Gli uomini e le donne di Alfano e D’Alia lasciano il Governo Crocetta: siamo tutti ‘affranti’ dal dolore…

16 giugno 2017

Come farà la Sicilia a sopravvivere senza che i due ‘geni’ della politica isolana – Angelino Alfano e Giampiero D’Alia – ‘maneggino’ con i propri uomini e le proprie donne dentro gli assessorati regionali? Certo, per quattro anni e mezzo hanno ‘banchettato’. Nella loro testa soffriranno solo cinque mesi. Perché per loro il nuovo presidente della Regione sarà uno di loro… Ci proviamo a smentirli, cari Siciliani?

Dopo avere ‘banchettato’ per 4 anni e 7 mesi nel Governo regionale di Rosario Crocetta, dopo aver sostenuto le opzioni ‘ascare’ dello stesso Governo (leggere l’appoggio ai due ‘Patti’ firmati da Crocetta con Renzi: accordi Stato-Regione che hanno svuotato le ‘casse’ regionali), i “Centristi per la Sicilia” lasciano il Governo della Sicilia.

Insieme con i “Centristi per la Sicilia” lasciano il Governo anche i poltronisti di Angelino Alfano.

Insomma: uno l’ha buttato fuori dalla Giunta il presi Crocetta: Giovanni Pistorio. Mentre altri due assessori – Carlo Vermiglio e Carmencita Mangano – si dovrebbero essere già dimessi.

Per 5 milioni di Siciliani sarà una ‘tragedia’ dovere fare a meno dei rappresentanti di Alfano e di D’Alia dal Governo dell’Isola…

Ecco a voi il comunicato ufficiale:

“Si è riunito oggi (ieri per chi legge ndr) il coordinamento regionale dei Centristi per la Sicilia insieme al gruppo parlamentare all’Ars per una valutazione della situazione politica regionale, che era in programma già da tempo ed era stata rinviata su richiesta degli alleati a dopo l’approvazione della Finanziaria e a dopo le elezioni amministrative dell’11 giugno”.

“I Centristi – prosegue la nota – ritengono che Rosario Crocetta non possa essere ricandidato alla Presidenza della Regione e, pertanto, appare corretto nei suoi confronti e nei confronti dei siciliani non continuare l’esperienza di un governo presieduto da chi non potrà guidarci nella prossima campagna elettorale”.

Ci vuole veramente una faccia di bronzo per scrivere certe cose. Fino all’ultimo sono rimasti abbarbicati agli assessorati; poi, a cinque mesi dal voto, con una Regione in sostanziale default, i “Centristi per la Sicilia” escono dal Governo della Regione (ma quali Siciliani, al di là delle clientele, votano ancora per questi personaggi, al di là dei prigionieri delle clientele?). Sfacciati fino all’ultimo.

Ma non sazi. Anche se a Palermo i “Centristi per la Sicilia”, insieme con il partito di Angelino Alfano, con Totò Cardinale, con Totò Lentini e con il PD dell’assessore regionale, Antonello Cracolici, e del sottosegretario, Davide Faraone hanno acchiappato il appena 20,40%, pensano ancora di esserci alle prossime elezioni regionali.

Se fate i conti di tutta la ‘macedonia’ di cui sopra, che percentuale potrebbero raggiungere i “Centristi per la Sicilia”?

“I centristi – conclude il comunicato – invitano gli assessori regionali a dimettersi e invitano il segretario regionale Adriano Frinchi e il capogruppo all’Ars Marco Forzese ad avviare, dalla prossima settimana, le consultazioni con il Partito democratico per fissare i punti del programma della prossima legislatura e individuare il prossimo candidato governatore della Regione”.

Sotto a chi tocca: ‘spremuto’ a dovere Rosario Crocetta, ora tocca a un nuovo candidato che tutti già conoscono: Piero Grasso.

Eh già: come cinque anni fa, il centrosinistra dovrà eleggere un nuovo presidente della Regione contro i Siciliani. Ma questa volta la ‘spaccatura’ del centrodestra già avviata da Gianfranco Miccichè potrebbe non bastare…  

Foto tratta da blogtaormina.it

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