Regione siciliana: con una mano fa la legge per i disabili, con l’altra mano li ‘bastona’…

8 maggio 2017

La legge in favore dei disabili gravi è dentro la Finanziaria 2017 approvata nei giorni scorsi dall’Ars. Ma accanto a questo provvedimento c’è una circolare che colpisce sia i lavoratori portatori di handicap grave, sia i lavoratori che assistono soggetti che hanno la necessità di essere assistiti. La denuncia dei COBAS CODIR della Regione

Certo che l’attuale Governo della Regione siciliana è un po’ strambo. Fa approvare, nella Finanziaria 2017, un articolo apposito per erogare l’assistenza ai disabili gravi. Dopo di che l’alta burocrazia regionale vara un provvedimento che potrebbe creare problemi, anche gravi, ai disabili, impedendo, di fatto, ai parenti prossimi che lavorano nella pubblica amministrazione di assistere gli stessi disabili.

A denunciarlo sono i COBAS CODIR della Regione siciliana. Che in un comunicato scrivono:

“Com’è noto, nei mesi scorsi, a seguito di una disposizione del dipartimento regionale Funzione pubblica, soltanto in Sicilia è stato stravolto – attraverso l’emissione di una circolare ad hoc per i lavoratori del Comparto Regione (Regione ed enti collegati) – l’istituto dei permessi ex legge 104/92 a tutela e in favore dei disabili gravi. Traendo inopinatamente spunto della legge regionale n.9/2015, la dirigente generale del Personale ha deciso – sembrerebbe anche in assenza di qualsivoglia direttiva in tal senso – di reinterpretare l’applicazione della legge 104/92, quasi dimezzandone di fatto i benefici in favore dei lavoratori portatori di handicap grave o dei lavoratori che assistono soggetti che hanno la necessità di essere assistiti in quanto soggetti riconosciuti portatori di handicap grave”.

Quindi ad essere interessati da questo provvedimento sono anche i lavoratori portatori di handicap gravi.

“Sembrerebbe anche che l’assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri – neggiamo sempre nel comunicato dei COBAS CODIR – abbia preso le distanze dalla circolare ‘incriminata’, attraverso dichiarazioni pubbliche sulla stampa; ma a questa presa di distanza, però, non risulta che siano succeduti atti concreti finalizzati alla revoca della circolare in questione. E ciò nonostante che anche l’ARAN Sicilia (su espressa richiesta del COBAS-CODIR) – in modo assolutamente conforme e coerente all’Aran nazionale – si sia espressa chiaramente contro l’orientamento del Dipartimento Funzione pubblica”.

“Evidentemente – prosegue la nota del sindacato – sia l’assessore alla Funzione pubblica che il dirigente generale della Funzione pubblica non conoscono la ricaduta che può arrivare ad avere la condotta negatoria dei permessi ex legge 104/92: infatti, la stessa Corte di Cassazione Penale Sezione VI, con sentenza N° 36957/05, ha sancito anche la possibile configurabilità del reato di abuso d’ufficio per la negazione dei benefici della legge 104/92 a soggetti aventi titolo e che hanno la necessità di assistere soggetti portatori di handicap grave”.

Sulla mancata revoca della circolare dipartimentale sulla legge 104, il più rappresentativo sindacato dei lavoratori regionali sta perciò avviando tutte le procedure legali per indurre l’assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, a emanare apposita direttiva “per interrompere l’eventuale pregiudizio per l’interesse pubblico e l’eventuale comportamento contrario alla legge 104, e considerata l’assoluta urgenza per l’annullamento della sospensione del beneficio in favore dei disabili interessati, di nominare un commissario ad acta. Contestualmente, il Cobas-Codir sta provvedendo a chiedere al presidente della Regione di esercitare il potere di annullamento della circolare per motivi di legittimità”.

“E’ chiaro che se l’assessore e il presidente della Regione non dovessero provvedere a ristabilire le garanzie della legge 104/92 – conclude la nota dei COBAS CODIR – saranno ritenuti anche loro personalmente responsabili per gli eventuali e conseguenti abusi”.

 

P.S.

Non mancano i casi in cui c’è chi approfitta della legge 104. Ma un conto è colpire chi ne approfitta in modo errato, altra e ben diversa cosa è colpire che la utilizza in modo corretto. 

 

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