Ong, ‘sciarra’ Minniti-Delrio: gioco delle parti?

7 agosto 2017

Ci si può aspettare una soluzione reale da chi ha sguazzato nella palude dell’accoglienza e da chi probabilmente, ha ancora interessi a mantenere in vita il sistema?

Il tempo è galantuomo. E lo è stato anche  nei confronti del Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, bersagliato dalle critiche quando, per primo, aveva ‘osato’ mettere in dubbio la natura dell’operato delle Ong che con le loro navi fanno da taxi ai migranti che attraversano il Mediterraneo, grazie – parola di Europol- alla rete di criminali internazionali che lucrano su questi viaggi.

Anche se ad indagare su casi concreti è la Procura di Trapani, tutto quello che sta succedendo nelle ultime settimane dimostra che Zuccaro, basandosi con ogni probabilità su rapporti  dell’intelligence, aveva ragioni piu’ che fondate per lanciare l’allarme.

Se ne sono accorti pure a Roma, dove il Governo nazionale sta tentando di porre rimedio ad una situazione che è sfuggita di mano. Le azioni dell’esecutivo nazionale restano, però,ambigue. Un improvviso ‘risveglio’ che non convince. Non è da escludere che il Governo, fiutata l’aria di indagini più che concrete sui rapporti di alcune Ong con gli scafisti, che sono, lo ribadiamo, la manovalanza di quel network criminale denunciato da Europol, abbia messo in scena il suo intervento per non fare l’ennesima barbina figura dinnanzi agli italiani.

L’ennesima prova dell’ambiguità del Governo è fornita dalla ‘sciarra’ tra tra il ministero dell’Interno e quello dei Trasporti e delle Infrastrutture.”Minniti – si legge sul Corriere della Sera- ha disposto che, in caso di richiesta di autorizzazione di entrare in porto da parte di una nave di una Ong che non ha voluto firmare il Codice, non si debba rispondere”. Mentre, il ministro dei Trasporti, Delrio che ha competenza in mare, dice che le regole del soccorso debbano tenere presente quelle del diritto internazionale. Insomma, è favorevole al trasbordo in mare dei migranti dalle navi delle ONG (anche non firmatarie) a quelle della Guardia Costiera (che fa capo a lui), per portarle in salvo in Italia.

Punto e a capo. Che a fare da taxi siano le Ong o la Guardia costiera cambia poco.

Tutto deve cambiare affinché tutto resti come è?

Non va dimenticato un aspetto essenziale dell’intera questione: quali sono i partiti che più di altri sono da considerare responsabili del caos in tema di migranti e che più di altri hanno contribuito ad alimentare il business dell’accoglienza? Sono quelli che stanno al Governo, Pd e centristi in primis, quelli della banda di Comunione e Fatturazione, delle cooperative, degli appalti e dei fondi pubblici.

Ci si può aspettare una soluzione reale da chi ha sguazzato nella palude dell’accoglienza e da chi probabilmente, ha ancora interessi a mantenere in vita il sistema?

Sulle Ong che si rifiutano di svelare i loro finanziatori e che non vogliono agenti di polizia bordo, non diciamo nulla. Si commentano da sole. Con buona pace di chi, come Roberto Saviano, le difende. Ormai, pur di suscitare un po’ di clamore mediatico, certi personaggi non esitano a calpestare logica e buon senso….

 

Il traffico di migranti vale almeno 6 miliardi di euro. Parola di Europol e Interpol

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