La Sicilia di Roberto Lagalla come l’Assoluto di Hegel: Una notte nera in cui tutte le vacche sono nere

18 maggio 2017

Questo è quello che Schopenhauer pensava del grande Hegel. Ed è quello che noi cominciamo a pensare del professore Roberto Lagalla che gira la Sicilia come una trottola illustrando un programma senza essere ufficialmente candidato alla Presidenza della Regione. Chissà, magari aspetta la grande coalizione per farsi sostenere dai soliti noti: Cardinale, Cuffaro, Cracolici. Ardizzone, Raciti, D’Alia…

Il magnifico rettore ed ex (meno magnifico) assessore della Giunta di Totò Cuffaro, Roberto “Dinamite” La Galla piace tenere i siciliani con il fiato sospeso. Si candida? Non si candida? Col centrodestra? Col centrosinistra? Balla da solo? O ballerà con le stelle? Forse su Rete 4? Mistero fitto e pure un po’ buffo.

Intanto diffonde scienza e chiarezza di propositi parlandoci della sua Idea Sicilia. Che finora è come l’Assoluto di Hegel descritto da Schopenhauer: “Una notte nera in cui tutte la vacche sono nere”. E si capisce. Siccome non sono chiare né le “modalità, né con quali alleanze e (soprattutto) LE POSSIBILITA’ CONCRETE”, non è il caso di sbilanciarsi.

Metti che lui dice che vuole cambiare la Sicilia e poi trova compagni di merenda nel centrodestra. Come fa a cambiare la Sicilia?

Metti pure che dice che vuole una Sicilia nuova, e poi trova come compagni di merenda quelli del centro sinistra,  come fa a fare nuova la Sicilia?

E così si è ritirato per un po’ nei monti sibillini, e da li, novello Mosè, è sceso con un’idea polivalente, tipo Sibilla cumana: ibis redibis non morieris in bello. Astuto come un cervo, la virgola fatale la piazzerà al posto giusto nel momento supremo della “chiamata”.

“Fino a questo momento – sono parole sue – non abbiamo interloquito con soggetti politici”. Il che forse vale quanto a dire che finora non se l’è filato nessuno.

Se così fosse, lo invito lo stesso a non abbattersi. Perché, nel mio piccolo, un’idea me la sono fatta. I pupari dei due contrapposti (?) schieramenti, fattisi i conti e vistisi perduti, tenteranno il “todo por todo” e punteranno uniti e compatti sull’ex magnifico assessore, faranno una grossisssimen koalitionen in cui ci sarà posto, in palcoscenico o dietro le quinte, per tutti i rinnovatori e le facce nuove, da Cardinale, a Cuffaro, da Cracolici a Micciché, da Lombardo ad Ardizzone, da D’Alia ad Alfano.

Meglio! Sarà più facile buttarli a mare, tutti insieme appassionatamente.

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