Lampedusa e Amatrice sacrificate sull’altare degli Eurosquali

14 agosto 2017

Se la ‘madre patria’ si è trasformata in matrigna anche nei confronti dei suoi cittadini più deboli, lo si deve agli squali dell’Ue e a tutti i partiti che hanno svenduto la democrazia...

Perché l’Italia è diventata cosi cattiva con i suoi cittadini, anche con quelli più fragili? Perché quella che una volta veniva inneggiata come la ‘madre patria’, oggi si è trasformata nella più classica delle matrigne?

Quello che sta succedendo ad Amatrice e Lampedusa, purtroppo,ci fornisce l’ennesima prova.

A quasi un anno dal sisma che ha scosso il Centro Italia il sindaco di Amatrice attacca il governo e parla di mancate promesse sull’esenzione dalle tasse:
“Sull’esenzione da tasse e contributi ci hanno preso in giro. Ho studiato il bando pubblicato dal ministero dello Sviluppo economico: non c’ è quello che era stato stabilito. Ci avevano promesso l’esenzione dai contributi e dalle tasse per le imprese per due anni. E invece c’è solo un credito d’imposta. E questo non va bene”.

Il caso di Lampedusa è, per certi versi, ancora più incredibile. Come vi abbiamo raccontato qua,   gli abitanti di Lampedusa dovranno restituire i tributi che erano stati sospesi come risarcimento per l’ emergenza migranti che l’isola si è trovata a fronteggiare, praticamente da sola, a partire dal 2011.

Due casi che gridano vendetta e che ci riportano alla domanda iniziale: perché lo Stato è diventato nemico dei suoi figli più deboli?

Non solo dei più deboli, a dire il vero.

E’ da quasi un ventennio che assistiamo inermi allo smantellamento del welfare, ai tagli all’istruzione e alla sanità pubblica e al massacro dei diritti dei lavoratori. Per la precisione, da 16 anni. Da quando cioè l’Italia è entrata a fare parte del sistema euro. Per gli appassionati di economia, questa verità la potete trovare declinata in ogni suo dettaglio in questo articolo.

Ma,  al di là delle prove fornite dagli studiosi estranei al sistema (non mancano nemmeno quelli cattolici che denunciano i danni fatti dall’euro) è una verità che noi tutto viviamo ogni giorno e che non può sfuggire.

L’austerity imposta dal sistema euro, un sistema in cui a prevalere sono sempre gli interessi delle oligarchie finanziarie, non solo ci ha impoveriti ma ha ridotto lo Stato, anche quello italiano, ad un mero esecutore di politiche economiche anti democratiche.

Se lo Stato italiano non può fare di più per Amatrice è perchè, per stessa ammissione di Vasco Errani, commissario straordinario alla ricostruzione, ci sono regole europee da rispettare.

Lo stesso vale per Lampedusa: il Governo italiano, per rispettare gli assurdi trattati strozza popoli dell’Ue, deve rastrellare soldi da dove può. Anche a costo di sacrificare chi meriterebbe solo ricompense. Ed è quello che sta facendo.

Ecco, dunque il problema di fondo: lo Stato non ha ceduto solo poteri e competenze all’Ue, ma ha ceduto il suo volto democratico, il principio secondo cui a fare da guida deve essere sempre e solo l’interesse e il benessere di tutti i suoi cittadini.

In questo  contesto va inserita la battaglia ‘sovranista’ di quei movimenti italiani che non lottano, come insinua la propagando di regime, per riportare indietro le lancette della storia, ma per ridare al popolo la sovranità e allo Stato il compito di difenderla dalla morsa di quel capitalismo finanziario che ci sta rovinando e che ha preso le redini dell’Ue.

Il male va curato alla radice. Inutile prendersela solo con il Governo Pd: anche il centrodestra ha fatto e farebbe simili cose per obbedire all’Ue. Entrambi gli schieramenti sono funzionali al finanzcapitalismo, nemico dei popoli e della democrazia.

Va individuato il male e certamente anche le sue metastasi.

E finchè gli italiani non troveranno la forza di ribellarsi al sistema euro, non solo non vedranno luce, ma continueranno ad assister a porcate come quelle in danno di Lampedusa e Amatrice.

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