Migranti a Porto Empedocle, il sindaco: “Anche i nostri poveri hanno bisogno d’aiuto”. “Perché a Cortina no?”

17 agosto 2017

Coraggiosa presa di posizione di Ida Carmina che parla di un vero e proprio blitz a sua insaputa e che punta il dito contro chi fa affari e contro chi cala le decisioni dall’alto Il Comune già alle prese con mille problemi, non ha risorse per le emergenze locali e non accetta di farsi carico di altre sofferenze

E’ polemica a Porto Empedocle dove, senza alcun preavviso, secondo le dichiarazioni del sindaco, Ida Carmina, alla vigilia di Ferragosto sono arrivati 43 migranti, tutti minorenni che sono stati ospitati in una palazzina del centro della cittadina in provincia di Agrigento.

Una decisione calata dall’alto che non è piaciuta alla prima cittadina, che è un esponente del Movimento 5 Stelle e che ha parlato di “un vero e proprio blitz”:
“All’insaputa mia  e perfino delle Forze dell’Ordine, del Prefetto, del Questore e del Commissario, su indicazioni di altre Istituzioni, non della provincia di Agrigento, hanno deciso di allocare in una struttura, la cui apertura è stata molto contestata, alle ore 14 della vigilia di Ferragosto quando in paese non c’era nessuno“.

“Un vero e proprio blitz – ha detto Ida Carmina – in un giorno in cui le Forze dell’Ordine sono impegnate a presidiare i tanti chilometri di spiaggia che abbiamo“. “L’apertura di una cooperativa in pieno periodo estivo, in un paese martoriato che vive una profonda crisi economica e occupazionale, decreta la morta di un paese che invece vuole rilanciarsi turisticamente“.

Insomma, siamo alle solite. Il governo nazionale continua a scaricare sui Comuni i costi di una politica sui migranti che ha brillato per schizofrenia e malaffare (come hanno dimostrato numerose inchieste, da Roma capitale al Cara di Mineo).

Ida Carmina non arretra nemmeno dinnanzi alle critiche di chi, vuoi per ragioni politiche, vuoi per il solito buonismo sganciato dalla realtà, contesta la presa di posizione. Infatti, non le manda a dire e rispondendo ad un commento dice:

“Sai quanta gente disperata viene da me e non abbiamo le risorse per aiutarla? La questione è evitare una guerra tra poveri a cui ci costringono il nostro governo nazionale e regionale per speculare sulla mercificazione di carne umana senza tenere conto delle realtà locali ma imponendo le cose dall’alto.. anche i nostri poveri e disperati hanno bisogno e diritto di essere aiutati e noi abbiamo le mani vuote.  A breve magari ci taglieranno l’illuminazione pubblica, ogni mese c’è il rischio del disastro sanitario se non riusciamo a pagare le fatture alle ditte con sciopero degli operatori, non riusciamo a fornire i servizi essenziali, ci sono i lavoratori Italcementi in mobilità disperati..etc etc. Ma giusto in un comune così martoriato devono aggiungere sofferenza? Perché non li mandano  a Cortina”?

Non solo. “Il munero dei minori non accompagnati è aumentato a dismisura da quando con l’accordo ANCI- Ministero si è stabilito il limite di 2,5 stranieri ogni 1000 abitanti, ma questo limite non vale per i minori. Già noi abbiamo 35 minori (quasi il limite). Così non guadagnando più sugli adulti fanno imbarcare a forza i minori che “piazzano ” dove vogliono senza limiti e controlli”.
“Segui i soldi e troverai la mafia diceva Falcone…”.

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