Infrastrutture in Sicilia: dalla teoria alla pratica. Il programma di Franco Busalacchi (cap.13)

6 giugno 2017

L’obbiettivo posto di un livello ottimale di infrastrutturazione richiede la messa a punto di una strategia complessiva dai caratteri strutturali e quindi nuova rispetto al passato…

La parte del mio programma che concerne l’infrastrutturazione ricalca i contenuti dell’Intesa istituzionale di programma di cui parlo in altra parte del programma stesso.
Ho volutamente riportato il testo originale con le previsione operative per dare ai lettori la fisica contezza della inutilità della politica a far tempo dal 1999 ad oggi. Infatti, salvo qualche sporadico passo in avanti i problemi di allora e quindi le soluzioni prospettate sono sempre quelli….

Il completamento ed il potenziamento del sistema infrastrutturale siciliano si rende necessario per attenuare la persistente situazione di isolamento e di perifericità in cui tuttora si trova la Sicilia. Con questo obiettivo si intende aumentare la competitività del sistema produttivo regionale, operando, nel contempo, in direzione di un riequilibrio territoriale tra aree forti e aree deboli, aree costiere ed aree interne. Il potenziamento del sistema infrastrutturale,inoltre,avrebbe un forte impatto occupazionale.
L’obbiettivo posto di un livello ottimale di infrastrutturazione richiede la messa a punto di una strategia complessiva dai caratteri strutturali e quindi nuova rispetto al passato.
Per le opere non completate si potrà fare riferimento alla ricognizione già avviata dall’osservatorio generale sulle opere pubbliche e contestualmente potrà essere attuato un tavolo tecnico-operativo che fissi, tenuto conto della normativa vigente, parametri di selezione e scelte che consentano di valorizzare il parco progetti esistente.
Per il settore idrico in particolare dovrà essere completata la ricognizione delle opere esistenti con riferimento agli individuanti ambiti territoriali ottimali.
Per quanto riguarda le nuove infrastrutture il disegno strategico di attuazione prende spunto dai sei ambiti prioritari già individuati in sede nazionale, e per i quali sono stati individuati i seguenti obbiettivi specifici:

Trasporti

-Miglioramento della connettività interna al territorio regionale a scala sia di area vasta (collegamenti infra ed interprovinciali) che di sistemi urbani con particolare riferimento agli ambiti metropolitani di Palermo, Catania e Messina;
-relazione tra la Sicilia il resto del paese ed il continente europeo, con l’obbiettivo di migliorare il grado di accessibilità da e per l’isola;
-riqualificazione della posizione baricentrica della Sicilia nel bacino del Mediterraneo con l’ampia gamma di proiezioni economico-produttive da rivalorizzare in senso longitudinale (Est-Ovest) e Sud con i Paesi transfrontalieri del continente africano;
ciascuno dei tre livelli enumerati richiede una politica di investimenti mirati.

Il miglioramento della connettività interna comporta delle declinazioni di interventi nel campo della mobilità varia, ferroviaria e dell’intermodalità.
Le tradizionali relazioni lungo l’asse Nord-Sud comporteranno anch’esse interventi migliorativi per la mobilità lungo la direttrice del corridoio plurimodale tirrenico – ionico.
Particolare attenzione viene, altresì, accordata ai sistemi di trasporto marittimo ed aereo per le economie in termini di costo del trasporto e la rapidità dei collegamenti che ne scaturisce.
Analoghe prospettazioni vengono attribuite alla dimensione euromediterranea che una migliore fruizione dei collegamenti marittimi ed aerei possono dare alla Sicilia

Risorse idriche

Occorrerà:
– assicurare la corretta gestione delle acqua, nonché di avviare in modo completo il servizio idrico integrato;
-migliorare gli standard quantitativi e qualificativi di fornitura della risorsa idrica e della qualità delle acque superficiali;
-ottimizzare la gestione del servizio idrico integrato e dell’uso programmato delle risorse idriche destinate ad uso irriguo;
-incrementare la capacità di captazione e adduzione;
-completare i sistemi irrigui attraverso la realizzazione di resti di distribuzione e la riqualificazione del sistema distributivo.

Infrastrutture del sistema produttivo

-miglioramento della capacità di rendere disponibile alle imprese la risorsa “territorio’’;
-aumento della competitività del sistema produttivo regionale e rafforzamento dei sistemi produttivi locali, attraverso il potenziamento delle filiere produttive e la razionalizzazione delle aree di scambio;
-aumento della capacità di attrazione di grandi insediamenti produttivi dall’esterno;
-pianificazione settoriale delle aree attrezzate o da attrezzare in una logica di attrazione e supporto ai comparti produttivi.

Reti energetiche

La scelta di vita, di cultura è una e una sola: l’uso delle energie rinnovabili, e la graduale dismissione dei sistemi di sfruttamento dell’energia fossile
-Realizzazione di infrastrutture energetiche in grado di garantire uno standard europeo di continuità e di qualità del servizio elettrico nella Regione;
-aumentare la capacità di esportazione dell’energia;
-estensione anche agli usi agricoli del miglioramento degli standard quantitativi di forniture di risorse energetiche;
-innalzamento della qualità della vita nei comuni dell’isola.

Reti della comunicazione

-miglioramento delle capacità endogene locali in termini di innovatività e competitività delle PMI siciliane e della Pubblica Amministrazione attraverso condivisione e scambio delle informazioni;
-realizzazione di un sistema di monitoraggio permanente del sistema produttivo locale;
-introduzione stabile delle politiche innovative della Pubblica Amministrazione mirate alla garanzia della trasparenza dell’attività, allo snellimento procedurale, all’accesso alle informazioni da parte di cittadini, Enti, Istituzioni ed associazioni.

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