Il gran rifiuto di Carmencita Mangano: resta nel Governo. Soddisfatti gli ‘sportellisti’

17 giugno 2017

Dopo aver perso l’assessore Giovanni Pistorio – di fatto gettato fuori dal Governo dal presidente della Regione in persona – il leader dei centristi, Giampiero D’Alia, deve incassare anche l’insubordinazione dell’assessore al Lavoro, Carmencita Mangano, che ha deciso di non dimettersi. Si aprono prospettive concrete per gli ex sportellisti. Le precisazioni di Adriana Vitale

L’assessore regionale al Lavoro, Carmencita Mangano, non si dimette più. Rimane nel Governo. Lo ha annunciato in una lettera. Uno ‘schiaffo’ per i centristi di Giampiero D’Alia, che ‘incassano’ “l’insubordinazione” della bella Carmencita; e un punto a favore, invece, per il presidente Rosario Crocetta.

Ecco il testo della lettera:

“Mi chiamo Carmencita Mangano – leggiamo nella lettera – sono psichiatra e quando tre mesi fa sono stata chiamata a dare il mio contributo in questo assessorato, tra i più delicati della nostra Regione, non mi sono tirata indietro. Ho intrapreso questo percorso per offrire, concretamente e nel più breve tempo possibile, risposte a chi ha la necessità immediata di averne, la gente, la comunità, al servizio della quale ho deciso di mettere tutta me stessa, la mia professionalità, il mio impegno, la mia umanità”.

“Quanta sofferenza, fragilità e povertà ho incontrato, provando a costruire un ‘pensiero’ frutto dell’incontro tra le istituzioni e la nostra comunità, per disegnare insieme azioni forti e concrete.
Per chi? Con i disabili, per gli stranieri minori non accompagnati, i bambini e donne che incontrano la violenza; con gli ex sportellisti, gli ASU e tutto il mondo dei precari lavoratori di questa terra.
Per i giovani con le politiche a loro dedicate, i tavoli tecnici per il disagio giovanile in tante sue forme, il bullismo, il fenomeno del blue whale, e tanto impegno per i diversi ambiti che competono a questo assessorato, dal Welfare, alle politiche Attive del lavoro, nello sforzo continuo e nella
ricerca dei migliori modelli operativi”.

“Ho affrontato ogni singolo giorno del mio mandato con la consapevolezza che
ogni sera avrei dovuto portare a casa un risultato, che desse fiducia, che
tracciasse l’inizio di un cammino comune – mio e dei siciliani che mi onoro di
rappresentare all’interno delle istituzioni – e credo che i primi effetti
stiano finalmente emergendo. E’ stato faticoso e impegnativo, non lo nego, ma anche bellissimo. Il lavoro iniziato è stato straordinario e,con esso, vedere che le cose stanno finalmente
cambiando, mi ha caricata di entusiasmo e di un ulteriore e più grande senso di
responsabilità”.

“Proprio per questi motivi ho deciso di proseguire, di non mettere fine a
questo impegno e di continuare a dare tutta me stessa, perchè chi ha il diritto
di avere delle risposte, mi trovi ancora come interlocutore e senta che
continuerò ad esserci e a lavorare fino all’ultimo giorno del mio mandato, con
la voglia incessante di dare risposte e trovare soluzioni, ma senza mai
mollare. Non saranno certamente le questioni politiche ad interrompere il mio percorso
da Assessore Tecnico in questa Giunta ed è con questo spirito di missione che
continuerò a servire il popolo siciliano”.

Davvero una ‘birbante’, Carmencita. E una grande vittoria di Crocetta: ha buttato fuori dal Governo l’assessore Giovanni Pistorio; e ha scippato a D’Alia la bella Carmencita.

Una buona notizia per i dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali: ora hanno qualche speranza in più di tornare a lavorare.

Sulle vicenda interviene Adriana Vitale, dipendente degli ex Sportelli multifunzionali che, da anni, si batte per riottenere il lavoro:

“L’essessore Carmencita Mangano – scrive Adriana Vitale su facebook – ha obbedito alla sua onestà, correttezza e coerenza nel seguire un percorso iniziato a favore delle tante emergenze. Ha guardato il bene comune, non ha sacrificato i siciliani, che aspettano risposte, alle vergognose alchimie di un partito che scappa come un topo quando la nave affonda, che dichiara candidamente di aver esaurito l’esperienza in un governo che ha forgiato per quasi cinque anni ottenendo poltrone e prebende e adesso in cerca di altri lidi per ricominciare da capo con il metodo collaudato degli zero virgola”.

“L’assessore – aggiunge Adriana Vitale – è una perla rara in mezzo al letame, in tutte le conversazioni mi esortava ad essere fiduciosa rappresentando una visione di sé che trova corrispondenza nei comportamenti e nei fatti. Ha avuto la forza e il coraggio di staccarsi dai mercenari, da un piccolo e insignificante partitino che baratta la dignità per un posto al sole. Grande donna di enorme spessore umano e alto profilo pilotico. Chapeau!”.

 

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