Incendi: dal caos in Sicilia ai 28 elicotteri su 32 bloccati da Roma con la riforma Madia

13 luglio 2017

Se il Governo regionale siciliano, in materia di attività antincendio, non ne ha combinata una giusta, anche a Roma non scherzano. Il leader nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli attacca il Governo nazionale che ha eliminato il Corpo Forestale bloccando, di fatto, l’attività di 28 elicotteri antincendio su 32!

Gli incendi in Sicilia: sta facendo più danni il Governo nazionale o il Governo regionale?

Già abbiamo appurato che, nella nostra Isola gli operai forestali sono stati avviati al lavoro il 15 giugno. O meglio 8-10 giorni dopo, perché adesso hanno anche trovato il modo di perdere tempo anche con le visite mediche.

per la cronaca, su circa 19 mila operai della Forestale, il Governo regionale ne ha avviato al lavoro – ribadiamo: dopo il 15 giugno – circa 10 mila tra 151nisti e 101isti. Più pochi 78isti.

Di fatto, il Governo regionale ha avviato al lavoro, con oltre due mesi di ritardo, la metà circa degli operai della Forestale.

I risultati di tale scelta scellerata si sono visti: niente opere di prevenzione degli incendi e fuoco in quasi tutta l’Isola. Incendi quasi tutti dolosi, certo: ma agevolati da chi ha abbandonato il territorio!

Quindi, se c’è una ‘strategia’, bisogne tenere conto di tutti i fattori che ruotano attorno a questa storia. 

Ma se il Governo siciliano è un disastro, il Governo nazionale non ha brillato: anzi.

Sul Secolo d’Italia leggiamo un articolo incredibile:. A parlare è il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli:

“L’emergenza incendi di queste ore è causata anche da chi invece di programmare un’azione di prevenzione ha tagliato la struttura della Forestale con la riforma Madia: la conseguenza è che su 32 elicotteri antincendio ben 28 sono a terra”.

“Su 32 elicotteri antincendio del Corpo Forestale – dice sempre Bonelli – solo 4 sono operativi a causa della disgraziata riforma Madia che ha accorpato la Forestale ad altre forze di polizia; 16 sono stati andati ai Vigili del Fuoco, 16 ai Carabinieri, ma a causa della riforma, per mancanza di brevetti e adeguamento degli stessi ai criteri dei nuovi Corpi a cui sono stati assegnati, ben 28 elicotteri sono terra inutilizzati”.

“Inoltre – prosegue il leader de Verdi italiani – degli 8.000 forestali, in 360 sono andati ai Vigili del Fuoco, circa 1.240 nella pubblica amministrazione e 6.400 ai Carabinieri. Ma la cosa più grave è che le funzioni di DOS (Direttore Operatore Spegnimento) che prima erano esercitate dal Corpo Forestale attraverso specifiche convenzioni con le Regioni, oggi non sono state ancora assegnate e manca proprio quel coordinamento eseguito da chi ha costruito negli anni una professionalità nello spegnimento degli incendi.”

“A questo si aggiunga – prosegue Bonelli – che in quelle Regioni dove c’è un coordinamento e vige un piano antincendi di prossimità, reale e capillare e che coinvolge anche la popolazione nel controllo attivo del territorio, vediamo che gli incendi sono ridotti praticamente a zero”.

Si chiude con un ‘siluro’ al Governo Renzi:

“Questo serva da lezione alle Regioni inadempienti e a chi, con la scusa di voler far risparmiare, ha voluto l’accorpamento della Forestale dimostrando un’incompetenza che oggi paghiamo in termini ambientali e sociali”.

Critico con il Governo nazionale, a proposito del pasticcio fatto sul Corpo Forestale, anche il sindaco di napoli, Luigi De Magistris (sotto la vide-intervista).

In queste ore un incendio è divampato a San Mauro Castelverde, basse Madonie, provincia di Palermo. Ci hanno informato che è intervenuto un Canadair che è riuscito a domare le fiamme.

Ma prima dell’arrivo del Canadair, nella pagina facebook di Salvatore Centorbi, del Si.F.U.S. (Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione) abbiamo letto questo appello del sindaco di San Mauro, Giuseppe Minutilla, che la dice lunga sull’organizzazione del servizio antincendio in Sicilia:

“Siamo abbandonati. Dopo ore ancora non arriva nessuno. Persino la squadra antincendio che abbiamo sul posto è nell’impossibilità di operare. L’autobotte è fuori uso e il mezzo che avrebbe dovuto trasportare gli uomini sul posto dell’incendio non si è potuta muovere perché non è stata revisionata. Siamo abbandonati. Qui i danni sono ingenti. Animali morti, abitazioni a rischio. e tante aziende minacciate dalle fiamme Nessuno ci ascolta. A respingere le fiamme ci sono solo io cittadini che stanno facendo di tutto per difendere il loro paese”.

La cosa incredibile è che, mentre la Sicilia brucia, l’Amministrazione regionale, per mancanza di fondi, sta licenziando i pochi operai 78isti della Forestale di Caltagirone e di Vizzini (operai che svolgono, in un anno, 78 giornate lavorative).

 

Qui l’articolo del Secolo d’Italia

Qui la video-intervista del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris

 

 

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