Lampedusa: udite udite! Roma vuole i tributi sospesi per l’emergenza migranti

10 agosto 2017

Ha dell’incredibile la notizia diffusa stamattina dal Fatto quotidiano: l’Agenzia delle Entrate starebbe battendo cassa per recuperare quelle imposte che erano stato sospese come forma di risarcimento. Il sindaco dell’Isola promette battaglia: “Siamo pronti ad azioni eclatanti”

Ha dell’incredibile la notizia che arriva dall’Agenzia delle Entrate e diffusa stamattina da Il Fattoquotidiano: gli abitanti di Lampedusa dovranno restituire i tributi che erano stati sospesi come risarcimento per l’ emergenza migranti che l’isola si è trovata a fronteggiare, praticamente da sola, a partire dal 2011. Ricordate? Era l’anno in cui  l’isola si trovò letteralmente invasa dai migranti in fuga dopo la cosiddetta ‘primavera araba’. A pagare, e non solo nel 2011, fu il settore trainante per l’isola: il turismo crollato ai minimi storici.

Oltre ai complimenti e alle pacche sulle spalle dei lampedusani, l’allora premier, Silvio Berlusconi, aveva concesso la sospensione del pagamento delle imposte. Provvedimento, poi, rinnovato per gli anni a seguire. Per dare il tempo ai lampedusani di fare riprendere la loro economia e recuperare un’ immagine che era stata massacrata da quella emergenza.

Ora il dietrofront. Il Governo italiano deve, probabilmente, recuperare risorse per fare quadrare i conti agli occhi dell’Unione europea e che fa? Quello che fa sempre. Li toglie ai cittadini per obbedire le oligarchie finanziarie che hanno preso il posto della democrazia.

Lampedusa dovrà tornare ad accontentarsi di una stretta di mano per quanto fatto in tema di migrazione.

Promette battaglia il neo sindaco, Totò Martello. Che al Fatto quotidiano dice: “Subito dopo la mia elezione ho chiesto un incontro al viceministro delle Finanze, Enrico Morando, per provare a risolvere questa situazione che si trascina ormai da anni: ho provato ad ottenere una cancellazione anche parziale o uno sgravio ma il governo sembra disposto a concedere soltanto una rateizzazione“.

“Una situazione davvero incredibile – dice il primo cittadino – Come incredibile è l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate nei nostri confronti. Chiederò un altro incontro per capire se è normale questo accanimento ma spero che il governo trovi una soluzione altrimenti è chiaro che qui siamo pronti ad azioni eclatanti”.

Il giornale, come potete leggere qui, ipotizza che si possa trattare di una sorta di ritorsione romana- leggasi del PD- per la mancata rielezioni di Giusy Nicolini.

Tutto può essere. Ma, a nostro parere, è più probabile che, dopo avere tagliato fondi alla sanità pubblica, alla scuola, al welfare, ai Comuni e alle Regioni, il Governo nazionale non esita a sacrificare i lampedusani per obbedire ai diktat di quelle lobby di poteri economici che dettano l’agenda all’UE e che hanno sostituito il potere democratico degli Stati sovrani. Gli stessi che impongono l’austerity e che stanno riducendo alla fame i popoli europei per garantire il benessere delle oligarchie finanziarie. Gli stessi che impongono ‘manovre finanziare correttive’ che si traducono in batoste sempre e solo per i cittadini e per i loro diritti. Quanti sacrifici ci abbia chiesto il sistema euro e quanto poco ne abbiamo avuto in cambio, lo spiega benissimo, tra gli altri, il professor Ernesto Screpanti,  docente di Economia Politica all’Università degli Studi di Siena e autore di tanti lavori sul capitalismo finanziario che attanaglia l’Europa (qui la nostra intervista). 

Vedremo come reagirà il Governo regionale. Ad occhio e croce come sempre: obbedendo a Roma e fregandosene dei siciliani.

Vale la pena ricordare che l’Agenzia delle Entrate, braccio ‘armato’ del Governo nazionale, è la stessa che per la Corte dei Conti Siciliana agisce in maniera scorretta- per usare un eufemismo- rispetto all’incasso delle imposte e dei tributi siciliani: “Trattiene in maniera unilaterale tributi che dovrebbero restare in Sicilia” scrivono i agistrati contabili. Qui l’articolo su questa denuncia ovviamente ignorata dalla gran parte dei giornaloni….

nella foto un immagine di Lampedusa nel 2001

 

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