Nell’Agrigentino ci sono frantoi che scaricano nel fiume Naro gli scarti della molitura (VIDEO)

30 ottobre 2017

Sembra incredibile. Nell’Agrigentino ci sono frantoi che scaricano in un fiume – per la precisione, nel fiume Naro – gli scarti della lavorazione delle olive. Insomma, per produrre olio d’oliva extra vergine, che magari sarà anche di ottima qualità, si inquinano le acque. A denunciare i fatti è l’associazione Mareamico 

Incredibile ma vero. In Sicilia c’è ancora chi scarica direttamente nei corsi d’acqua gli scarti industriali! Succede nell’Agrigentino con alcune aziende che producono olio d’oliva: aziende che scaricano nel fiume Naro gli scarti della molitura delle olive: acqua di vegetezione ricca di sostanze oleose.

A denunciare quanto sta avvenendo in queste ore con un video (CHE POTETE VEDERE QUI) è l’associazione Mareamico di Agrigento. Sono immagini riprese da un drone.

“Anche quest’anno – leggiamo nella nota di Mareamico – alcuni dissennati imprenditori del settore oleario hanno versato le acque di vegetazione nei torrenti e nei fiumi (queste immagini effettuate con un drone si riferiscono alla foce del fiume Naro, nel cui bacino idrico ricadono i frantoi di Canicattì, Naro e Favara). Le acque di vegetazione sono le acque reflue derivanti dalla lavorazione dell’olio di oliva. L’immissione nei torrenti di questi scarti oleosi – che sottraggono ossigeno all’acqua – causano la morte dei pesci. L’attuale normativa prevede che queste acque inquinanti vengano accumulate dentro vasche sigillate e poi inviate presso i depuratori abilitati o versati nei terreni di proprietà, con una modalità ben definita, per non danneggiare l’ambiente”.

 

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