Orlando, con Grasso, vuole imporre ai siciliani Renzi già ‘bocciato’ dagli stessi siciliani!

24 giugno 2017

Con l’occasione Leoluca il trasformista, zitto zitto starebbe preparando anche una serie di ‘tagliole’ ai vari deputati regionali uscenti del PD. Che verrebbero sostituiti, in blocco, da un gruppo di sindaci passati, armi e bagagli, con lo stesso Orlando. Grasso, insomma, se dovesse accettare, potrebbe diventare il cavallo di Troia per i vari Cracolici, Panepinto, Marziano e via continuando 

In queste ore febbrili, mentre in tanti, nel PD siciliano, attendono speranzosi il “Sì” del presidente del Senato, Piero Grasso, che dovrebbe congiungersi a ‘nozze’ con il progetto politico trasformista di Leoluca Orlando, il nostro pensiero va, non può non andare a tanti valenti dirigenti e deputati regionali del Partito Democratico della nostra Isola che sono stati dimenticati, bastonati, umiliati e offesi.

Nessuno, in attesa della risposta di Piero Grasso, che parla di loro. Ignorati.

Eppure, in queste ore fatidiche, l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, ha persino offerto a Demetra i grani antichi di Sicilia in segno di amicizia. Ma nulla, nemmeno dagli Dei è arrivato un segnale divino in favore di Antonello: nessuno che dice:

“Ma scusate, ancora appresso a Grasso dobbiamo andare? Abbiamo qui Antonello Cracolici che doveva diventare e non lo è mai diventato presidente dell’Assemblea regionale siciliana; che doveva diventare e non è mai diventato eurodeputato; che è diventato – Iddio sa dopo quante contumelie – assessore regionale agli “immancabili destini” dell’Agricoltura e nessuno lo propone come candidato alla presidenza della Regione?

Che partito di ingrati, ‘sto PD!

E che dire di Davide Faraone, sottosegretario, addirittura!, alla Sanità. Renziano della prima ora, dopo la restaurazione di Matteo nel PD ci si sarebbe aspettati, dallo stesso Matteo, una mezza incoronazione. Invece che dobbiamo leggere? Che Renzi, in queste ore, starebbe addirittura facendo pressioni fortissime su Grasso per convincerlo ad accettare la candidatura siciliana. Roba da matti!

Possibile che Renzi abbia deciso di ignorare Faraone al quale lo legano partire di pallone come la celebre canzone di Rita Pavone?

Si dice che anche Leoluca Orlando – proclamato sindaco di Palermo nonostante i verbali ‘ballerini’ delle elezioni comunali (potenza della Temi…) – sarà in queste ore in quel di Roma per perorare la causa grassiana.

Del resto, il progetto ambizioso di Orlando non può fare a meno di Grasso che cola, pardon, di Grasso che cala da Roma su Palermo con un’investitura renziana.

Il progetto di Leoluca è notevole: i Siciliani detestano il Governo di Rosario Crocetta e i partiti che lo sostengono, PD in testa? Bene: lui, Leoluca Orlando Cascio, vorrebbe gettare fuori i partiti dalla porta per farli rientrare, di nascosto, dalla finestra.

Insomma: Grasso che cola, pardon, che cala da Roma come un Falco pellegrino nella lista di Leoluca infarcita di sindaci. Dire ai Siciliani che Grasso è un’altra cosa, che non c’entra con il PD, che non c’entra con Alfano, che non c’entra con D’Alia, che non c’entra con Cardinale; per poi farlo votare dal PD, da Alfano, da D’Alia e da Cardinale. Geniale, no, Leoluca?

Pensate: al referendum sulle riforme costituzionali il 70% dei Siciliani ha detto No a Renzi. E, adesso, rimescolando le carte, Leoluca Orlando vorrebbe ingannare i Siciliani facendogli votare il candidato di Renzi!

Operazione ‘mistica’, quella di Orlando: far votare ai Siciliani ciò che i Siciliani non vogliono più. Possibile? Si prevede anche uno spoglio delle schede alla ‘palermitana’ come i verbali-cotolette delle elezioni comunali di Palermo? Non si capisce.

Quello che si intuisce è che questo progetto orlandiano-renziano potrebbe sacrificare oltre ogni limite morale, etico e forse anche estetico i vari Cracolici, Panepinti, Marziano. Tutti gettati fuori dalla porta per poi rientrare dalla finestra… Ma…

Un attimo: e se alcuni di questi sindaci dei Comuni con un numero di abitanti inferiore a 20 (e quindi con la possibilità di esercitare il doppio mandato: sindaco e deputato regionale) dovessero prendere più voti dei deputati regionali uscenti del PD?

Non è che Leoluca, con la scusa del Grasso che cola, pardon, che del Grasso cala da Roma ci lascia un’Ars senza Cracolici, senza Marziano, senza Panepinto?

Non è che Grasso è, alla fine, un mezzo cavallo di Troia?

Mah…

Domanda finale: ma i Siciliani – gli elettori Siciliani – cadranno nel tranello di Orlando, Grasso e Renzi?

P.S.

Qualcuno ci ha chiesto: che ne farà Leoluca di Rosario Crocetta? A Gela, da Eschilo…

 

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