Igor Gelarda (M5S): “Con noi Palermo sarà una città più sicura”

7 giugno 2017

Quattro chiacchiere con il capolista del Movimento 5 Stelle per il Consiglio Comunale di Palermo. Il suo chiodo fisso è la sicurezza. E, infatti, si parla di lui come probabile assessore al ramo (in caso di vittoria, va da sé) e a lui si deve il piano sicurezza dei pentastellati. Intanto, mentre Grillo oggi sarà al Velodromo, tra i 5 stelle palermitani cresce l’ottimismo: “Fino a qualche settimana fa Ferrandelli sembrava in vantaggio, ma non è più così…”

“In pochi sanno che il sindaco è un componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e che, in quanto tale, potrebbe fare molto per rendere più sicura la nostra città. Invece, l’amministrazione uscente ha completamente ignorato questo tema”.

Parola di Igor Gelarda, 42 anni, laureato in storia e con un dottorato di ricerca sulla Sicilia antica, che nella vita fa il poliziotto e che guida la lista del Movimento Cinque Stelle per il Consiglio comunale di Palermo. Secondo alcuni rumors, Gelarda sarebbe anche l’assessore in pectore alla Sicurezza in una ipotetica Giunta a 5 Stelle, ma lui liquida queste voci come “premature. Sono certo che il nostro candidato sindaco saprà fare funzionare al meglio la macchina comunale”.

Ma, adesso “bisogna concentrarsi sulla vittoria”. E quando mancano pochissimi giorni all’11 Giugno, la meta sembra più vicina:

“Fino a qualche settimana fa Ferrandelli sembrava in vantaggio, ma non è più così. Sempre più palermitani dimostrano di credere nel nostro progetto che è un progetto di cambiamento reale e noi saremo la vera sorpresa di queste elezioni”.

Vuol dire che pensate di vincere al primo turno?

“Vuol dire che è molto probabile che al ballottaggio arriveranno Ugo Forello e Leoluca Orlando. E se così sarà, significa che saremo ad un passo dalla vittoria”.

Quello che è certo è che il tema della sicurezza è il suo chiodo fisso. E, infatti, Gelarda è il referente del tavolo dedicato al tema del Movimento 5 Stelle locale:

“L’attuale amministrazione è stata completamente assente su questo fronte a dispetto del fatto che in questi anni Palermo è diventata più insicura. Sono cresciuti i reati predatori come rapine, scippi. Un palermitano su due teme incursioni notturne di ladri in casa e lo dice una ricerca effettuata da una nota compagnia assicurativa. Cresce il senso di insicurezza e il Comune ha il dovere di occuparsi della sicurezza dei suoi cittadini”.

Ma come?

“Noi abbiamo un piano preciso e penso di poterne parlare, visto che di sicurezza io mi occupo realmente, non ne parlo nelle università, ma vivo questi problemi per strada. Innanzitutto, basti ricordare che il sindaco è a capo di un piccolo esercito, i 1300 agenti della polizia municipale che sono agenti di polizia giudiziaria, possono fare tanto. Qualcuno li ha definiti ‘un male necessario’, ma con una riorganizzazione si potrà fare tanto. Cominciamo con la loro riqualificazione, nello stesso tempo sposteremo tanti amministrativi del Comune nei loro uffici così da potere liberare agenti che potranno tornare per strada. Poi, è assolutamente necessario un nuovo concorso perché sono davvero pochi”.

E cosa dovranno fare?

“Abbiamo previsto la figura del poliziotto di quartiere. Ogni micro zona sarà coperta con due agenti la mattina e due la sera. Saranno sempre gli stessi, così facendo non solo conosceranno bene il territorio e le problematiche della zona -dalla criminalità, al traffico, alle discariche abusive-  ma diventeranno anche i referenti per i cittadini. Altra cosa, ci sarà un osservatorio sulla criminalità per ogni circoscrizione. Il territorio deve essere controllato, dal centro alle periferie e le risposte saranno mirate alle problematiche peculiari di ogni territorio. Ovviamente il tutto di concerto con le forze dell’ordine. Con un piano del genere avremo anche maggiore autorevolezza nel chiedere al Ministero di inviare più agenti, la città ne ha un gran bisogno”.

Tra i punti contemplati dal piano sicurezza dei 5 stelle c’è, oltre alla lotta a qualsiasi forma di abusivismo, la guerra alla prostituzione:

“Le soluzioni ci sono e solo che non si sono volute vedere. Il nostro programma prevede multe ai clienti che si fermano lungo le strade della prostituzione e che, quasi sempre, commettono infrazioni del codice stradale. Immaginate cosa significa: intanto, i soldi che avevano pensato di spendere sfruttando la disperazione delle ragazze, dovranno usarli per pagare la multa. E, poi, la notifica spedita a casa…. Con alcune semplici strategie risolveremo il problema”.

 

Da poliziotto, cosa pensa del rischio del terrorismo?

“Non è un problema che si può affrontare a livello comunale, ma certamente con un territorio ben presidiato, si potrà contribuire a rendere la città più sicura sotto tutti i punti di vista”.

Oggi in città arriva Beppe Grillo. Come mai la scelta di un comizio allo Zen? Siete in cerca di voti in quella zona?

“Per il Movimento 5 Stelle quello dello Zen è uno tra le sfide più difficili e anche più stimolanti. Ma non cerchiamo voti, vogliamo solo dire alle persone di quel quartiere che il M5S si prenderà cura anche di loro, come di tutte le altre periferie”.

Con Forello non sono mancati dissapori.

“Più che dissapori era una semplice e trasparente competizione. Da quando lui ha vinto le comunarie, ogni competizione è stata messa da parte. Noi siamo una squadra e chi mette in giro voci diverse, lo fa solo perché ci teme. E a giudicare da come si stanno mettendo le cose, fa bene a temerci”.

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