamo dopo il comportamento tenuto stamattina dal presidente della Regione, Musumeci. Ha convocato a Palazzo d’Orleans i giornalisti. E’ arrivato con 25 minuti di ritardo. Si è cimentato in un grottesco soliloquio di 35 minuti. E poi ha negato agli stessi giornalisti la possibilità di porre domande “perché oggi ci dobbiamo solo fare gli auguri”. Per caso è tornato ‘Lui’?

Qualcuno sostiene che il nuovo presidente della Regione, Nello Musumeci, somigli al fascistone Italo Balbo. Quello che è certo è che, stamattina, il Governatore dell’Isola deve avere scambiato Palazzo d’Orleans per Piazza Venezia, il luogo dove ‘Lui’ (leggere Sua eccellenza Benito Mussolini) arringava le folle. Il problema è che, stamattina, a Palazzo d’Orleans (e non in Piazza Venezia!) c’erano i giornalisti ai quali il presidente Musumeci ha impedito di porre domande!

Leggiamo insieme il comunicato stampa inviato dalla presidenza della Regione siciliana:

“Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, incontrerà la stampa a Palazzo d’Orleans giorno 28 dicembre per il tradizionale scambio di auguri di fine anno. L’incontro si terrà in Sala Alessi alle 10”.

Che significa “incontrerà la stampa per il tradizionale scambio di auguri di fine anno”? Di solito, quando i giornalisti vengono convocati nei ‘Palazzi’ della politica possono porre domande ai governanti di turno. In democrazia funziona così.

Il presidente Musumeci ha detto che l’incontro di stamattina è stato convocato “solo per lo scambio di auguri”.

Ora, a parte il fatto che i giornalisti potrebbero non avere il piacere di scambiare gli “auguri” con i potenti di turno, rimane la domanda: se si trattava solo di uno “scambio di auguri”, perché il presidente Musumeci si è cimentato in un soliloquio della durata di 35 minuti?

Se il presidente della Regione parla per 35 minuti e illustra ai giornalisti quello che il Governo regionale ha fatto fino ad oggi, beh, i giornalisti hanno il sacrosanto diritto di porre le domande: cosa che Musumeci ha impedito!

Definire gli “auguri” di stamattina a Palazzo d’Orleans grotteschi è poco. Retorico ed enfatico, il presidente Musumeci – arrivato per altro con 25 minuti di ritardo (il tempo degli altri, per questi personaggi, non conta nulla) – ha sciorinato una serie di promesse: la verità sui conti della Regione (chi sa leggere minimamente un Bilancio pubblico non ha certo bisogno dei ‘saggi’ intruppati dall’attuale Governo per comprendere i danni prodotti al Bilancio regionale da Rosario Crocetta e dalla sua ‘band’, assessore-commissario Alessandro Baccei in testa) e altri annunci.

Tragicomico l’ossimoro del Musumeci-pensiero: dice che governerà senza annunci e annuncia provvedimenti per sanità, Motorizzazione, Corpo Forestale, ARPA, Genio Civile, Polizia locale, Castello Utveggio di Palermo che diventerà “il simbolo della rinascita” e bla bla bla.

Insomma: basta annunci con gli annunci: una farsa degna di un racconto di Vitaliano Brancati.

“Incontrerò i nove prefetti dell’Isola”, ha detto Musumeci.

Li convocherà a Palazzo d’Orleans o li andrà a trovare, ad uno ad uno, nelle rispettive prefetture? Non si tratta di un elemento secondario, no presidente?

Avremmo voluto porre questa domanda: ma, come già ricordato, il ‘democratico’ Musumeci ce l’ha impedito…

Un provvedimento ordinario di buon senso – far iniziare a lavorare l’antincendio nei boschi della Sicilia tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile del prossimo anno, per consentire la realizzazione delle opere di prevenzione del fuoco – è stato presentato dal presidente della Regione come un fatto storico! Quale sarebbe stata l’alternativa? I danni provocati dal precedente Governo di inadeguati?

Quindi la sviolinata sui disabili gravissimi. I sussidi verranno erogati direttamente ai familiari, ha detto il presidente. E le proteste degli stessi disabili gravissimi della Sicilia che, dal 5 novembre ad oggi, si sono sentiti abbandonati?

C’è stato un difetto di comunicazione, ha precisato nel soliloquio Musumeci.

A noi, in verità, le cose sono apparse diverse: l’attuale Governo regionale, per un mese e forse più, non ha fatto una mazza per i disabili gravi; solo dopo le proteste Musumeci & compagni si sono dati una mossa per evitare la malafiura… 

E l’ex assessore Vincenzo Figuccia, che ha ‘lavato la faccia’ al Governo regionale e al ‘geniale’ presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè?

“Rispetto per la sua decisione”, ha detto Musumeci, che ha ribadito di essere contrario allo sblocco dei tetti retributivi dei dipendenti del Parlamento dell’Isola (ne ha parlato con Miccichè che sostiene l’esatto contrario?).

Dopo il soliloquio del ‘Duce’ Nello di Militello (Val di Catania), niente domande e tutti a brindare con il prosecco Doc Frattina di Pordenone e con un Selecto (questo almeno è siciliano).

E le navi cariche di grano che arrivano in Sicilia? E i dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali – riempiti di promesse in campagna elettorale dal centrodestra – che tra qualche giorno scenderanno in piazza perché si sentono presi in giro dall’attuale Governo?

E la ‘rotazione’ dei dirigenti generali annunciata da Musumeci (ma quanti annunci!). Il nuovo Governo nominerà dirigenti generali coloro i quali hanno vinto il concorso per dirigenti, o i soliti dirigenti della terza fascia della legge regionale n. 10 del 2000?

E la storia che “ci vorranno due anni per rimuovere le macerie che abbiamo trovato?”.

Che faranno questi in due anni? Ridere? O piangere?

Sono domande che non siamo riusciti a porre. Pazienza. Quando qualcuno spiegherà – ribadiamo: spiegherà! – a Musumeci cos’è la democrazia e che non siamo più nel ‘Ventennio’ degli ‘immancabili destini’, allora, chissà, forse il presidente, bontà sua, risponderà ai giornalisti…

 

 

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