Bilancio regionale 2016: verso la ‘parifica’ da parte della Corte dei Conti

19 luglio 2017

Oggi la Corte dei Conti per la Sicilia, a meno di nuovi colpi di scena’, dovrebbe ‘parificare’ il Bilancio consuntivo 2016 della Regione siciliana. Rosario Crocetta, almeno per ora, rimarrà al proprio posto. La parola passa all’Ars, che dovrebbe approvare il consuntivo 2016 insieme con una manovra di assestamento di Bilancio. Rinviato l’esame del ‘Collegato alla Finanziaria 2017’. Il grillino Salvatore Siragusa contesta il progetto di un impianto per il trattamento dei rifiuti a Vicari

Bilancio consuntivo 2016: oggi il Governo regionale presieduto da Rosario Crocetta saprà se potrà proseguire sino alla fine della legislatura, o se dovrà tornare a casa anticipatamente. Oggi, infatti, la Corte dei Conti renderà noto il proprio giudizio sul Bilancio 2016.

Stando a indiscrezioni, la magistratura contabile dovrebbe ‘parificare’ il Bilancio regionale 2016.

Insomma, il segnale lanciato due settimane fa circa dalla magistratura contabile è arrivato. La Corte dei Conti, non ‘parificando’, per la prima volta in quasi settanta anni di Autonomia siciliana, il Bilancio consuntivo, ha lasciato capire che molto cose, forse troppe, oggi non vanno per il verso giusto nei conti regionali.

Nei giorni scorsi l’assessore-commissario della Regione siciliana per conto di Renzi, Alessandro Baccei, ha inviato alla magistratura contabile una serie di ‘pezze di appoggio’ ai ‘buchi’ del Bilancio 2016. Il tema sollevato dalla Corte dei Conti, oltre che contabile, è ‘politico’. Ed è in continuità con le relazioni di accompagnamento alle ‘parifiche’ che i giudici contabili hanno stilato negli ultimi anni, là dove, con grande senso delle istituzioni, hanno lasciato intendere che la Regione non può continuare ad andare avanti con un conto economico sempre più striminzito.

Al di là dei tecnicismi – i fondi rischi ‘scomparsi’ e altro ancora – il messaggio è chiaro: lo Stato non può continuare ad impossessarsi delle entrate di pertinenza della Regione siciliana, che non può continuare a tagliare i fondi ai propri cittadini solo perché la stessa Regione è governata da ‘ascari’ che, invece di difendere la Sicilia, fanno gli interessi del Governo nazionale.

Basti osservare quanto succede in queste ore: Roma ha ratificato il nuovo scippo all’IVA che spetta alla Regione siciliana e lo fa senza aver ancora erogato alla stessa Regione i 162 milioni di euro dell’accordo sull’IRPEF!

Fatta questa premessa – e questa è la nostra previsione – oggi il Bilancio consuntivo 2016 dovrebbe essere ‘parificato’ dalla Corte dei Conti.

Crocetta, almeno fino a questo momento, dovrebbe restare al proprio posto.

Ricordiamo che la mancata ‘parifica’ del Bilancio 2016 renderebbe nulla la manovra economica e finanziaria 2017 approvata nei mesi scorsi dall’Assemblea regionale siciliana. Senza Bilancio e Finanziaria 2017 si configurerebbe la “persistente violazione dello Statuto”, il presidente della Regione, Crocetta, andrebbe a casa e al suo posto arriverebbero tre commissari nominati da Roma.

Tale evento, lo ribadiamo, è molto improbabile. Molto più probabile, come già ricordato, è la ‘parifica’ del Bilancio consuntivo 2016, se è vero che il ‘messaggio’ dovrebbe essere già stato recepito dagli ‘ascari’.

Una volta ‘incassata’ la ‘parifica’, la parola passerà all’Ars, che dovrebbe approvare – supponiamo questa settimana – il consuntivo 2016, magari accompagnato con una manovra di assestamento del Bilancio.

Non si dovrebbe più parlare – almeno in questa sessione estiva – della Finanziaria bis, detta anche ‘Collegato alla Finanziaria 2017’. Di questo provvedimento, forse, si tornerà a parlare a settembre, nella sessione legislativa finale, quella che chiuderà questa tormentata legislatura.

La cronaca politica di ieri registra un intervento del parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Salvatore Siragusa, su una vicenda legata al mondo dei rifiuti:

“La scelta della creazione della piattaforma integrata Envex – scrive il deputato grillino – è l’ennesima palese dimostrazione di come la Regione siciliana continui ad infischiarsene di una sostenibile visione programmatica per il futuro. La piattaforma Envex violerebbe peraltro le direttive europee in materia di qualità dell’aria e dell’ambiente compatibile con uno sviluppo sostenibile”.

Si tratta di una “Piattaforma integrata per il trattamento dei rifiuti solidi urbani con produzione di combustibile solido secondario e biometano”, che verrebbe realizzata in contrada Borgo Manganaro (Vicari) dalla s.r.l. Envex di Palermo.

Progetto che non coinvince Siragusa che, sull’argomento, ha presentato un’interrogazione al Governo.

“L’impianto di cogenerazione e combustione Envex – si legge nell’interrogazione di Siragusa – si pone in aperto contrasto con la logica della massima sostenibilità ambientale poiché ricorre alla trasformazione per poi effettuare una combustione di rifiuti solidi urbani (RSU). Tali rifiuti, invece, potrebbero essere valorizzati reintroducendoli in un percorso virtuoso dal punto di vista ambientale che consenta un loro riutilizzo senza alcuna combustione. La Regione siciliana è vittima di se stessa. Sembra incredibile come anche il loro demoniaco piano rifiuti, che prevedeva la costruzione di diversi inceneritori, sia fermo a causa di un rimpallo di responsabilità tra gli assessorati Territorio e Ambiente e quello Rifiuti. L’incapacità con cui questo Governo regionale, sostenuto dal Partito Democratico, abbia affrontato il tema dei rifiuti è davvero imbarazzante”.

“A questo punto – conclude il deputato M5S – pretendiamo che il Governo regionale revochi qualsiasi autorizzazione concessa per la costruzione di un impianto di cogenerazione così inquinante”.

AGGIORNAMENTO

– La sezione riunite di controllo della Corte dei Conti ha parificato il rendiconto della Regione Siciliana per il 2016.
I giudici hanno cosi rigettato le richieste del procuratore generale d’appello della Corte conti, Pino Zingale, secondo il quale il consuntivo era irregolare.

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