Sinistra alternativa al PD (e a Leoluca Orlando): Ottavio Navarra e Claudio Fava verso la rottura?

2 settembre 2017

Un comunicato diramato dalla Segreteria regionale di Rifondazione Comunista della Sicilia è chiarissimo: il candidato alla presidenza della Regione della sinistra alternativa al PD (e quindi anche a Leoluca Orlando e a Renzi che in Sicilia vanno di pari passo) lo sceglierà un’assemblea pubblica. E siccome nell’immaginario della base e nella rete Claudio Fava è perdente rispetto a Ottavio Navarra ecco che…

Com’era prevedibile, la presenza di un candidato alla presidenza della Regione siciliana di sinistra, quindi alternativo al candidato renziano di centrosinistra, Fabrizio Micari, non piace al PD e a Leoluca Orlando. Da qui una serie di ‘grandi manovre’ che dovrebbero portare all’affossamento di questo progetto politico.

Com’è noto, già da tempo – a quanto pare da almeno un anno – negli ambienti della sinistra siciliana lontana anni luce dal Partito Democratico e, soprattutto, dal renzismo, si lavora alla candidatura di Ottavio Navarra, già parlamentare nazionale e regionale della sinistra post comunista, oggi editore.

Leoluca Orlando e il PD, come già accennato, hanno deciso che il candidato del centrosinistra sarà il rettore dell’università di Palermo, Micari (più Orlando che il PD, in verità: ma dirigenti e parlamentari del Partito Democratico siciliano non sembrano nelle condizioni di opporsi al sindaco di Palermo, soprattutto dopo che lo stesso Orlando è diventato il braccio operativo del segretario nazionale del PD).

Orlando e il PD siciliano debbono provare a bloccare la candidatura di Navarra, perché toglierebbe voti al candidato che Renzi e, soprattutto, toglierebbe voti e forse anche seggi a un Partito Democratico siciliano già in affanno.

E’ in questo scenario che i bersaniani di Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana, dopo aver appoggiato Leoluca Orlando alle elezioni comunali di Palermo e dopo aver trattato per le elezioni regionali con lo stesso Orlando, hanno scoperto, improvvisamente, una vocazione di ‘sinistra’ che, almeno in Sicilia non hanno mai manifestato.

I vertici siciliani di Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana, dopo aver appoggiato Orlando alle elezioni comunali di Palermo insieme con il partito del Ministro Angelino Alfano, hanno deciso che, alla Regione, Alfano e i suoi non vanno più bene. Dopo di che si sono catapultati nel raggruppamento di soggetti politici della sinistra alternativa al PD dicendo che, anche loro, vogliono partecipare alla messa a punto di un candidato alla presidenza della Regione siciliana alternativo al PD e alla relativa lista.

La cosa strana, molto strana è che la dirigenza di Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana in Sicilia oltre ad essersi ‘convertiti’ alla sinistra nel giro di qualche giorno, non sono arrivati nel gruppo di chi, già da un anno o giù di lì lavora alla candidatura di Navarra alla presidenza della Regione per aggregarsi: si sono presentati e hanno subito lanciato la candidatura di Claudio Fava, personaggio che non riscuote molto simpatie dopo quello che ha combinato cinque anni fa e dopo quello che ha combinato da vice presidente della commissione nazionale Antimafia (IN QUESTO ARTICOLO POTETE LEGGERE IL PERCHE’ CLAUDIO FAVA SUSCITA DUBBI).

Il primo dubbio, insomma, è che i vertici siciliani di Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana si siano avvicinati non per far crescere il soggetto politico alternativo al PD messo su da Rifondazione comunista regionale con Mimmo Cosentino e Sonia Spallitta, da Ottavio Navarra, da Saverio Cipriano, da Renato Costa e via continuando con altri soggetti e associazioni, ma per affossarlo.

Il secondo dubbio è che dietro questa manfrina ci possa essere il solito Leoluca Orlando, che dalla fine degli anni ’80 del secolo passato ha sempre lavorato per indebolire la sinistra, a Palermo e alla Regione.

Dietro questa manovra ci potrebbero essere anche i renziani e, quindi, quasi tutta la dirigenza del PD siciliano, che ha interesse, come già ricordato, ad affossare sia la candidatura di Navarra, sia la lista che toglierebbe voti e, possibilmente, anche seggi al PD.

Oggi Mimmo Cosentino e Sonia Spallitta, componenti della Segreteria regionale del Partito della Rifondazione Comunista, hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“Il partito della Rifondazione Comunista – si legge nel comunicato – conferma il percorso fin qui praticato che, nel l’aggregazione di diverse forze politiche e sociali, ha portato all’indicazione, partecipata e dal basso, della candidatura di Ottavio Navarra alla presidenza della Regione siciliana. Non sosterrà mai in alcun modo candidati imposti dall’alto e contro l’impegno, unanimemente assunto alla riunione svoltasi ad Enna, di pervenire a tale scelta tramite una consultazione democratica”.

Rifondazione Comunista della Sicilia “rilancia la volontà di giungere ad un’intesa unitaria per la scelta del candidato, mantenendo fermo il profilo politico programmatico di alternativitá al PD nazionale e regionale e ai poli politici esistenti”.

Il comunicato è chiarissimo: all’assemblea di Enna di qualche giorno fa – alla quale hanno preso parte sia i soggetti che da circa un anno lavorano alla candidatura di Ottavio Navarra, sia i nuovi arrivati di Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana è stato deciso che sarebbe stata un’assemblea popolare a decidere il nome del candidato.

A quanto pare – anche stano agli umori che circolano sulla rete, che sono molto indicativi – non ci sarebbe partita: la base della sinistra siciliana alternativa al PD vuole Navarra e, soprattutto, non vuole Fava.

Questo ha messo in allarme i ‘capi’ di Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana e, magari, anche chi potrebbe avere interessi diversi da quelli di una reale alternativa al PD.

Che succederà? Bisognerà capire se Navarra e compagni terranno ‘botta’ e andranno avanti lo stesso. Anche se Fava e chi lo sostiene dovessero annunciare una seconda lista, capeggiata dallo stesso Fava.

Va comunque precisato che la presenza di una seconda lista a sinistra del PD – quella di Fava appoggiato da Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana – danneggerebbe la candidatura di Navarra (un danno relativo, perché mentre Navarra porterebbe alle urne uomini e donne di sinistra della Sicilia che non vanno più a votare perché nauseati dal renzismo, i bersaniani di Articolo 1 porterebbero alle urne, ammesso che ci riescano, elettori del PD, mentre poco o nulla si sa di Sinistra Italiana, che in Sicilia, almeno fino ad oggi, non sembra elettoralmente irresistibile), ma danneggerebbe anche il candidato alla presidenza Micari e la stessa lista del PD.

Bisognerà capire fino a che punto Fava, Articolo 1 MDP e Sinistra Italiana andranno avanti, o se il loro è solo un bluff.

 

 

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