Ars, riviato a dopo Natale il nodo Commissioni

22 dicembre 2017

Dal prossimo 27 dicembre, infatti, sarà corsa contro il tempo: la quadra nelle Commissioni è fondamentale per procedere all’esame dell’esercizio provvisorio, che va approvato entro il 31 dicembre.

Salta l’accordo sulle Commissioni parlamentari all’Assemblea regionale siciliana. Il presidente di Sala d’Ercole, Gianfranco Micciché, è stato costretto a rinviare prima i lavori di un paio d’ore e poi ad aggiornare la seduta al prossimo 27 dicembre. Tra i nodi ancora irrisolti, la presidenza della Commissione Bilancio, che vede il derby di maggioranza tra Riccardo Savona di Forza Italia e Giusy Savarino di Diventerà Bellissima.

Manca l’accordo tra gli alleati di Musumeci in quasi tutte le Commissioni, mentre in molti danno per assodata la convergenza trasversale che potrebbe portare Claudio Fava alla guida della Commissione Antimafia. Nel pomeriggio potrebbe tenersi un nuovo vertice di maggioranza per cercare di raggiungere un accordo prima della pausa natalizia. Dal prossimo 27 dicembre, infatti, sarà corsa contro il tempo: la quadra nelle Commissioni è fondamentale per procedere all’esame dell’esercizio provvisorio, che va approvato entro il 31 dicembre.

“Un’altra seduta a vuoto dell’Ars, mentre i tempi per l’approvazione dell’esercizio provvisorio si fanno sempre piu’ stretti e tantissimi lavoratori sono in ansia per gli stipendi. E qui si parla solo di poltrone e di fare saltare il tetto a stipendi da favola. Siamo alla follia”. Il Movimento 5 stelle all’Ars commenta in questo modo l’ennesimo nulla di fatto in aula, rinviata a mercoledi’ “perche’ non si e’ trovata la quadra sul risiko delle presidenze delle commissioni permanenti”. “Questo parlamento – dice il capogruppo Valentina Zafarana – e’ fermo da mesi, mentre categorie di lavoratori sono appese ad un filo. I tempi per l’approvazione del bilancio provvisorio sono piu’ che risicati, ma questo non sembra importare a nessuno. Qui si parla solo di poltrone e di fare saltare il tetto a stipendi, che in alcuni casi sono veramente alti. Dovranno passare sul nostro cadavere per farlo. Se un ritocco va fatto, forse andrebbe fatto al ribasso. Qui ci sono paghe con la sedicesima, e’ una parola che non si puo’ sentire, se rapportata al disastro economico-sociale che c’e’ fuori da questo palazzo”. “Certo – conclude Zafarana – che l’esordo di questo parlamento e di questo governo non sono dei migliori. Se il buongiorno si vede dal mattino si profila l’ennesima pessima legislatura. Noi pero’ daremo battaglia. Siamo in 20 e siamo determinatissimi a lasciare il segno. Anche la nostra presenza in forze dentro l’ufficio di presidenza dovrà essere messa a frutto”.

 

(ITALPRESS)

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