Parcheggi a pagamento negli ospedali pubblici: a Catania monta la protesta

21 settembre 2017

Considerato che siamo a poche settimane dal voto per le elezioni regionali siciliane, bisognerà capire se la protesta dei sindacalisti di CGIL, FSI e NURSIND è una cosa seria o uno spot elettorale. Ci siamo informati: si tratta di uno scippo autorizzato, nel senso che, nel nome del liberismo che oggi domina in Europa, le Aziende ospedaliere (che, non a caso, hanno chiamato ‘Aziende’), possono alleggerire le tasche dei cittadini. Invece nei centri commerciali il parcheggio è gratis!

Ma guarda un po’: finalmente c’è qualcuno che si accorge che, in alcuni ospedali pubblici della Sicilia, i cittadini vengono taglieggiati da chi ha deciso di introdurre il pagamento nei parcheggi. Pensate: un cittadino arriva in ospedale pubblico perché sta male, magari è andato da solo, parcheggia, magari aspetta sette, otto ore prima di essere visitato dal Pronto Soccorso e poi, all’uscita, gli presentano il conto: due, tre, quattro euro!

Questa è la sanità pubblica siciliana ai tempi di Crocetta, Cracolici, Marziano, Raciti, Cardinale, Faraone, Orlando e via continuando. In verità non sappiamo se è così in tutti gli ospedali pubblici siciliani: ma a Palermo all’ospedale ‘Cervello’, a Villa Sofia e all’ospedale ‘Civico’ è così. E, a quanto pare, è così anche a Catania, se è vero che, a poco più di un mese dal voto per le elezioni regionali, persino la CGIL, la FSI (dovrebbe essere la Federazione dei Sindacati Indipendenti) e il NURSIND (il sindacato delle professioni infermieristiche) si sono accorti, udite udite!, della “questione legata alla gestione dei parcheggi, inadeguati per i dipendenti, un salasso per gli utenti”.

Ovviamente, meglio tardi che mai. Certo, sarebbe importante capire se l’assemblea convocata per domani dai rappresentanti di queste organizzazioni sindacali al Policlinico di Catania è un cosa seria o uno spot elettorale. Vedremo. In ogni caso, un fatto salta gli occhi: per andare in ospedale, i cittadini sono costretti a pagare il parcheggio, mentre nei centri commerciali il parcheggio è gratuito! 

Per la precisione, pagano gli utenti e non i medici e, in generale, il personale degli ospedali. Fino ad ora il liberismo economico ha esentato chi lavora negli ospedali.

Noi intanto ricordiamo ai nostri lettori che questa vergogna – perché fare pagare il parcheggio ai cittadini che si recano in un ospedale pubblico è una vergogna – l’abbiamo raccontato due anni fa e, precisamente, il 10 ottobre del 2015, quando ci siamo accorti che all’ospedale ‘Cervello’ di Palermo facevano (e fanno ancora oggi) pagare i cittadini che si recano in questo luogo non certo per divertimento (QUI L’ARTICOLO SUL PARCHEGGIO A PAGAMENTO ALL’OSPEDALE ‘CERVELLO’).

La cosa che abbiamo scoperto – e che ci ha lasciati stupiti – è che a organizzare questo servizio per far pagare il parcheggio ai cittadini che si recano in ospedale è l’Azienda ospedaliera ‘Villa Sofia-Cervello’, due ospedali di Palermo che solo gli ‘scienziati’ del Governo regionale di Raffaele Lombardo potevano unificare.

Non solo. Poi abbiamo appurato che il parcheggio si paga anche a Villa Sofia. Dove, addirittura!, l’Azienda ospedaliera, sul modello dei Vigili urbani, ha allestito anche un servizio per il prelievo delle automobili.

Ci siamo informati: tutto a norma di legge. O meglio, con l’avallo della magistratura giudicante.

Ora a Catania cominciano a lamentarsi. A Palermo, no. A Palermo le proteste – dai Vespri alla ‘Rivolta del Sette e mezzo’ – o si fanno complete, o non se ne fa nulla.

Vi informeremo su Catania.

 

 

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